Aprilia ha ottenuto 25milioni per il recupero e la trasformazione
Rigenerazione urbana
Il tema della Rigenerazione urbana, che punta a evitare il consumo di suolo prevedendo interventi urbanistici finalizzati a recuperare e trasformare cubature non utilizzate riadattandole a nuovi usi degli spazi, da alcuni anni è un tema centrale dell’agenda politica nazionale e a caduta anche regionale e degli enti locali. Perché se negli anni passati i piani regolatori miravano solo a valutare gli interventi misurati sulle reali esigenze del territorio e sulla scorta del tessuto urbano già esistente, al fine di razionalizzare la realizzazione delle nuove cubature dal punto di vista qualitativo e della loro distribuzione, l’imperativo odierno è limitare a ogni costo il consumo di suolo, riportando alla ribalta piani regolatori a cubatura zero e pensati solo per razionalizzare e riadattare cubature già presenti ma non più in uso, con incentivi e finanziamenti ad hoc che viaggiano in questa direzione, non ultimo il bando sulla qualità dell’abitare e sulla Rigenerazione, entrambi portati a casa con successo dall’amministrazione apriliana, che beneficerà di finanziamenti per circa 25 milioni di euro complessivamente. Ad Aprilia del resto, secondo gli ultimi dati divulgati dall’Ispra, per quanto riguarda il consumo di suolo la situazione non accenna a migliorare. E malgrado il forte rallentamento riscontrato nel settore sull’edilizia, bloccato anche in ragione dell’elevato percentuale di invenduto in alcune aree della città, si continua a costruire utilizzando porzioni di superficie libere e che potrebbero essere destinare ad altro. Aprilia infatti all’interno della regione Lazio, si classifica al quarto posto per l’elevato consumo di suolo, con una media che nell’anno appena trascorso si aggirava intorno al 2.553 ettari, seconda solo a Roma (30294 ettari), Latina (4.221 ettari) e Fiumicino (2.987 ettari). La percentuale si aggira intorno al 14%, date anche le dimensioni e la conformazione del Comune nord pontino, dove al netto degli abusi edilizi consumati in periferia la gran parte del tessuto residenziale di nuova fattura si concentra in centro o nell’anello immediatamente circostante. Del resto, se Aprilia nonostante le misure volte a disincentivare il consumo di suolo continua a crescere per mezzo delle nuove cubature e il Lazio è tra le regioni in rosso, il problema riguarda tutta la nazione, se tra 2006 e il 2021 l’Italia ha perso 1153 km2 e nel prossimo futuro si stima che, per effetto degli incentivi alla realizzazione di impianti fotovoltaici, altri 50 mila ettari potrebbero essere destinati alla produzione di energia rinnovabili. E anche su questo tema, il Comune di Aprilia non sembra essere secondo a nessuno, visto il numero elevato di richieste giunte negli ultimi anni.
Francesca Cavallin
Con il cambio delle norme a via Mascagni potrebbe arrivarne uno
Piccoli centri commerciali
La realizzazione di una nuova media struttura di vendita sul terreno di via Mascagni che appartiene alla sottozona 1 e che ospiterà un supermercato del gruppo Lidl, rappresenta il primo effetto tangibile della delibera di Consiglio comunale 3 del 27 gennaio 2022, attraverso la quale è stata recepita la normativa per l’adeguamento delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore, per la localizzazione delle strutture di media vendita. Stando ai contenuti del documento, discusso in commissione e poi approvato in Consiglio comunale, andando a recepire le possibilità offerte dalla normativa vigente, il Consiglio comunale decideva di procedere all’adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed attuativi per la localizzazione delle medie strutture di vendita, e prevedere la possibilità di attivare le medie strutture di vendita anche nelle zone F1 e nelle nuove sottozone commerciali già approvate e regolamentate.
La deliberazione stabiliva che l’insediamento di medie strutture di vendita sarebbe stato compatibile solo verso fabbricati in possesso dei requisiti di regolarità edilizia e destinazione d’uso commerciale, nel rispetto dei criteri per la viabilità e per la dotazione dei parcheggi in conformità alla normativa vigente in materia.
L’ampliamento secondo quanto stabilito, se determina una superficie di vendita maggiore di quella precedentemente autorizzata può essere realizzato mediante qualunque modifica; limitatamente alle zone F1, l’apertura, l’ampliamento e il trasferimento di medie strutture di vendita, intese sia quali centri commerciali sia quali unica struttura, è ammesso sia su edifici preesistenti, sia su edifici di nuova edificazione, realizzabili in conformità agli strumenti urbanistici che normano dette zone.
Proprio quest’ultima parte della deliberazione ha dato mandato forte alla richiesta di Lidl, che sul terreno tra via Mascagni e via Salieri, inutilizzato e recintato da anni e fino al 2015 destinato a ospitare una residenza sanitaria, tramite il cambio di destinazione d’uso e previa l’ok dell’ente rilasciato dal Suap, intende realizzare appunto una struttura di media vendita. Entro l’anno il progetto potrebbe vedere la luce, ma non è chiaro se - come lasciato intendere durante la commissione preliminare all’approvazione dell’atto, il rilascio del permesso al gruppo Lidl possa essere precursore dell’arrivo di altre attività nello stesso quadrante, a incentivare la realizzazione di mini centri commerciali.
Francesca Cavallin