Aprilia ha ottenuto dal Ministero 27 mila euro
Eco-compattatori
Il Comune di Aprilia porta a casa un altro risultato importante, ottenendo dal Ministero della transizione ecologica 27 mila euro per l’acquisto di eco-compattatori, inserendosi all’interno del programma sperimentale mangiaplastica per la riduzione di quella tipologia di rifiuto. Con la determinazione 86 del 12 agosto scorso il dirigente del settore prende atto del finanziamento che prevede l’installazione di dispositivi per ridurre anche i quantitativi di rifiuti quali la plastica, favorire la raccolta selettiva e migliorare l’intercettazione e il riciclo in un’ottica di economia circolare. Da parte del Comune di Aprilia l’impegno a mantenere gli eco-compattatori installati, nella disponibilità del Comune ed in uso in favore dell’utenza per almeno tre anni dal momento della messa in esercizio e a fornire al Ministero della transizione ecologica, su base annuale e per i tre anni successivi alla messa in esercizio, le informazioni utili a verificare l’efficacia e la sostenibilità del territorio. Il programma per l’installazione dei mangia plastica, è stato subito accolto dal Comune di Aprilia, uno dei pochi enti della provincia di Latina ad aver accolto a braccia aperte il progetto sperimentale, rendendosi conto dell’opportunità di incrementare una differenziata già giunta al 74%.
Un ottimo livello anche a livello quantitativo, ma che può essere migliorato da un lato incentivando ulteriormente la differenziata e dall’altro con l’introduzione della tariffa puntuale, che rappresenta il prossimo passo.
Francesca Cavallin
L’associazione lamenta l’indifferenza dopo i fatti che coinvolsero la Loas
Tuteliamo Aprilia
“Sono passati due anni dalla manifestazione in Piazza Roma che vide la presenza di quasi 500 persone infuriate dopo il mega incendio che coinvolse la Loas. Incendio che tenne diversi Comuni in apprensione per la nube che imperversò per diversi giorni sul territorio. A latere della manifestazione il Sindaco incalzato dalla folla infuriata, prese fondamentalmente due impegni: di rendere pubbliche le commissioni e la documentazione discussa e di portare avanti la campagna Roma”. L’intervento è di Ilenia Borace dell’associazione Tuteliamo Aprilia.
“Eravamo fiduciosi che 500 persone in piazza l’amministrazione ad ingranare la marcia sui controlli negli impianti insalubri, stringere la vite in collaborazione con l’Arpa, o magari avviare una commissione congiunta partecipata con le associazioni da più parti richiesta. Dei due impegni presi nulla è stato fatto, la puzza e gli sversamenti nei fossi continuano nonostante l’amministrazione sappia benissimo da dove arrivano, poiché gli ultimi verbali di sanzione irrogate parlano chiaro. Purtroppo queste aziende, e talvolta le stesse amministrazioni, che determinare il fermo temporaneo, fanno valutazioni di bilancio che hanno poco a che vedere con l’economia green di riciclo che sbandierano sui siti internet, poiché economicamente conviene più pagare una sanzione di 30.000 euro che mettere a norma l’intero stabilimento. L’associazione Tuteliamo ha addirittura messo a disposizione centraline per il monitoraggio, se pure con poca valenza legale, valevole ai fini di osservatorio. Altro che l’osservatorio rifiuti, del quale qualcuno sente la mancanza, un osservatorio nel quale ad osservare i rifiuti erano gli amministratori delle società che li trattavano. Il controllato che osserva il controllore tanto per cambiare... Fino a quando si riusciranno a trovare 55 mila euro da dare al cantante di San Michele di turno, e non si riescono a fare richieste alla Regione per avere fondi al fine di avviare lo studio epidemiologico quartiere per quartiere, ad Aprilia l’incidenza tumorale è destinata a salire”.
A.P.