La protesta per il cantiere fermo a ferragosto
Rischio idrogeologico
I lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico e la ristrutturazione del ponte in via Valtellina sono partiti i primi di agosto, ma da quasi quindici giorni tutto il cantiere è fermo. La ditta incaricata infatti ha iniziato i lavori preliminari, poi però il cantiere si è fermato, una normale pausa per le settimane centrali del mese di agosto che ha mandato su tutte le furie i residenti, in quanto l’area interdetta al traffico, costringe loro a cercare percorsi alternativi per spostarsi all’interno del quartiere o per raggiungere gli snodi viari che portano al centro. I tempi già conosciuti, inducono i più a domandarsi se non fosse opportuno spostare di qualche giorno la data di inizio dei lavori, così da evitare il disagio di un blocco stradale che divide a metà il quartiere e costringe appunto a vagliare percorsi alternativi. Non sarebbe stato meglio aspettare - si interrogano i residenti - e far partire i lavori direttamente dopo la pausa estiva e non dover bloccare insieme al quartiere, tutta la viabilità della zona? Una domanda lecita, ma nonostante le rimostranze, per l’amministrazione l’avvio dei lavori a inizio agosto rappresenta una scelta strategica, un incastro perfetto per terminare l’opera nei tempi previsti. Tempi che, spesso e volentieri vanno rispettati proprio al fine di non perdere i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera. Se vista dai cittadini, si tratta di una scelta incomprensibile e non ben ragionata, dal punto di vista di chi governa di tratta semmai dell’ennesimo esempio di quanto i tempi dell’amministrazione non coincidano con i tempi dei cittadini, che aspettano quell’opera da oltre 10 anni.
“L’opera verrà ultimata in tempi rapidi - assicura l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso - ma per restare nei tempi era necessario partire subito con i lavori. I giorni in cui il cantiere è stato attivo infatti, sono stati fondamentali perché hanno permesso alla ditta di portare a termine gli interventi preliminari, come lo spostamento delle condotte del gas e dei sottoservizi. Lavori preparatori di vitale importanza, che ci permetteranno il 22 agosto, alla ripartenza del cantiere, di procedere subito con la demolizione del ponte. Abbiamo scelto di demolire e ricostruire, proprio per realizzare una struttura nuova con una altezza diversa e per prevenire il rischio di allagamento, che rappresentava la criticità principale. Dispiace per il disagio, ma pochi giorni di pazienza valgono l’attesa per la realizzazione di un’opera che il quartiere aspetta da oltre 10 anni”.
Francesca Cavallin
Si è tenuto a Capri tra l’apriliano Gianluca De Marchi e Massimo Osanna
Matrimonio da sogno
Matrimonio da sogno per l’imprenditore di origine apriliana Gianluca De Marchi che il 3 settembre scorso a Capri, si è unito civilmente con Massimo Osanna, capo dei musei italiani. A celebrare l’unione civile il regista premio Oscar, Paolo Sorrentino, amico di De Marchi, che è anche attore. Mentre l’attrice Valeria Golino ha fatto da testimone di nozze. Tantissimi i vip che hanno partecipato ad uno dei matrimoni più in vista dell’estate. Tra i quasi 200 invitati, infatti, figuravano ospiti di livello internazionale, tra i quali il magnate François Pinault, patròn del gruppo Kering (proprietario dei marchi Gucci, Saint Laurent e Balenciaga), atteso insieme alla moglie Salma Hayek. Ma anche tanti esponenti del mondo della cultura italiana. Tra i nomi attesi anche il ministro della Cultura Dario Franceschini e Gabriel Zuchtriegel, nuovo direttore di Pompei.
Gianluca De Marchi, ricordiamo, è co-fondatore di “Urban Vision” azienda specializzata nella concessione dei grandi spazi pubblicitari urbani.
Massimo Osanna, 59 anni, archeologo, docente universitario, dal 2020 è direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, dopo aver ricoperto per 6 anni l’incarico di direttore degli Scavi di Pompei, nel periodo di profonda rinascita del più importante sito archeologico italiano.
A.P.