Tempi lunghi e mancanza di medici della mutua
Medico cercasi
I cittadini lamentano ritardi nell’assegnazione del medico della mutua, tempi lunghi dovuti però alle oggettive difficoltà nella gestione delle pratiche che ogni giorno pervengono presso gli uffici competenti della ASL. Resta infatti il problema atavico della carenza di personale addetto alla mansione, appena due unità a gestire una mole di pratiche spropositata visto che la città conta ormai oltre 75 mila abitanti, ma a peggiorare le cose una difficoltà oggettiva legata alla carenza di medici di base. Una criticità ancora in corso da mesi e che ha costretto la Regione ad aumentare a 1800 pazienti il bacino d’utenza dei medici di famiglia che hanno scelto di aderire, una misura che verrà con ogni probabilità prorogata nei prossimi mesi, ma che non risolve il problema alla radice dal momento che molti dei medici in servizio, prossimo all’età pensionabile, potrebbe scegliere di lasciare, andando ad aumentare il numero di persone che ha bisogno di vedersi assegnato un nuovo medico.
Alle rimostranze dei cittadini esposte sui social - alcuni dicono di essere in attesa di vedersi assegnato il medico di famiglia da due mesi - risponde il coordinatore del Tribunale dei diritti del malato, che oltre a rimarcare le già note carenze di organico presso la ASL- con due soli operatori alla mansione, per una mole enorme di pratiche - spiega che spesso proprio l’emergenza finisce per rallentare il sistema.
“Purtroppo - sottolinea Frollano - le email sono intasate anche da persone che hanno il medico e lo vogliono cambiare, quindi non solo da chi ne è rimasto sprovvisto perché è andato in pensione e quindi ne ha giustamente urgenza. Ciò non fa che rallentare le assegnazioni. Inoltre, la situazione della disponibilità dei medici che hanno dato adesione ad ampliare a 1800 pazienti, tamponando l’emergenza che riguarda tutta Italia, cambia di ora in ora perche un numero elevato di persone lo scelgono direttamente sul sito della Regione utilizzando lo Spid. Ciò comporta che quando la pratica viene processata, la disponibilità che prima c’era viene meno”.
Francesca Cavallin
Con questa surroga Aprilia ha di nuovo un rappresentante al palazzo di via della Libertà
Giovannini consigliere provinciale
Vincenzo Giovannini nominato consigliere provinciale. Questa estate oltre ad aver riconfermato Damiano Coletta al Comune di Latina dopo l’elezione diciamo suppletiva del 4 settembre ha nel mese di agosto modificato la massima assise provinciale. Periodo intenso dunque per le segreterie di partito e per i gruppi politici. Tra elezioni nazionali e regionali all’orizzonte, le elezioni del capoluogo di provincia e il rimescolamento del Consiglio provinciale non c’è un attimo di sosta. Così Aprilia ha un nuovo rappresentante in seno alla massima assise provincia.
Il Consiglio provinciale ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. In apertura della seduta l’assise, su proposta del presidente Gerardo Stefanelli, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo dell’ex consigliere e assessore provinciale Romolo Del Balzo, recentemente scomparso. Il Consiglio ha respinto la richiesta del consigliere di Fratelli d’Italia Pasquale Cardillo Cupo di rinviare la seduta per evitare eventuali nuovi ricorsi da parte dei tre consiglieri comunali di Latina (De Amicis, Campagna e Muzio) decaduti anche dalla carica di consiglieri provinciali. Sono stati quindi approvati gli atti di surroga di sei consiglieri provinciali e contestuale convalida di quelli subentrati: quella di Annalisa Muzio sostituita da Anna Ciccarelli; di Valeria Campagna sostituita da Vincenzo Giovannini; quella di Enzo De Amicis sostituito da Luca Magliozzi; quella di Barbara Carinci sostituita da Elio Sarracino; quella di Ilaria Marangoni sostituita da Luigi Vocella; quella di Sara Norcia sostituita da Franco Cardinale.
Il Consiglio ha inoltre approvato il riconoscimento di legittimità di alcuni debiti fuori bilancio. Si tratta del debito con la Vetor per il servizio di navigazione con le isole pontina per un ammontare di un milione e 399mila euro; del debito derivante dalla sentenza a favore della Aster Costruzioni edili nell’ambito della realizzazione dell’istituto ‘Sani’ per un ammontare di un milione e 596mila euro, cifra la metà della quale sarà richiesta al Comune di Latina per la parte di sua competenza.
Infine è stata riconosciuta la legittimità di un debito fuori bilancio per 49.556 euro relativi a risarcimenti danni per sinistri stradali. Dunque Aprilia ha nuovamente rappresentanza in Provincia. Il candidato che sancì la spaccatura tra la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Terra e il gruppo di Piazza Civica, dopo essere stato sacrificato sull’altare di quel braccio di ferro che ha visto l’allontanamento dalla giunta degli assessori Monica Laurenzi e Omar Ruberti, alla fine siederà nel Consiglio provinciale. La storia, almeno quella degli ultimi tempi, al momento pare abbia dato ragione al Primo Cittadino.
P.N.