Le critiche di Salvatore Lax della Lega e del consigliere di opposizione Roberto Boi al sindaco apriliano Antonio Terra
Il civismo si è colorato di politica
L’approdo di Aprilia in Azione in maggioranza ha determinato la fine del civismo e una svolta a sinistra della maggioranza, fino ad oggi abituata a mantenersi equidistante dai partiti o meglio, a tenersi aperte varie strade e “vie di fuga” da possibili alleanze con i partiti nazionali. Questo in sintesi il pensiero del Direttivo della Lega di Aprilia, coordinato da Salvatore Lax, che si associa a quanti dai banchi dell’opposizione hanno espresso pareri sull’ingresso in maggioranza di Azione, con l’assessorato all’urbanistica attribuito a Giorgio Giusfredi.
“Con questo nuovo ingresso in maggioranza – commenta il direttivo della Lega di Aprilia - appare più evidente la marcata svolta a sinistra della maggioranza civica, che pure nel recente passato aveva accolto nei propri ranghi il consigliere Vincenzo Giovannini, storicamente legato al Partito Democratico prima del passaggio in Italia Viva. Ora addirittura le civiche hanno nominato assessore Giorgio Giusfredi, che nel 2018 era stato candidato sindaco del centrosinistra e soprattutto determinato l’ingresso del consigliere Davide Zingaretti, che ricopre il ruolo di segretario provinciale di Azione, simbolo che entra a far parte della coalizione guidata dal sindaco Antonio Terra. Un netto sbilanciamento rispetto al passato e il segno che il civismo è ormai giunto al termine, con la conseguenza che oltre ai temi locali le politiche riguardanti il territorio potranno seguire linee di partito sempre disdegnate dalla coalizione di Terra”.
“Questo spiega - precisa il direttivo della Lega guidata da Lax – le ragioni per le quali la commissione trasparenza nel corso dell’anno ha lavorato molto poco e mai affrontando temi caldi per i quali pure ci risulta erano state presentate istanze di convocazione da parte dell’opposizione, come ad esempio sui Pinqua. Sembra quasi, volendo pensar male, ci sia stata una operazione di sabotaggio interno, ma se così non fosse non possiamo che censurare il comportamento di Giusfredi, che avrebbe dovuto per onestà intellettuale dimettersi mesi fa, piuttosto che mantenere il ruolo fino alla naturale decadenza”.
L’auspicio della Lega, che mostra perplessità rispetto all’esistenza di un percorso politico tale da avvicinare Azione alla maggioranza civica, è che i rappresentanti apriliani del partito mantengano il punto sui temi per i quali avevano manifestato idee diverse da Terra e i suoi.
“Ci sembra di ricordare che su molti temi, il pensiero di Azione fosse molto diverso da quello della maggioranza civica e abbiamo difficoltà a comprendere quale sia il progetto politico che accomuna le due forze, quale ragione abbia condotto Azione a entrare in maggioranza a un anno e mezzo dal voto. In una maggioranza poco incline ad accogliere i nuovi arrivati e incline al nonnismo politico”.
Francesca Cavallin
Con il suo ingresso in maggioranza e la nomina di Giorgio Giusfredi quale nuovo assessore all’urbanistica, tra le voci critiche figura anche quella del consigliere Roberto Boi, che disapprova la scelta sia nella forma che nella sostanza.
“Posso comprendere che Giusfredi, per carattere e per età anagrafica abbia scelto di aderire al progetto civico per ricoprire il ruolo di assessore – commenta il consigliere di opposizione – ma ritengo che Zingaretti, giovane consigliere sul quale un’area moderata riponeva grosse speranze oggi disattese, abbia commesso un passo falso scegliendo a far parte di questo progetto. Personalmente sono molto deluso, anche nel constatare che per quanto spesso la coalizione civica riesca ad accrescere i banchi dell’opposizione, trova sempre chi sia disposto per aspirazioni più o meno legittime a fare da ricambio. Personalmente, proprio per evitare ribaltoni e apparentamenti in corsa, introdurrei il vincolo di mandato, per una esigenza di correttezza nei confronti degli elettori. Politicamente parlando ritengo che questa scelta possa rappresentare un passo falso”.
Una mossa tattica sbagliata, secondo l’esponente di centrodestra, che pone in evidenza l’incoerenza di Aprilia in Azione.
“I rappresentanti apriliani del partito solo un anno fa insieme a Movap, muovendo feroci critiche alla maggioranza, si auto dichiaravano alternativa a Terra, oggi invece abbracciano proprio quel progetto civico che tanto aspramente contestavano”.
Ad accrescere il malcontento una nomina improvvisa, che ha determinato la decadenza naturale di Giusfredi dalla presidenza della commissione trasparenza senza lasciargli “il tempo” di dimettersi dall’incarico.
“La trovo una scorrettezza e una mancanza di rispetto – sottolinea Boi – perché la commissione trasparenza è appannaggio dell’opposizione che in questo caso non è stata tutelata. Non si tratta solo di un errore di forma: dalle dichiarazioni rese dal gruppo, apprendiamo che l’interlocuzione con Terra va avanti da un anno. Da un anno, quindi, si è creata una anomalia che potrebbe aver inciso sul normale funzionamento di una commissione fondamentale per il controllo degli atti e dell’operato della maggioranza. Del resto i risultati del lavoro della commissione negli ultimi mesi sono sotto gli occhi di tutti. Sono curioso inoltre, di vedere come il nuovo assessore riuscirà a gestire temi dove le vedute del suo gruppo erano diametralmente opposte rispetto a quelle della maggioranza. Penso ad esempio ai Pinqua, dove anche da parte del gruppo erano state espresse pesanti riserve soprattutto sul modus operandi. Auspico quanto meno che il percorso su questo tema sia condiviso a differenza di quanto accaduto nel recente passato”.
Francesca Cavallin