Interrogazione di Porcelli, Rizzuti e Ragusa
Rischio ambientale
La presentazione dell’interrogazione sul progetto del nuovo impianto per CSS in via Valcamonica, Campoverde, da parte del consigliere regionale Marco Cacciatore arriva dopo anni di grida inascoltate, dopo anni di denunce per le quali molti di noi debbono rispondere in tribunale e senza aver ricevuto alcuna manifestazione di solidarietà da parte della politica apriliana.
Una serie di promesse e prese in giro, passerelle, ma finalmente un politico serio ci ha dato ascolto.
Dietro la sollecitazione dei residenti di Sacida, che lottano da anni per il diritto alla salute e la vivibilità del loro quartiere, il 19/01/2022 abbiamo inoltrato al presidente della Regione Lazio Zingaretti, all’assessore all’urbanistica regione Lazio, Valeriani, al sindaco di Aprilia, Terra e al Presidente della Commissione Rifiuti, Marco Cacciatore, la richiesta di Dichiarazione Area ad Elevato Rischio Ambientale.
Solo Marco Cacciatore ci ha subito dato la sua disponibilità per avviare un percorso di lotta comune.
Lo ringraziamo per la serietà dimostrata e per il suo impegno personale e politico in questa vicenda.
Carmen Porcelli
per La Città degli Alberi
Rosalba Rizzuto
per Aprilia Libera
Andrea Ragusa
per Cittadini Pentastellati -
Grillini Apriliani
Disagio psichico
“Il Covid ha lasciato cicatrici profonde nell’anima di tutti noi. Le limitazioni, l’impossibilità di poterci abbracciare, di fare tutte quelle cose che ci sembravano scontate, nostre.
Il disagio psichico, inutile far finta di nulla, è un effetto collaterale di questa pandemia. Crisi d’ansia, depressive, comportamenti autolesionistici soprattutto tra i più giovani sono aumentati a dismisura. Ecco perché abbiamo lavorato a un piano per aiutare chi sta soffrendo questo momento di profonda incertezza.
La parte più consistente dello stanziamento da 11 milioni approvato riguarda il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale e la creazione di un ‘Servizio Psicologico’ in ogni distretto sanitario e nuove assunzioni ad hoc.
Verranno potenziati gli sportelli d’ascolto nelle scuole, per supportare studenti, genitori e personale docente. Ed erogati voucher per l’assistenza psicologica, l’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico nelle strutture pubbliche regionali, destinati ai componenti di famiglie con un Isee non superiore a 40mila euro”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
La città ha tutte le tipologie di impianti di trattamento dei rifiuti con nuove minacce per la salute
Aprilia assediata dai rifiuti
Nuove discariche, un nuovo impianto di CSS, un impianto per il trattamento di fanghi: ogni giorno un apriliano si sveglia con l’incubo di nuove minacce alla salute umana e all’ambiente nel quale viviamo eppure nulla, o quasi, sembra scalfire i nostri amministratori comunali, distratti dalle scalate al potere, dalla ricerca di un posto al sole, al punto da ribaltare gli scenari politici in consiglio comunale senza che la città abbia compreso minimamente su cosa si costruiscono gli accordi, con una maggioranza che riteneva gli impianti di trattamento rifiuti i fiori all’occhiello della città.
Aprilia è destinata, anche grazie a chi sosteneva con orgoglio l’esigenza di chiudere ad Aprilia il ciclo dei rifiuti, a diventare la città dell’immondizia.
È un continuo attacco su tutti i fronti che lascia pensare che la nostra città sia il ventre molle per le operazioni che a livello regionale si ipotizzano nel campo dei rifiuti.
Dei due impianti per trattare i fanghi dei depuratori pontini, avevamo non il 50% di probabilità, ma la certezza che almeno uno venisse realizzato ad Aprilia: se avessimo scommesso, avremmo vinto. Eppure, reduce dalla transazione del contenzioso con Acqualatina (dove, dopo anni di battaglie per esigere i rimborsi dei mutui, il Comune di Aprilia ha chiuso la partita come debitore), il sindaco di Aprilia alla Conferenza dei sindaci dell’ATO 4 si è astenuto: malgrado Acqualatina sia il gestore degli impianti e non il proprietario delle opere e terreni e che, qualunque progetto ricada all’interno del territorio comunale, rientra nella sfera di competenza comunale, il sindaco di Aprilia è totalmente all’oscuro del progetto.
Non solo: diversamente da altre conferenze dei servizi - dove ha invece rilasciato pareri favorevoli, nonostante la presenza di nuclei abitati, all’ampliamento di impianti con la scusa “tanto il territorio è compromesso” – si è ricordato che nelle prossimità di via del Campo esiste un centro abitato, dimenticando che esistono anche un impianto di trattamento del compost e un impianto a biogas, ma evidentemente è poca cosa in una città che considera “con orgoglio” i siti che trattano rifiuti.
Come se non bastasse, abbiamo il pericolo incombente di una discarica, nel territorio di La Cogna, anche questo compromesso da preesistenti discariche che in trenta anni gli amministratori di Aprilia (compreso l’esemplare decennio delle amministrazioni civiche 2009 – 2019) non sono stati in grado di affrontare, preferendo paradossalmente che a farlo fosse lo stesso privato che vuol realizzarvi sopra un invaso, per ospitare – magari – anche l’immondizia della Capitale.
Considerato che il primo cittadino scalpita per entrare nell’area metropolitana, perché Aprilia in provincia di Latina conta come il due di coppe quando regna bastoni, ci sembra che il privato faccia bene a nutrire queste aspirazioni. Poi però assistiamo alla levata di scudi in consiglio comunale che, con un po’ di tenerezza, ci riporta alle pagine straripanti di buonismo patetico da libro Cuore, ove di fronte al “parere” del solerte tecnico di Ardea, che acconsente alla “bonifica” di Paguro, gli stessi amministratori che hanno definito gli impianti di trattamento TBM e Kyklos “fiori all’occhiello del territorio” si stracciano le vesti perché ammettono “che il territorio di Aprilia è inquinato”. E’ accaduto perché si vuol distogliere l’esposizione mediatica da sé? Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.
Non ci interessa su quali argomenti si consumino gli accordi di spartizione del potere tra maggioranza e opposizione, ma se oltre al solito “Aprilia ha già dato” ci fossero conseguenti atti che dimostrino davvero chi ha a cuore il futuro della città, allora sin da subito non si dovrebbe esitare a chiedere alla Regione Lazio di istituire un’area ad elevato rischio ambientale. È giunto il momento di perimetrare il nostro comune con uno strumento di tutela.
Carmen Porcelli
per La Città degli Alberi
Rosalba Rizzuto
per Aprilia Libera
Andrea Ragusa
per Cittadini Pentastellati -
Grillini Apriliani