Il Pontino Aprilia • 9/2022
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FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
PACE
A ORIENTE
E A OCCIDENTE
NÉ PESANTI NÉ LEGGERE
NÉ ATOMICHE
Se dessimo retta alla Storia, ascolteremmo e attueremmo le
parole dei partigiani che, intervistati dal bravo Sergio Zavoli
in un bel documentario ritrasmesso di recente (RaiStoria
25/04/2022), testimoniavano le atrocità della guerra e che
non la si dovrebbe fare mai. È questo anche l’insegnamento
di Dio. Quando Gesù nasce, un coro angelico canta “Gloria
a Dio nei luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini che
Egli gradisce”. La gloria di Dio si riflette nella pace fra gli
esseri umani. La pace era già stata menzionata nella
Scrittura ispirata da Dio. La Bibbia ebraica aveva recitato
la grande benedizione, “l’Eterno volga verso di te il suo
volto, e ti dia la pace!”. Lo sguardo di Dio verso gli uomini
dona loro la pace di cui tanto hanno bisogno, se gli uomini
amano quello sguardo. Anche il Libro dell’Emmanuele
aveva preconizzato, “Infatti, un fanciullo ci è nato, un figlio
ci è stato dato, e L’IMPERO RIPOSERÀ SULLE SUE SPALLE; sarà
chiamato Principe della pace”. Non l’impero napoleonico
né quello delle moderne
potenze, ma l’impero di Dio
resta sulle spalle di un
fanciullo inerme, privo di
armi pesanti, leggere e
atomiche, ma dotato della sola
arma di essere quel “principe
della pace” al quale cantarono
gli angeli a Bethlemme.
All’epoca di Isaia (VIII sec.
a.C.) la potenza dominante
era l’Assiria. Eppure il profeta
Isaia ha il coraggio e la fede
di predicare non la
disperazione ma la speranza,
dicendo, “quanto sono belli
sui monti, i piedi del
messaggero di buone notizie,
che annuncia la pace e dice, Il tuo Dio regna!”. Se solo tutti
quelli che a Oriente e a Occidente si dicono cristiani
riuscissero a dare retta al fatto che Dio, e solo lui, è degno
di regnare, col suo amore e la sua cordialità, quanto grande
sarebbe la pace di cui tutti godremmo!
Ma già i profeti biblici compresero le difficoltà della pace.
Geremia (VI sec. a.C.) avverte infatti che la corruzione,
l’avidità e la propaganda menzognera sono i criteri di coloro
che “dicono Pace! Pace! Ma pace non c’è”. Spesso, mentre
davanti si propone la pace, alle spalle “si prepara un
tranello”. Nonostante l’intrinseca falsità umana, Dio non
smette di avere disegni di pace e di genuina speranza, e
non di sventura per gli uomini.
Il fanciullo dunque nasce, accolto dal coro angelico, diventa
adulto e annuncia, “Beati gli operatori di pace, perché
saranno chiamati figlioli di Dio”. Ma eccoci oggi in un
periodo storico in cui non sembra che interessi molto
l’onore di esser chiamati figli di Dio – verranno tempi
migliori?!
ABBATTERE I MURI
Il massimo operatore di pace è Gesù, che dice, “Vi
lascio la pace; vi do LA MIA PACE. Non ve la do come la
dà il mondo. Non si turbi il vostro cuore né si
spaventi”. La pace donata dal mondo è sempre
“armata”: come quella di Parigi,1919, dopo la Prima
guerra mondiale; come la pace di Yalta, 1945, dopo la
Seconda guerra mondiale, e come tutte le altre paci
fatte nel corso della Storia di tutte le guerre. La pace
di Gesù è diversissima. Primo, perché è collegata al
“Dio della pace”. Secondo perché “in Cristo Gesù, tutti
coloro che erano lontani sono stati avvicinati mediante
il sangue di Cristo. Lui, infatti, è la nostra pace; lui,
che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto
il muro di separazione…” (Efesini, 2).
Se solo riuscissimo a comprendere (a Occidente e a
Oriente) l’immensità e la bontà del dono della pace
mediante l’unico sacrificio di Gesù! All’epoca di
Gesù c’erano al mondo due popoli, l’ebraico e tutti gli
altri (le “genti”).
Ebbene, GESÙ HA
ABBATTUTO IL “MURO”
che li separava: confini,
barriere, territori,
delimitazioni, frontiere,
tutto “abbattuto” in
Cristo Gesù. Tutte le
etnie si ritrovano, si
incontrano, si
riconoscono in Lui. Le
differenze non sono più
segni insormontabili di
inimicizia, bensì doni
che i popoli si
scambiano gli uni con
gli altri, per diventare
tutti ricchi di umanità,
per godere delle immense ricchezze che la terra offre
a tutti.
La cosa più bella accaduta nella Storia recente è stata
l’abbattimento del Muro di Berlino nel 1989. Poi però,
a Occidente e a Oriente, instancabili muratori
hanno ricominciato a erigere nuovi muri, purtroppo.
Anche Dio però non si stanca. Accetta la gara con gli
instancabili distruttori della pace. È Lui Il più forte e
con pazienza continua a “riconciliare con sé tutte le
cose per mezzo di Cristo Gesù”. Dio continua a
consigliare, “Vivete in pace fra voi”. Dai Monti Urali
alle Montagne Rocciose, dalle valli dell’Afganistan
alla Valle dei Re, il banditore di Dio continua a suonare
la sua “trombetta” (proprio quella che si usava nei
paesi tanti anni fa) e a dire: “Pace da colui che è, che
era, che viene, e dal suo Spirito”. Chi lo ascolta bene
si accorge della differenza esistente fra propaganda
di pace (o di guerra) e la pace originata da Dio in
Cristo.
ri
fl
e
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n
i
La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.06.2022 Tel. 328.12 99 756
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 328.1299756 (contatto personale)___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
Abbattimento del Muro di Berlino, novembre 1989
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