Il centrodestra ha votato contro il provvedimento della Meloni
Liti pendenti
E’ stato approvato in Consiglio il nuovo regolamento per l’applicazione della definizione agevolata delle liti pendenti. Con questo documento, che doveva essere approvato entro e non oltre il 31 marzo, l’ente di piazza Roma concede ai contribuenti la facoltà di estinguere tutte quelle controversie che risultavano pendenti al gennaio 2023 non ancora definiti.
Il regolamento riprende i contenuti della legge 197 del 22 dicembre 2022. In aula il piano è passato con dodici voti positivi della maggioranza Terra. Ma a far discutere è stata la scelta dei consiglieri di centrodestra e del rappresentante del gruppo misto Vittorio Marchitti di bocciare un provvedimento fiscale che è espressione diretta del governo centrale a guida Meloni. Una contraddizione che è stata immediatamente evidenziata dalla coalizione Aprilia Civica.
“Il centrodestra che si candida a guidare la città – ha attaccato la coalizione civica - ha votato contro un’importante delibera. L’amministrazione comunale, recependo una proposta dell’ultima finanziaria varata dal Governo ha riconosciuto ai cittadini, soprattutto alle aziende, la possibilità della definizione agevolata relativamente alle liti pendenti in materia di tributi locali. La delibera approvata in consiglio offre la possibilità ai contribuenti a cui è stato notificato un atto di accertamento per violazioni in materia di fiscalità locale, di definire le controversie tributarie per le quali sia pendente una controversia. È un provvedimento che offre un sostegno soprattutto alle aziende del territorio in difficoltà per il pagamento dei tributi. Il centrodestra ha deciso invece di votare contro questo provvedimento, voltando le spalle alle aziende di Aprilia e contraddicendo una decisione del governo Meloni. Una scelta veramente inspiegabile e un pessimo messaggio per il tessuto economico cittadino”.
Nel dettaglio il nuovo regolamento prevede un abbattimento dell’importo dovuto all’ente a seconda dell’avanzamento della situazione di contenzioso. In caso di ricorso pendente iscritto in primo grado, la lite può essere definita con il pagamento del 90% del valore della controversia.
In caso di soccombenza dell’Agenzia o dell’ente comunale, le controversie possono essere definite con il pagamento del 40% del valore della controversia (soccombenza in primo grado) o del 15% del valore della controversia (in secondo grado). Le controversie tributarie pendenti in Corte di Cassazione per le quali l’ente comunale risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio, possono invece essere definite con il pagamento di un importo pari al 5% del valore della controversia.
Ad oggi l’ente conta 108 ricorsi pendenti per un valore di 2milioni e 781mila euro. Se dovessero aderire a questa definizione agevolata tutti i contribuenti coinvolti, l’ente comunale avrebbe un incasso di un milione e mezzo di euro.
Alessandro Piazzolla
Il messaggio per i fedeli da parte del vescovo di Albano Vincenzo Viva
Pasqua, inizio di vita nuova
Qualche giorno fa, ho visitato una casa protetta nella nostra diocesi per donne vittime di violenza. Tre coraggiose suore portano avanti la loro missione, nel nascondimento quasi totale, per ovvie ragioni di sicurezza, con grande amore e determinazione, per proteggere, accogliere e ridare una vita normale a un gruppo di donne, molte con i loro figli, che sono riuscite a fuggire da un inferno fatto di violenze, abusi, maltrattamenti e angherie. Mi hanno colpito, in particolare, gli occhi di un verde bellissimo di due bambini, che sembravano averli strappati dalla loro mamma.
Una giovane donna Rom, venduta dalla famiglia a un uomo violento e molto più grande di lei, che l’aveva destinata ai borseggi sulla metropolitana di Roma e ai furti. Le suore, decise e senza paura di niente, sono riuscite a liberare questa mamma con i suoi figli per darle libertà e dignità, riprendere in mano la sua esistenza, rinascere a vita nuova. Alla giovane mamma, con i suoi occhi segnati da non pochi pianti, sembra ancora oggi quasi impossibile questa liberazione che ha sperimentato.
Ecco cosa è la Pasqua cristiana: vita nuova, redenzione, speranza. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è entrato nel buio della sofferenza e della morte. Si è chinato sull’umanità ferita, si è fatto carico di tutta la sofferenza e ha portato luce nel mondo e nel cuore delle persone. Pasqua è vita nuova, la nostra esistenza ha una prospettiva, c’è futuro. La croce non è la parola finale, ma il passaggio a una pienezza. Perciò possiamo gioire nella Pasqua.
La risurrezione di Gesù dice a tutti e a ciascuno in particolare: «Tu hai un futuro; tu sei voluto e amato da Dio; il Signore vuole camminare con te». È bello che nella nostra diocesi ci siano tante storie pasquali da raccontare. È bello vedere come il Cristo risorto agisce anche oggi nelle coscienze di tante persone. Allo stesso tempo chiediamo la luce della Pasqua per le tante ferite del mondo, per i popoli in guerra, per le donne e gli uomini crocifissi nel nostro tempo. Sia per tutti la Pasqua del Signore Gesù vero inizio di vita nuova, profonda gioia interiore e impegno per un mondo più giusto e solidale.
Vincenzo Viva
Vescovo di Albano