Aprilia ha dedicato il parco di via del Progresso al caporal maggiore morto il 23 settembre 2011 in un incidente ad Herat in Afghanistan
Un parco per Massimo Di Legge
La mattina di venerdì 31 marzo alle ore 11 e 30 l’area verde di via del Progresso è stata intitolata alla memoria del caporal maggiore Massimo Di Legge, morto nel pomeriggio del 23 settembre 2011 in un incidente stradale insieme ad altri due militari italiani ad Herat in Afghanistan, durante una missione di pace. L’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza del Comune di Aprilia vogliono in questo modo testimoniare la vicinanza alla famiglia ed il cordoglio per la perdita di giovani militari italiani in missione all’estero per la salvaguardia della pace. Alla cerimonia oltre all’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Antonio Terra e da gran parte della giunta comunale, hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine, una rappresentanza dell’esercito italiano, la famiglia Di Legge e le associazioni combattentistiche e d’arma della città. Dopo l’intervento del Primo Cittadino e la benedizione di Don Franco Marando è stata scoperta la targa dedica al caporal maggiore Massimo Di Legge.
“Oggi il nostro percorso culturale di intitolazioni vivrà un’altra significativa tappa - ha dichiarato il sindaco Terra - oggi omaggeremo la memoria di un nostro concittadino, il caporal maggiore Massimo Di Legge, distintosi fino all’estremo sacrificio della propria vita per un bene superiore. Un bene dal valore inestimabile: la pace.
Oggi andiamo ad inserire nel nostro pantheon cittadino dunque un’altra figura di alto valore, una figura senza macchia che non mi sottraggo dal definire un eroe dei nostri tempi. Si perché i costruttori di pace come Di Legge sono tra i migliori modelli comportamentali che possiamo regalare alle nuove generazioni.
Modelli di convivenza civile, di difesa dei diritti umani, modelli in sostanza che ci aiutano a difendere la nostra democrazia. Onorare il caporal maggiore Di Legge significa nel contempo onorare tutti i caduti.
Lo faccio a nome della nostra comunità esprimendo dolore e riconoscenza per il loro sacrificio e perché il ricordo non si accantoni, come opportunamente e saggiamente fanno le forze armate, curandone il ricordo. Il pensiero e la gratitudine sono rivolti al sacrificio degli uomini e delle donne che, consci dei rischi ai quali andavano incontro, con coraggio e silenziosa abnegazione hanno sacrificato la propria vita per la difesa della pace e per l’affermazione dei diritti umani.
L’opera svolta in queste missioni, voglio fare mie le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, contribuisce alla stabilità ed alla pace, ma, non dimentichiamolo mai, trasmette anche un’immagine dell’Italia rassicurante, protagonista e di grande affidabilità nel mondo. Oggi, intitolando questo spazio pubblico al caporal maggiore Massimo Di legge, celebriamo il fondamentale valore della solidarietà, ben radicato in questa città e in questo territorio, presente nei tanti esempi di persone e realtà sociali che quotidianamente si spendono nelle organizzazioni cittadine di ogni tipo e in piccoli e grandi gesti di condivisione quotidiana. Questo prezioso momento di ricordo sia fonte di riflessione e di rinnovato impegno di solidarietà, nella corrispondenza al vincolo morale rappresentato da quanti sono caduti e tra loro il caporal maggiore Massimo Di Legge.
Che il suo impegno sia per noi da stimolo per essere tutti ambasciatori di pace e che il suo sacrificio sia da guida per i nostri ragazzi e per le nostre ragazze”.
P.N.