Polemiche per il trasferimento del Distaccamento
Commissariato
A poche settimane dell’inaugurazione del nuovo Commissariato di polizia di Aprilia, non si placano le polemiche relative al trasferimento del Distaccamento della Polizia Stradale di Aprilia presso la nuova sede. Il Coisp, Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di polizia, ha affidato ad una lettera indirizzata al Dirigente del Compartimento Polizia Stradale, Teseo De Santis, e al Questore di Latina, Fausto Vinci, il malumore legato al trasferimento, chiedendo ai dirigenti un intervento immediato affinché il distaccamento non perda la propria dignità ed esprimendo sconcerto per la rimozione e l’abbandono del monumento dedicato ai tre agenti caduti in servizio, Santolo Coppola, Quirino Fontana e Mario Palombi.
“Un gesto inaccettabile – si legge nella nota sindacale – che rappresenta una mancanza di rispetto senza precedenti per chi ha sacrificato la propria vita al servizio della collettività. L’apertura di un Commissariato e di un Distaccamento in un territorio segnato da una forte presenza criminale, dovrebbe essere un segnale di rinascita e legalità. Invece, ci troviamo di fronte a un quadro preoccupante che mina la credibilità e la motivazione degli operatori in servizio”.
Un altro problema sottolineato dal Coisp, riguarderebbe gravi carenze logistiche e gestionali nella nuova sede. Il personale della Polizia Stradale, a quanto pare, sarebbe ospitato in uno spazio non predisposto e che non permetterebbe loro neppure di apporre l’insegna della Polizia Stradale. Oltre al depotenziamento dei servizi di pattuglia, altro tasto dolente ha riguardato la chiusura dell’ufficio di Polizia Giudiziaria, importante nella lotta ai furti e al riciclaggio di veicoli rubato. Una situazione non più tollerabile per il Coisp, che ha chiesto ai dirigenti di attenzionare subito la questione.
Francesca Cavallin
Con la delibera del Consiglio dei Ministri le elezioni si terranno tra 18 mesi
La politica frena i motori
La politica frena. Una brusca frenata. La seconda frenata in poco tempo. La prima è avvenuta all’indomani del terremoto giudiziario dello scorso mese di luglio che portò ai domiciliari l’ex sindaco Principi, situazione che gelò l’agone politico. La seconda pochi giorni fa a seguito dello scioglimento del Comune, decisione che ha nuovamente fermato la macchina politica che si stava preparando alla campagna elettorale. Incontri, tavoli e trattative. telefoni bollenti e tentativi di accordo. Partiti e gruppi civici, nessuno escluso, erano impegnati nei preparativi. Oggi è nuovamente tutto fermo. Dopo la decisione del Consiglio dei Ministri circa lo scioglimento del Comune di Aprilia per infiltrazioni criminali della durata di 18 mesi arrivano in città pochi segnali di cambiamento.
Si è conclusa la permanenza ad Aprilia del commissario Paolo D’Attilio, ricordiamo, insediatosi nel luglio 2024 a seguito delle dimissioni dell’intero consiglio comunale, all’indomani dell’arresto del sindaco Lanfranco Principi nell’ambito dell’operazione “Assedio”. Con molta probabilità saranno tre donne a gestire per il prossimo anno e mezzo l’amministrazione comunale di Aprilia. Il Governo, nelle scorse ore, ha nominato il prefetto Vincenza Filippi, il vice prefetto Enza Caporale e il dirigente di seconda fascia Rita Guida. Alla nomina che sancirà un nuovo capitolo della storia politico-amministrativa del territorio apriliano mancherebbero solo gli ultimi passaggi burocratici. 18 mesi, dalla Pasqua 2025, per preparare nuovamente il terreno alla normale e democratica contesa politica e poi andare alle libere elezioni. Oggi, con l’estate 2025 alle porte, siamo nuovamente in fase di decantazione.
Fermi o quasi. Ad eccezione di qualche comunicato su questioni amministrative o disservizi e poco altro. La ventata referendaria, come nel resto del paese, fa fatica a spirare. Di nuovi segnali da partiti e gruppi politici con molta probabilità se ne riparlerà dopo l’estate o forse dopo Natale quando si riprenderà a parlare di eventuali alleanze, manovre e collaborazioni. Dunque una fase nuova che la comunità apriliana non aveva mai vissuto almeno per quanto riguarda lo scioglimento. La comunità pontina era in passato già stata amministrata da commissari ma non a causa di uno scioglimento per criminalità. Sarà foriera di nuovi stimoli? Genererà nuove sensibilità? Lo capiremo, presto o tardi.
P.N.