Gli studenti di Pomezia sono scesi in piazza lunedì 11 gennaio per chiedere di essere coinvolti nei tavoli dove vengono prese le decisioni
Tempo scaduto, la scuola non è un gioco
Gli studenti e le studentesse di tutti gli istituti superiori del territorio pometino sono scesi in piazza Indipendenza lunedì 11 gennaio. Date le circostanze di pandemia, però, la piazza ha avuto numeri limitati di partecipazioni e tutti i ragazzi e le ragazze erano a distanza, pienamente in sicurezza. Il restante degli studenti e delle studentesse hanno potuto assistere al presidio da casa tramite una diretta Instagram. Gli alunni, anche con la partecipazione di alcuni docenti, hanno deciso di mobilitarsi perché stanchi di essere vittime delle istituzioni, di ricevere, nonostante le mille opportunità che sono state date al governo, solo slittamenti e nessuna sicurezza in traporti, spazi ed investimenti.
“La scuola SI-CURA”, si legge su uno striscione, “la scuola è di chi la fa”, su un altro. “Il tempo è scaduto! Basta così, non siamo dei giocattoli, la scuola non è un gioco” - dicono gli studenti e le studentesse di Pomezia - “Siamo stufi di non essere considerati, di vedere le istituzioni provare a mettere delle toppe ai propri errori, senza trovare vere e proprie soluzioni. Non ne possiamo più di subire anni e anni di tagli ai fondi per la scuola. Siamo stanchi di vedere la riapertura slittare di settimana in settimana, rendendola uno strumento politico, rendendo il rientro una gara a chi ha ragione. Abbiamo bisogno della nostra scuola, che essa venga curata, perché siamo sia il presente che il futuro di questo Paese. Ascoltateci, siamo coloro che danno vita alla scuola, non coloro che la vedono da lontano. Vogliamo ora essere coinvolti nei tavoli di decisione e dalle istituzioni”.
Lucrezia Pagliuso
Rappresentante del
Liceo Blaise Pascal di Pomezia
Alla luce delle dichiarazioni dei docenti del Liceo Blaise Pascal di Pomezia, gli studenti e le studentesse dello stesso hanno voluto esprimersi e sostenere le parole dei primi. “Ci esprimiamo in merito a ciò che è stato detto dai nostri docenti nel comunicato di stamattina dove hanno espresso il loro dissenso riguardo alla condizione scolastica soprattutto in vista del rientro. -Dicono gli alunni- Siamo completamente d’accordo e contenti che i nostri professori e le nostre professoresse ci appoggino e prendano anche le nostre parti in una situazione del genere.Vogliamo dunque portarvi il nostro punto di vista in quanto studenti e studentesse. Siamo amareggiati nel vedere che sono state prese importanti decisioni sulla scuola, da chi la scuola non la vive e non la fa. Abbiamo la dimostrazione che chi di dovere non ha imparato dai propri errori. Per l’ennesima volta studenti e studentesse, insieme a tutta la comunità scolastica, verranno messi in una situazione di disagio. È stato imposto uno scaglionamento improponibile degli orari di entrata (8:00/10:00) e -di conseguenza- di uscita (14:00/16:00) che andrebbero a ledere la vita non soltanto scolastica, ma anche sociale e familiare di uno studente in quanto, per esempio, un pendolare avrà ancora più problemi nell’organizzazione dell’attività pomeridiane. In più, in mancanza di spazi appositi, riverserebbe anche sulla nostra salute, oltre che mentale anche fisica, in quanto non si andrebbe a consumare un pasto idoneo e/o salutare. Non è stata sprecata, inoltre, nemmeno una parola riguardo il diritto fondamentale alla riunione presente nello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (Art. 2, comma 9 D. L. 297/94): “ La scuola garantisce e disciplina, nel proprio regolamento, l’esercizio del diritto di riunione di assemblea degli studenti a livello di classe, di corso ed istituto” e danneggiando un aspetto democratico della scuola. Sottolineiamo il fatto che, ancora per una volta, la scuola è stata posta come ultima ruota del carro nonostante rappresenti non solo il futuro, ma soprattutto il presente del nostro Paese. Chiediamo quindi di essere ascoltati e di essere coinvolti nei processi decisionali perché gli studenti e le studentesse ci sono, pensano e agiscono.”
I Rappresentanti d’Istituto
del Liceo Blaise Pascal
Gabriel Erdi, Iris Ieva,
Eleonora Mazzuca
e Lucrezia Pagliuso
e il Comitato Studentesco