Rimesso a nuovo e manutenuto dai volontari
Parchetto di Hygge
Nuova vita per il parco di Via Reno a Tor San Lorenzo nel quartiere della Nuova California. Dopo un lungo periodo di abbandono e di degrado, l’area che per oltre 8 anni è stata curata dai volontari dell’Associazione California 2000, oggi si appresta a vivere una nuova stagione, in vista anche della prossima estate che potrebbe significare, pandemia permettendo, un nuovo corso per l’area e soprattutto per i bambini residenti che possono finalmente disporre di un’area giochi a loro dedicata.
“Nei giorni scorsi – ci ha detto l’assessore Alessandro Possidoni - sono andato a vedere i lavori presso il “Parchetto di Hygge” di Via Reno: ho avuto modo incontrare Jlenia D'Andrea, la presidente dell’Associazione Centro Hygge insieme ad altri volontari, lì presenti per i lavori di manutenzione del parco. Mi hanno raccontato quanto fatto in questi mesi: dal taglio dell’erba, alla riparazione dei giochi, dalla sistemazione delle panchine, alla pittura dei muretti.
Ho apprezzato molto l’attenzione che stanno dando all’ambiente, utilizzando legno riciclato per costruire sedie, tavole e panchine per l’area relax ed installando delle casette nido sugli alberi. Mi hanno anche descritto le attività che vorrebbero attivare nelle varie aree del parco finalizzate a renderlo un punto di aggregazione sociale e a sensibilizzare i cittadini a rispettare l'ambiente e tutto ciò che esso può offrire. Ci sono ancora alcuni lavori da portare a termine, ma stanno arrivando alla fine. Ho visto un gruppo di lavoro estremamente affiatato, unito e con un obiettivo chiaro: quello di rendere accessibile il parco ai cittadini il più presto possibile, prima della fine di Maggio. Vorrei ringraziare Jlenia e tutti i volontari per quello che stanno facendo. Fateci sapere il prima possibile la data di inaugurazione del parco”.
Non bisogna tralasciare chi per anni, con enormi sacrifici ed abnegazione, ha saputo e voluto portare avanti un progetto per la salvaguardia di un’area che stava diventando un ricettacolo di rifiuti e altro.
“Quel parco lo abbiamo visto crescere – hanno sottolineato dall’Associazione Nuova California -, lo abbiamo difeso, abbiamo fatto in modo che fosse realizzata una recinzione per delimitarla e cercare di non far diventare quel pezzo di terra un ricettacolo di immondizia e deiezioni a cielo aperto, abbiamo partecipato insieme all’amministrazione Eufemi e poi quella con Di Fiori a diversi progetti, che hanno permesso al parco di essere ristrutturato due volte ed essere dotato di giochi a norma Cee e tappeto erboso, panchine, alberi. Non ultima la recente installazione di giochi inclusivi e tappeto gommato: come molti sanno, è l’unico parco inclusivo nel territorio di Ardea. Il parco negli anni è stato oggetto di continui episodi di danneggiamento, sono stati sottratti al suo interno gli orologi per annaffiare il prato e tutti gli irrigatori; per quanto riguarda l’irrigazione del parco, facciamo presente che non veniva usata l’acqua potabile direttamente dal rubinetto di entrata, ma da una cisterna sotterranea con acqua ‘riciclata’ che si disperdeva dopo l’uso della fontanella, cosa che speriamo accada anche adesso, perché è assolutamente vietato annaffiare i giardini con acqua potabile”.
Ma non abbiamo il compito e l’autorevolezza di consegnare medaglie ed encomi a chi si è prodigato ed a chi si sta impegnando per salvaguardare il territorio. È importante che ogni cittadino, associazione, ente, circolo, ed quant’altro, facciano il loro corso per dare al territorio quelle strutture, anche si piccole dimensioni, che consentono ai residenti di vivere una vita all’insegna della tranquillità e della crescita sociale. Fare, muro contro muro, non giova a nessuno e le polemiche trovano il tempo loro.
Sabatino Mele
L’intervento di bonifica chiesto dal presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti
Inquinamento ambientale
Sono numerose e costanti le segnalazioni che nello scorso mese sono giunte alle istituzioni preposte da parte di singoli cittadini e da Comitati sulla situazione esistente ad Ardea, presso il Canale di via delle Acque Basse. Una enorme discarica a cielo aperto, alcuni chilometri di rifiuti, anche speciali e pericolosi, pneumatici, mobilio dismesso, elettrodomestici ed altro materiale abbandonato, comprese lastre di eternit-amianto, illegalmente smaltite e lasciate al lato della strada e nel terreno lungo il canale. Un canale che senza alcuna bonifica scorre sino al mare dove arrivano i rifiuti senza alcun ostacolo, ma soprattutto sostanze tossiche, tanto che in quest’ultimo periodo hanno galleggiato senza vita numerosi pesci. Eppure in alcuni tratti della strada interessata alla discarica abusiva vi sono anche segnalazioni e divieto di scarico ed alcune telecamere di sorveglianza che evidentemente non sorvegliano nulla. I cittadini sono infuriati, dovendo transitare fra le montagne di detriti di ogni genere, ma soprattutto sono preoccupati sia per l’inquinamento che tutto ciò può produrre nel sottosuolo, sia per la mancanza di sicurezza igienica, sono infatti molti gli animali che transitano o trovano cibo fra i rifiuti, ed anche per il pericolo degli incendi, ipotesi che farebbe lievitare in modo esponenziale l’inquinamento in una vasta area della zona.
La tecnica è sempre la stessa, durante le ore notturne arrivano furgoni e camion che scaricano il materiale a luci spente per poi dileguarsi a grande velocità.
Eppure non ci vorrebbe molto controllare l’area, videosorvegliarla, ma sino ad oggi tutti appelli che sono caduti nel vuoto.
“Tutto ciò è gravissimo - dichiara Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che da tempo denuncia la situazione di Ardea - si tratta di uno scempio ambientale prodotto nel tempo in quell’area e che interessa il terreno e lo specchio di mare adiacente. Le tonnellate di rifiuti abbandonati interessano non solo la superficie del terreno, ma sicuramente interessa anche le falde acquifere sotterranee danneggiando l’equilibrio, oltre ad interessare il canale e lo specchio di mare di Ardea, come evidente dalla costante moria di pesci.
E’ tempo di bloccare definitivamente tale attività illegale e di sollecitare al più presto la bonifica dell’area. In caso di incendio, sarebbe l’ennesima bomba ambientale - conclude Benvenuti - nella zona Ardea, Pomezia, Aprilia a danno dell’ambiente, delle attività agricole, del commercio, del turismo e della salute dei cittadini”.
Ecoitaliasolidale
Plastic Free arriva ad Ardea
Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata a Luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica.
Il comune di Ardea ha concesso il proprio patrocinio gratuito per l’intervento di pulizia organizzato da Plastic Free.
È intenzione di questa Amministrazione abbracciare tale iniziativa promuovendo la raccolta differenziata e informando la cittadinanza sull’importanza di cambiare le nostre abitudini per salvare le bellezze del nostro territorio.
Per partecipare è necessario compilare questo modulo online: https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/18-apr-ardea/
Si chiedo di portare con sè sacchi grandi biodegradabili e guanti tipo giardinaggio, preferibilmente non monouso per non creare altri rifiuti.
L’appuntamento è il 18 Aprile, presso Lungomare degli Ardeatini n.366, dalle 10.00 alle 12.00. Si raccomanda di arrivare alle ore 9.30 per l’organizzazione delle zone e dei gruppi di lavoro.
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