Il Comune di Ardea ha celebrato e ricordato il 25 Aprile in piazza del Popolo con sindaco, assessori e consiglieri comunali
Festa di Liberazione dal nazifascismo
Il Comune di Ardea ha celebrato e ricordato la Festa del 25 Aprile, la Festa di Liberazione dal nazifascismo: il Valore della Libertà e della Memoria.
Alla presenza del sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini. degli assessori e dei consiglieri comunali, Piazza del Popolo, ha ospitato questo importante appuntamento della storia Italiana.
“Oggi ricordiamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, una conquista che non va data per scontata. È un giorno per onorare chi ha lottato per darci la libertà di esprimerci, di scegliere, di vivere in democrazia.
Ma non basta ricordare. Il rispetto della Liberazione passa anche dalle nostre azioni quotidiane: nel difendere i diritti di tutti, nel contrastare ogni forma di odio, nell’ascoltare e nel dialogare. Dobbiamo essere custodi di quei valori che tanti hanno pagato con la vita – ha scritto la consigliera Raffaella Neocliti -. Educare i giovani alla memoria, partecipare attivamente alla vita civile, riconoscere il valore della pace: questo è il nostro impegno, oggi più che mai.
Perché la libertà non è solo un ricordo: è una responsabilità”.
Il 25 aprile 1945 rappresenta una data fondamentale nella storia della nostra Repubblica. Significò, infatti, per il nostro Paese, l’affermazione della democrazia e della libertà. La fine della guerra e la riconquistata indipendenza.
In quel conflitto gli Italiani, civili e militari, offrirono grandi sacrifici e patirono numerosi lutti ma, alla fine, l’Italia fu nuovamente libera, unita e indipendente sotto un’unica Bandiera, con una grande volontà di ricostruzione, morale e materiale.
Ed è proprio il Tricolore il simbolo scelto per il manifesto celebrativo di quest’anno, accompagnato dalla frase “La libertà è come l’aria” dal discorso sulla Costituzione pronunciato nel 1955 da uno dei padri costituenti della Repubblica italiana, Piero Calamandrei.
Parole che racchiudono un grande messaggio: la libertà, come la pace, non deve essere mai data per scontata. Valori che rappresentano i pilastri della nostra democrazia e che donne e uomini della Difesa sono impegnati a salvaguardare ogni giorno, oggi più che mai.
Di seguito un passaggio dell’interessante discorso che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha tenuto a Genova lo scorso 25 aprile in occasione della manifestazione nazionale per ricordare questa giornata di festa e di conquista della libertà.
“Anche dalle diverse Resistenze – ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - nacque l’idea dell’Europa dei popoli, oggi incarnata dalla sovranità popolare espressa dal Parlamento di Strasburgo. Furono esponenti antifascisti coloro che elaborarono l’idea d’Europa unita, contro la tragedia dei nazionalismi che avevano scatenato le guerre civili europee. Un nome per tutti qui a Genova, quello di Luciano Bolis, esponente del Partito d’Azione, orrendamente torturato dalle Brigate nere nel febbraio 1945, miracolosamente sopravvissuto. Medaglia d’argento al valor militare, riposa ora a Ventotene, accanto ad Altiero Spinelli.
Difendere la libertà dei popoli europei è compito condiviso. Ora, l’eguaglianza, l’affermazione dello Stato di diritto, la cooperazione, la stessa libertà e la stessa democrazia, sono divenuti beni comuni dei popoli europei da tutelare da parte di tutti i contraenti del patto dell’Unione Europea.
La libertà delle diverse Patrie è divenuta la liberazione dell’Europa da chi pretendeva di sottometterla.
E fu una lotta così vera da coinvolgere anche persone che i nazisti pretendevano opporre ai partigiani.
La solidarietà internazionale si misurò sulle montagne liguri come altrove con l’apporto recato dai tanti che, venuti da patrie lontane, si erano uniti alla Resistenza”.
Sabatino Mele