Sarà la Cogea a liberare il sito di via delle Scienze
Bonifica dei rifiuti
Dopo aver ricevuto 50 mila euro dalla Provincia di Latina a seguito dell’escussione della polizza fideiussoria versata dalla Eco Imballaggi di via delle Scienze, l’amministrazione mette in moto il piano di bonifica dei rifiuti accatastati lì da tempo.
Il primo passo prima di poter procedere alla rimozione dei materiali plastici, di carta e di legno accatastati all’interno del capannone e sul piazzale del sito nel cuore della zona industriale, è rappresentato dalla caratterizzazione, quantificazione e classificazione dei rifiuti. Un compito che l’amministrazione Terra a seguito di una gara aperta sulla piattaforma elettronica, ha affidato alla ditta Cogea srl di Pomezia, che eseguirà i passaggi preliminari alla bonifica al costo complessivo di 10 mila 345 euro. E’ quanto emerge dalla determinazione 26 del 10 aprile scorso a firma del dirigente del settore Ambiente ed Ecologia Marco Paccosi.
Per avere un quadro chiaro della tipologia e dello stato di deterioramento dei materiali accatastati all’interno del sito industriale, ci vorranno almeno 20 giorni di tempo: 5 giorni serviranno per operare in tutta sicurezza il prelievo delle varie tipologie di campioni di analizzare, analisi di classificazione che richiederà altri 10 giorni di tempo. Infine negli ulteriori 5 giorni sarà cura della Cogea SRL stilare una relazione tecnica e il computo metrico, documenti molto importanti per offrire un quadro chiaro della portata dell’intervento e per la stima del costo finale della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti.
L’intervento è chiesto da tempo anche dalle attività del Ciap, che intravedono nei siti inquinati e sotto sequestro da tempo – non solo Eco Imballaggi ma anche Asea – una vera e propria bomba ad orologeria, tale da creare problemi di sicurezza al comparto anche in virtù della vicinanza con una condotta del gas.
Il sito di via delle Scienze era finito sotto sequestro dopo un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale di Aprilia a gennaio del 2019, quando gli agenti dell’Ufficio Ecologia, coordinati dal comandante Massimo Giannantonio avevano ravvisato lo svolgimento di attività non autorizzate e posto i sigilli all’impresa. Dopo la nomina del custode giudiziario, a luglio dello scorso anno, attraverso ordinanza sindacale l’amministrazione aveva cercato di far valere le proprie ragioni, intimando al privato di provvedere alla bonifica del sito. Il documento è rimasta lettera morta, ma l’amministrazione attraverso la Provincia è riuscita ad ottenere oltre alla revoca della concessione alla società autorizzata dal 2016 a operare nel settore dei rifiuti, anche l’escussione della polizza a garanzia versata all’epoca, per l’ammontare di 50 mila euro. Soldi che ora verranno impiegati per la caratterizzazione e per la bonifica.
Francesca Cavallin
Negli ultimi dodici mesi di controllo sono state inviate alla Procura ben 38 informative
Guerra all’abusivismo edilizio
L’amministrazione dichiara guerra all’abusivismo edilizio, una vera e propria piaga dilagante soprattutto in periferia, dove periodicamente i sopralluoghi della Polizia Locale portano alla luce nuovi manufatti, realizzati in barba all’assenza di permessi a costruire da parte dei proprietari.
Basti pensare che in un solo mese, gli agenti coordinati dal comandante Massimo Giannantonio, hanno scoperto la presenza di tre nuovi manufatti, due situati nel quartiere Fossignano, uno in via Genio Civile e realizzati da proprietari di appezzamenti situati in zona non vincolata ma dove resta impossibile costruire secondo il piano regolatore vigente. Proprio la Polizia Locale di Aprilia, sulla base dei dati raccolti in un anno di attività, ha riscontrato una recrudescenza del reato e trasmesso in appena 12 mesi di lavoro ben 38 informative di reato alla Procura di Latina proprio in relazione ai fenomeni di abusivismo edilizio, che riguardano trasversalmente la gran parte dei territori periferici.
Pratiche che vanno a sommarsi agli oltre 708 verbali di inottemperanza alle ordinanze di demolizione che l’ente di piazza Roma ha redatto dal 2008 ad oggi, tra le quali le 108 pratiche per le quali, a dicembre dello scorso anno, gli uffici stavano predisponendo i frazionamenti preliminari all’acquisizione degli immobili a patrimonio comunale.
Un lavoro immane, se solo si tiene conto del dato spaventoso raccolto nel 2012 dall’Agenzia del Territorio di Latina in occasione dell’ultimo censimento disponibile, che aveva rilevato la presenza di ben 1449 immobili fantasma, fabbricati di varia tipologia ma nella gran parte dei casi abitazioni, realizzate senza alcun titolo edilizio, in zone escluse dalle possibilità edificatorie rese possibili dal PRG o dalla variante e mai sanate o addirittura realizzate successivamente all’ultima sanatoria.
E’ stata proprio l’enorme diffusione del fenomeno e le criticità ad esso connesso – non ultimo l’inquinamento ambientale generato dagli scarichi non a norma – a convincere l’amministrazione ad istituire una indennità di esproprio a carico dei proprietari: costoro infatti, in caso di inottemperanza alle ordinanze di demolizione, si vedranno privare dell’immobile che verrà acquisito a patrimonio comunale, ma dovranno pagare oltre alle eventuali spese di demolizione anche una somma da stabilire per l’occupazione provvisoria di un fabbricato non più nelle loro disponibilità, cifra che dovrebbe oscillare tra 4 e 6 euro al metro quadrato.
Il provvedimento, approvato in fretta dalla maggioranza senza il voto della lista Aprilia Domani con la delibera 47 del 10 dicembre scorso e ma senza l’immediata esecutività, è in attesa di trovare la sua piena applicazione. Dal canto suo l’amministrazione sembra intenzionata a proseguire in questa direzione e proprio per questo motivo nei giorni scorsi è stato affidato un incarico specifico di supporto al Rup per la predisposizione degli atti necessari all’imposizione delle indennità di occupazione degli immobili abusivi, lavoro delicato affidato all’avvocato Giuseppe Petrillo.
Francesca Cavallin