Aumentati i fondi regionali nell’assestamento di bilancio
Violenza sulle donne
“Più fondi per il contrasto alla violenza sulle donne. Più fondi per i comparti produttivi, come la pesca e l’agricoltura, colpiti duramente dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. E ancora. Più fondi destinati ai bambini con disturbo dello spettro autistico. Per prevenire il gioco d’azzardo patologico, il dissesto dei piccoli Comuni. E sostenere i consorzi di bonifica per combattere la crisi idrica. Sono solo alcuni degli importanti provvedimenti approvati oggi con l’assestamento di bilancio 2022-2024. Un documento che non solo certifica il lavoro svolto in questi anni per rientrare dal debito monstre ereditato e uscire dal commissariamento sanitario. Ma che testimonia l’attenzione per il nostro tessuto produttivo. Tutti gli articoli approvati sono istanze e ‘sos’ arrivati dai territori, dalle amministrazioni, dagli asset che compongono la nostra spina dorsale.
Un assestamento che ancora una volta fa del Lazio una Regione modello in Italia.
Un ringraziamento al presidente Zingaretti, al vicepresidente Leodori, alla giunta e a tutta la maggioranza per questo importantissimo risultato frutto di un importante gioco di squadra”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
Ufficio Stampa
Anche il Tribunale di Roma l’ha respinta nei confronti di Terra e Laurenzi
Rigettata la querela di Rida
Il Tribunale penale di Roma nella giornata del 18 luglio scorso ha rigettato la proposta di querela avanzata dalla società Rida Ambiente nei confronti del sindaco di Aprilia Antonio Terra e dell’ex assessora all’Ambiente Monica Laurenzi. Lo stesso organo giudicante ha, inoltre, disposto l’archiviazione dell’intero procedimento giudiziario. Nello specifico il Giudice per le indagini preliminari di Roma, dr. Alessandro Arturi, ha depositato l’ordinanza con cui ha disposto l’archiviazione del procedimento penale originato dalla querela sporta dalla Rida Ambiente il 10 febbraio 2021 nei confronti del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia, e dei giornalisti del quotidiano Latina Oggi, Alessandro Panigutti e Luca Artipoli.
Nella querela, la Rida Ambiente lamentava di essere stata diffamata dall’articolo pubblicato su Latina Oggi il 3 febbraio 2021 (dal titolo “Il Consiglio dice no alla discarica”), in quanto non sarebbero state vere le dichiarazioni del sindaco Terra e dell’assessore Laurenzi, riportate nel medesimo articolo, secondo cui la Rida Ambiente aveva chiesto, nel gennaio 2021, la sostituzione della persona individuata dal Tar Lazio come commissario ad acta per eseguire la sentenza 426/2020 emessa dallo stesso Tar.
Il giudice per le indagini preliminari, recependo i rilievi svolti dall’Alessandro Vitale, difensore del sindaco Terra, ha, invece, affermato che “solo apparentemente con la richiesta inoltrata al Tar del Lazio, la società Rida Ambiente si era limitata a sollecitare una correzione meramente materiale dell’errore nel quale il giudice amministrativo era incorso, relativamente all’inquadramento del dirigente investito della funzione di commissario ad acta all’interno della mutata struttura del Ministero dell’Ambiente. In realtà, l’intervento correttivo sollecitato si presentava tutt’altro che neutro ed ininfluente sull’assetto della precedente determinazione del tribunale, in quanto responsabile della Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento della Regione Lazio e, dunque, soggetto originariamente designato dal Tar, era l’ing. Laura D’Aprile, mentre, in virtù della richiesta rettifica, l’incarico sarebbe stato assunto dall’ing. Mariano Grillo, in quanto Capo del Dipartimento della Transizione Ecologica. Pertanto, aggiunge il giudice, è “comprensibile che l’iniziativa assunta dalla Rida fosse percepita dagli intervistati Terra e Laurenzi, con buone ragioni ed in aderenza alla realtà fattuale, come tentativo della società di ottenere la sostituzione dell’organo esecutivo originariamente designato dal Tar”.
“Il dato centrale ed incontrovertibile della vicenda - si legge nel dispositivo dell’organo giudiziario romano - è costituito dalla infondatezza della doglianza del querelante”.
La sentenza del Tribunale di appello di Roma mette dunque la parola fine al contenzioso che aveva visto sindaco ed ex assessora già vincere in primo grado. Identico risultato è arrivato in queste ore dal Tribunale penale di Roma chiamato a decidere in sede di appello.
“Su vicende di questo tipo continueremo sempre a dire la nostra -ha dichiarato il sindaco Antonio Terra - continueremo a farlo nell’esclusivo interesse della comunità di Aprilia”.
A.P.