Il Pontino Nuovo • 11/2019
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Lo scorso 29 maggio una delega-
zione composta da cinque studen-
ti dell’Istituto Comprensivo Ora-
zio di Pomezia, insieme ad altri
cinque alunni dell’Istituto Com-
prensivo Guido Milanesi di Roma
si sono recati presso il Ministero
della Pubblica Istruzione per con-
segnare al ministro Marco Bus-
setti circa 1100 messaggi, scritti
dagli studenti di tutta Italia, per
invitare le istituzioni a prendere
provvedimenti contro il fenomeno
dei discorsi di odio e del cyber-
bullismo nelle scuole.
Tale progetto promosso da Am-
nesty International nell’ambito
dell’iniziativa ‘Io rispetto’, ha co-
involto queste due delegazioni in
rappresentanza delle 410 classi
“Amnesty Kids” che su tutto il
territorio nazionale seguono i pro-
grammi di Educazione ai diritti
che Amnesty propone.
Quest'anno il tema era quello de-
gli “Hate Speechs” (discorsi di
odio), infatti una delle tante azio-
ni che Amnesty promuove è il so-
stegno alle persone che si battono
per il riconoscimento dei propri
diritti attraverso frasi di incorag-
giamento, messaggi, disegni etcc.
L'ultima delle azioni è stata quella
appunto di chiedere agli alunni di
inviare un messaggio direttamen-
te al Ministro dell'Istruzione af-
finché possa fare il possibile per
eliminare i discorsi di odio a
scuola.
Tali messaggi giunti dalle classi
Amnesty Kids di tutta Italia, era-
no dei suggerimenti concreti; c’è
chi chiedeva una legge contro il
bullismo, la violenza, l’odio e le
parole offensive che possono es-
sere davvero armi contro chiun-
que, o chi chiedeva di prevenire e
non curare, introducendo una fi-
gura che possa occuparsi di questi
aspetti all’interno della scuola, in
modo da proteggere i ragazzi dai
tantissimi fenomeni di bullismo
che avvengono tutti i giorni. Al-
l’incontro erano presenti anche il
presidente di Amnesty Internatio-
nal Emanuele Russo e Chiara Pa-
cifici responsabile dei progetti
EDU Italia (educazione ai diritti
Italia); gli studenti dell’I.C. Ora-
zio Irene Di Stasi, Mattia Fragoli-
no, Armento Francesca, Cecchini
Raffaella e Adiletta Mattia ac-
compagnati dalla prof.ssa Debo-
rah D’Auria hanno poi salutato il
ministro e raccontato dell’espe-
rienza e del percorso della loro
scuola come scuola “Amnesty
Kids”. In quest’ultimo anno han-
no partecipato alla marcia per la
Pace ad Assisi vivendo un’espe-
rienza di integrazione e di pace,
hanno celebrato il 70° anniversa-
rio della DUDU, la Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani, nel-
la piazza principale della loro cit-
tà, hanno portato la loro solidarie-
tà alla famiglia di Giulio Regeni
chiedendo verità e giustizia, e in-
fine ora hanno partecipato al la-
boratorio sugli Hates Speech, do-
ve hanno trascorso una giornata
speciale che ha permesso agli stu-
denti di confrontarsi direttamente
con le istituzioni e di esprimere le
proprie idee e le proprie richieste.
Ogni anno molteplici sono le ini-
ziative che Amnesty International
organizza in tutto il mondo, e con
Amnesty Kids è riuscita a coin-
volgere gli studenti di molte scuo-
le; ciò ha permesso a questi ra-
gazzi di conoscere e approfondire
molti temi attuali rendendoli par-
tecipi di un cambiamento nella vi-
ta delle persone o di gruppi che
subiscono violazione ai propri di-
ritti o rischiano di subirne. Nel-
l’anno scolastico 2018/2019 sono
stati più di 10mila gli alunni della
scuola primaria e secondaria di
primo grado che, insieme ai loro
insegnanti, hanno partecipato ad
‘Amnesty Kids’ per ragionare in-
sieme sul potere delle parole e sul
legame tra libertà di espressione e
diritti umani. E la risposta del mi-
nistro Marco Bussetti non si è fat-
ta aspettare, il giorno dopo l’in-
contro dal suo profilo twitter ha
risposto ad uno dei tanti messaggi
scrivendo “Cara Anna stiamo la-
vorando ad una nuova scuola do-
ve non c’è spazio alcuno per la
sopraffazione e la violenza.Vigile-
remo su di te e i i tuoi compagni
perchè le aule restino un posto si-
curo.
Perchè chi si gira dall’altra parte
è complice”.
Grazie ai progetti di Amnesty
Kids la scuola non è più solo il
luogo dove costruire relazioni e
ampliare le conoscenze, ma è di-
ventata anche il luogo dove impa-
rare il rispetto per ogni forma di
diversità, il valore della libertà, e
la consapevolezza che la pace non
è solo assenza di guerra ma prati-
ca quotidiana di non violenza.
Maria Torino
Cinque studenti dell’Istituto Comprensivo Orazio di Pomezia nella delegazione che si è recata dal ministro Marco Bussetti
Gli Amnesty Kids portavoci di messaggi contro l’odio
Pag. 14 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Pomezia ANNO XXXIV - N° 11- 1/15 GIUGNO 2019
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