Il Pontino Nuovo • 11/2019
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ANNO XXXIV - N° 11- 1/15 GIUGNO 2019 Cronaca di Pomezia IL PONTINO NUOVO Pag. 5
In queste ultime elezioni il dato
più importante per quel che ri-
guarda Pomezia è il grande risul-
tato della Lega di Salvini che ha
ottenuto il 34,45% con ben 8073
voti, diventando il primo partito
della città. Un risultato che si po-
ne in linea con il risultato nazio-
nale della Lega, 34,3%. Il risulta-
to della Lega a Pomezia è tanto
più significativo se consideriamo
che alle comunali dello scorso an-
no la Lega ottenne il 10,29% con
2646 voti, non parliamo poi delle
precedenti europee del 2014 dove
la Lega ottenne soltanto 464 voti
e un misero 1,92%. E’ evidente
che il grande consenso della Lega
a Pomezia è frutto di un trend na-
zionale di crescita legato soprat-
tutto al carisma del suo leader
Matteo Salvini, lo testimonia i
3914 voti di preferenza che ha ot-
tenuto a Pomezia. E’ chiaro che
ora i suoi rappresentanti locali e
mi riferisco soprattutto al suo uni-
co consigliere comunale Saverio
Pagliuso e al segretario Roberto
Vettraino, devono cercare di rap-
presentare al meglio questo gran-
de consenso. Sono chiamati anche
a dover gestire eventuali entrate
nella Lega prime fra tutte quelle
dei tre consiglieri di Essere Po-
mezia: Fucci, Abbondanza e Pec-
chia .
Il Movimento Cinque Stelle di
Pomezia ha ottenuto 6651 voti
con il 28,38% nettamente supe-
riore alle percentuali nazionali
che vede i pentastellati al 17,1%.
Ha mantenuto la stessa percentua-
le delle elezioni amministrative
dello scorso anno, anche se allora
lo votarono in 7298 elettori, quin-
di 647 voti in meno. Certo se poi
guardiamo le europee del 2014 il
rapporto è impietoso, infatti allora
il M5S ottenne 8439 voti con il
35%. Senza parlare delle stesse
politiche di marzo dello scorso
anno che lo videro ottenere a Po-
mezia ben 16.003 voti! Pratica-
mente in un anno, rispetto alle po-
litiche 2018, si sono persi quasi
10mila voti! Certo questa ammi-
nistrazione può tirare un sospiro
di sollievo ed essere soddisfatta di
questo 28,38%, viste come sono
andate le cose a livello nazionale
e il suo calo di consensi che è pal-
pabile nella città.
Il Pd di Pomezia in queste elezio-
ni europee ha ottenuto 3450 voti
con il 14,72 %, nettamente infe-
riore alle percentuali nazionali
che lo vedono al 22,7%. Alle ulti-
me amministrative di giugno
2018 il Pd ottenne 3131 voti con
il 12,7%. Andò un pò meglio alle
politiche dello scorso anno dove
ottenne 3707 voti alla Camera dei
deputati. E’ inutile menzionare le
europee del 2014 dove l’effetto
Renzi lo portò a Pomezia ad un
irripetibile 31,59% con ben 7617
voti. Che dire, è un partito ben
strutturato, con un consigliere co-
munale effettivo Omero Schiuma-
rini ed un altro di appoggio Stefa-
no Mengozzi che ben lo rappre-
sentano in amministrazione. Il
compito del nuovo segretario
Francesco Santoli è di ritornare in
mezzo alla gente, creando un ef-
fettivo ricambio generazionale
per cercare di migliorare un con-
senso che è comunque lontano
dalla media nazionale..
Fratelli d’Italia ha ottenuto a Po-
mezia 2012 voti con l’8,58%, si-
curamente un buon risultato, su-
periore a quello nazionale che è il
6,5%. Il risultato più importante
ottenuto a Pomezia da questo par-
tito che nelle ultime amministrati-
ve del 2018 ottenne 874 voti con
il 3,4% e nelle europee del 2014
ottenne 1008 voti e il 4,18%. A
questo buon risultato ha influito il
passaggio nelle sue file dei due
consiglieri comunali Mario Pinna
e Alessandro Stazi, comunque
sembra essere al momento un par-
tito molto fluido e bisognerà ve-
dere come si organizzerà sul terri-
torio anche alla luce di queste
nuove presenze.
Forza Italia ha ottenuto a Pomezia
1383 voti con il 5,9%, inferiore al
già insufficiente dato nazionale
che lo vede all’8,8%. Un partito
che alle europee del 2014 ottenne
4694 voti con il 19,48%, ma che
già alle amministrative dello scor-
so anno ottenne 1491 voti con il
5,81%. A nulla è valsa la presenza
come capolista di Antonio Tajani
e con un candidato locale Maria
Di Masi che con 172 voti si è di-
fesa bene piazzandosi seconda
dietro il capolista Tajaini, sopra-
vanzando Alessandra Mussolini,
europarlamentare uscente, che ha
ottenuto 140 voti. Certo che il fu-
turo di questo partito almeno a
Pomezia non sembra essere roseo.
Poi vi sono altre forze politiche
che hanno ottenuto risultati infe-
riori e che a livello nazionale non
hanno superato la fatidica soglia
del 4% che avrebbe permesso lo-
ro di ottenere una propria rappre-
sentanza al parlamento europeo.
Primo fra tutti: + Europa con 571
voti e 2,44%; la Sinistra 408 voti
con 1,74%; Europa Verde 323 vo-
ti con l’1,38%; Partito Comunista
con 175 voti e lo 0,75%; Casa-
pound 107 voti con il 0,46%; Par-
tito Animalista con 105 voti con
lo 0,45%. Poi altri partiti minori
che non superano i cento voti.
Infine vi è un dato da non sotto-
valutare che riguarda l’affluenza.
A Pomezia ha votato il 50,5 % de-
gli aventi diritto. Si tratta di una
percentuale bassa inferiore alla
media nazionale 56,09%. Pratica-
mente un elettore su due non ha
votato e quindi il vero primo par-
tito della città a queste ultime ele-
zioni è quello dell’astensionismo.
Chi è stato penalizzato? Sicura-
mente quei partiti di area modera-
ta che hanno visto scemare a Po-
mezia il consenso e naturalmente
anche il M5S.
A.S.
Come in tutta Italia il ruolo predominante in questa tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo l’ha avuto Matteo Salvini
L’analisi del voto nel Comune di Pomezia
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