Il Pontino Nuovo • 11/2019
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ANNO XXXIV - N° 11- 1/15 GIUGNO 2019 Cronaca di Ardea IL PONTINO NUOVO Pag. 41
Quest’anno si sono festeggiati i
cinquant’anni della nascita della
Raccolta Manzù, poi donata allo
Stato e attualmente Museo Giaco-
mo Manzù, che fu inaugurata il
22 maggio del 1969. In questo
anniversario ha prevalso la pole-
mica legata all’eventuale sposta-
mento delle spoglie mortali del
maestro dal parco del Museo al
Colle Manzù, dove vi è la casa la-
boratorio del maestro situata nel
territorio del comune di Aprilia.
Ricordiamo che, dopo la sua mor-
te, avvenuta il 17 gennaio del
1991, grazie ad un apposito de-
creto dell’allora presidente della
Repubblica Francesco Cossiga,
Manzù fu seppellito in data 22
maggio del 1992 nel parco anti-
stante al Museo. E’ doveroso sot-
tolineare che quando fu realizzata
la Raccolta Manzù, Ardea faceva
parte del Comune di Pomezia e
sono quelli di Pomezia a rivendi-
care l’aiuto al maestro per realiz-
zare la sua Raccolta. In tal senso
Pietro Bassanetti, già sindaco di
Pomezia, mi disse che fui lui che
aiutò il comitato esecutivo, sorto
nel 1965, per ottenere tutti i per-
messi urbanistici necessari per
realizzare la struttura che avrebbe
accolto la Raccolta Amici di
Manzù al Km 32.500 della via
Laurentina. Si riuscì a far partire
il cantiere nel 1967 e la Raccolta
fu inaugurata il 22 maggio del
1969 con oltre 400 opere del
Maestro ed alla presenza del pre-
sidente del consiglio Amintore
Fanfani e di personalità della cul-
tura e della politica. “Quando Ar-
dea faceva ancora parte del no-
stro Comune” tenne a precisare
Bassanetti. Ricordiamo che Ardea
si staccò da Pomezia diventando
a sua volta Comune nel 1970. Da
Approvata all’unanimità dal Con-
siglio comunale di Ardea una mo-
zione contro il paventato trasferi-
mento della salma del maestro
Giacomo Manzù dal giardino del
Museo sulla via Laurentina, ad
Ardea, alla sua casa privata di
Colle Manzù, nel territorio di
Aprilia. Lo spostamento era stato
annunciato nei giorni scorsi dal
sindaco in base alle ultime volon-
tà dell’artista, contenute in un te-
stamento di cui è stata resa nota
l’esistenza questa settimana. Nel-
lo stesso testamento, comunque,
Manzù dichiarava di voler riposa-
re dopo la morte nel territorio di
Ardea. La salma dell’artista, sim-
bolo della città rutula, si trova dal
22 maggio 1992 presso il parco-
giardino del museo da lui creato
su via Laurentina, ad Ardea.
Il sindaco Mario Savarese ha an-
nunciato di aver inviato una lette-
ra ai figli di Manzù, Giulia e Mi-
leto, al fine di chiedere se sia pos-
sibile rispettare le volontà del
maestro di rimanere ad Ardea e
della moglie di essere ricongiunta
a lui, magari portando le ceneri
di Inge Schabel proprio all’inter-
no del sepolcro che si trova da-
vanti al museo.
“C’è una espressa volontà dei pa-
renti di trasferire la salma dal
museo all’abitazione di Colle
Manzù - ha dichiarato Mario Sa-
varese - e ben sappiamo che farlo
costituirebbe anche spostare giu-
ridicamente le spoglie dal Comu-
ne di Ardea a quello di Aprilia,
visto che il terreno della famiglia
costituisce il confine comunale.
Sono stato avvertito di questa co-
sa, ma nessuno mi ha chiesto un
permesso perché non spetta al
sindaco intervenire. Tra l’altro,
sono stato ricevuto da Giulia e
Mileto, i quali mi hanno riferito
di questa loro intenzione. D’altro
canto, però, io rappresento Ardea
e, pur non volendo entrare nelle
motivazioni che hanno portato a
decidere lo spostamento, mi sono
fatto interprete della volontà di
migliaia di cittadini, inviando una
lettera per chiedere di valutare la
permanenza delle spoglie ad Ar-
dea”.
Raffaella Neocliti ha specificato
che il volere di Manzù era quello
di rimanere ad Ardea: “Come si
può superare la volontà testamen-
taria? Anche perché Colle Man-
zù credo sia stato istituito dopo la
morte del maestro”.
Dubbio che ha posto anche il con-
sigliere Luana Ludovici: “Quan-
do il maestro era in vita - ha af-
fermato - Colle Manzù si chiama-
va Campo del Fico, quindi quel
che c’è scritto sul testamento è da
capire bene”.
Debora Duranti, invece, dai ban-
chi della maggioranza ha spiegato
come il Consiglio possa dare un
indirizzo politico ma non entrare
nella veridicità o meno di un atto
firmato da un notaio. Intanto ve-
dremo nei prossimi giorni come si
svilupperà la vicenda. Se c’è una
volontà testamentaria, questa va
sicuramente rispettata. Non si
possono fare polemiche o altro.
Egoisticamente tutti gli ardiesi ci
resterebbero male per questo tra-
sferimento, anche se la cosa più
bella sarebbe quella di trasferire
la salma della signora Inge Scha-
bel, nel giardino del Museo dove
si trova il maestro Giacomo Man-
zù, ed onorarli e ricordarli sempre
come sta avvenendo negli ultimi
decenni. Comunque è una deci-
sione che spetta alla famiglia.
Sabatino Mele
ricordare che poi la Raccolta fu
donata da Manzù allo Stato italia-
no nel 1979 con l’apertura uffi-
ciale al pubblico l’11 aprile del
1981, presente l’allora Presidente
della Repubblica Sandro Pertini e
anche questa volta con numerose
personalità della cultura e della
politica tra cui anche l’allora se-
gretario politico del Pci Enrico
Berlinguer che poi incontrò bre-
vemente anche rappresentanti del
suo partito di Pomezia ed Ardea.
Ci saremmo quindi aspettati come
minimo che l’amministrazione
pometina ricordasse questo anni-
versario che a suo tempo vide
protagonista anche la nostra città.
Ho avuto il privilegio di intervi-
stare il maestro e ricordo il suo
amore per il territorio dove aveva
deciso di vivere e realizzare le sue
opere. Anche io credo che la scel-
ta più giusta sia lasciare le spoglie
mortali del maestro nel parco del
Museo accanto alle sue opere, te-
stimonianza del suo grande inge-
gno. A.S.
Secondo la volontà testamentaria del grande Maestro la salma dovrebbe essere trasferita a Campo del Fico, che rientra nei confini del Comune di Aprilia
Tutti vogliono che Manzù rimanga ad Ardea
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