Truffa anziani
Si registrano sempre più episodi di truffa ai danni di anziani, raggirati con tecniche ormai note come quella di figli o nipoti che avrebbero subito incidenti e per i quali occorre pagare per sistemare subito le cose.
“È un reato odioso – dice l’assessore ai servizi sociali, Rita Pollastrini – che spesso viene messo a segno. Per questo l’informazione, la prevenzione e la vicinanza agli anziani da parte di tutta la comunità sono essenziali”.
È possibile accedere, comunque, al “Fondo di solidarietà per gli anziani vittime di truffe e furti” della regione Lazio “per avere un contributo risarcitorio almeno in parte del danno subito – ricorda l’assessore – va presentata denuncia e poi si può accedere alla procedura. Ribadisco la vicinanza del Comune a tutti gli anziani vittime di raggiro”.
La procedura è riportata al link seguente https://www.lazioeuropa.it/bandi/contributi-di-cui-al-fondo-di-solidarieta-per-gli-anziani-vittime-di-truffe-e-furti/
Comune di Anzio
L’attacco alla cultura “woke” ed all’ideologia “cancel” inizia con il tycoon eletto presidente degli USA
E Trump fece l’uomo e la donna
Il mondo sta cambiando, dopo l’illusione di una globalizzazione senza confini, l’ideologia dei diritti senza limiti ha preteso di rappresentare un vento di giustizia sociale ma ha creato solo situazioni aberranti laddove essa ha passato il limite della tollerabilità e della logica per sprofondare nell’idiozia generale. Nonostante possa sembrare una forma ideologica post-globalizzazione in realtà l’ideologia “woke” (stai sveglio) ha origini negli Stati Uniti negli anni sessanta quando la consapevolezza dei soprusi sociali di stampo razzista e non solo ha raggiunto anche le fasce benestanti del Paese. La cultura woke è stata rispolverata all’inizio del nuovo millennio a seguito di alcuni gravi avvenimenti a sfondo discriminatorio con il movimento Black Lives Matter ed ha avuto forti ripercussioni in tutto il mondo occidentale. Ha generato nuovi termini nel tentativo di attenuare il contenuto discriminativo di quelli esistenti così i negri sono diventati meno negri diventando neri e gli storpi meno storpi perché diversamente abili e così via, ha esacerbato l’esigenza di diritti che la logica naturale non supportava, ha esasperato situazioni che nel tempo erano state gestite senza generare alcuna discriminazione reale.
Negli Stati Uniti, in modo particolare, il fenomeno ha trovato un elemento moltiplicatore nella “cancel culture” (cultura della cancellazione), che teorizza la rimozione di elementi storici e culturali del passato che contrastano col modo di concepire la realtà dettato dalla cultura woke. La rimozione di monumenti è stata, nella storia, una pratica che ha radici lontane ma la completa decontestualizzazione con cui questa pratica è stata posta in essere ha creato molte reazioni negative nell’opinione pubblica. L’abbattimento della statua di George Washington, un padre degli Stati Uniti, perché sfruttava degli schiavi, in un’epoca i cui ciò era la realtà consolidata, o quello della statua di Cristoforo Colombo, per le sue iniziative a sfondo imperialistico, è stato considerato da molti americani come uno scempio oltre che un fatto decisamente idiota. La cultura woke è stata importata e scimmiottata dalla sinistra nel nostro Paese con il diritto ai diritti, sono state create improbabili categorie e specializzazioni di genere, sono stati definiti diritti pratiche aberranti come l’utero in affitto, e definito diritto anche la pratica legalmente permessa dell’aborto che la logica e la natura definiscono come l’interruzione di una vita umana. Si pretende di creare una modalità legale che aggravi la pena per i reati contro gli omosessuali, dimenticando che alla stessa stregua si potrebbero creare aggravanti di pena per gli anziani, per gli handicappati, per i bambini e magari per i biondi o le brune. Si è attaccato duramente un libro, quello del Gen Vannacci, che è una grammatica del buon senso, come fossero i comandamenti di Satana. Insomma il wokismo made in Italy ha imperversato ed imperversa come “politically correct” e digerito da molti come un cibo avariato per il semplice fatto che esso cozza contro la natura che nessuna ideologia può modificare e spesso contro la logica che contrastare non conviene mai.
Negli USA, le classi diventate dirigenti per selezione woke, danno spesso il segno dell’incapacità; se la dirigente dei Vigili del Fuoco di Los Angeles, nota attivista woke, dichiara che la scelta del proprio staff avviene innanzi tutto in difesa dei diritti di genere non ci si può meravigliare se Los Angeles va a fuoco ed i soccorsi siano oggi oggetto di indagine per il disastro causato dall’incapacità dei soccorritori. La gente americana è arrivata all’esasperazione, nei posti di lavoro, nei consessi pubblici, nelle scuole, nelle università si è alimentata la caccia al trasgressore, il timore di fare dichiarazioni che possano essere fraintese, la paura di riferirsi in modo non “adeguato” ad una categoria “protetta”, insomma una caccia alle streghe con le streghe che danno la caccia. Poi arriva la sveglia, un presidente a dir poco estroverso, discusso ed anche condannato da un tribunale penale dice basta: esistono due generi “uomo e donna”. Lo dice perché è stato votato dai sui concittadini per dirlo. Mi domando che cosa ci sia di tanto rivoluzionario in una dichiarazione così logica ed inoppugnabile. Che c’è di condannabile in un’affermazione basata su gli unici due generi che sono deputati alla continuazione della specie? Perché ritenere tale dichiarazione blasfema in un paese in cui ogni cittadino può liberamente, apertamente, ostentatamente praticare ed esibire la propria diversità di genere? Perché pretendere che quella che resta una diversità rispetto ad un ruolo intrinseco nella natura debba diventare la normalità? Ritengo che ogni singolo diritto sociale e assistenziale debba essere preservato e difeso per ogni uomo ed ogni donna in quando cittadini di uno stato libero e democratico. Ritengo che ogni persona possa definirsi come crede, credo che ogni essere umano abbia il diritto di vivere e di coniugarsi con chi crede opportuno però: l’uomo resta l’uomo, la donna resta la donna e la famiglia è solo quella che questi due esseri creano per vivere nella società. Tutto ciò che contrasta con questo principio atavico è sovrastruttura ideologica, è fuffa della storia è, come dichiarò il Presidente degli Stati Uniti nel discorso del 23 dicembre, “wokeisbullshit”.
Sergio Franchi