Il Pontino Aprilia • 19/2019
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ANNO XXX - N° 19 - 8/22 NOVEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 3
li, era chiaro dall’inizio quale sa-
rebbe stato l’esito di quella mi-
riade di ricorsi”.
- Ma quanto sono costati i ricorsi
alle casse del Comune e alle ta-
sche degli apriliani?
“Dal 2011 in poi - prosegue la
Lega di Aprilia - sono state pub-
blicate oltre 20 determine di pa-
gamento a favore degli avvocati
Bassoli e Falcone, incaricati di
resistere in giudizio nelle cause
intentate ad Acqualatina. Incari-
chi che sono costati in tutto, dal
2013 ad oggi, 307 mila 662 euro
circa, escludendo dal conteggio
le somme pagate tra il 2011 e il
2012 quando il sindaco Antonio
Terra svolgeva il ruolo di vicesin-
daco e poi di facente funzioni.
Nel 2013 per la consulenza lega-
le di Bassoli e Falcone abbiamo
speso ben 78 mila 850 euro, nel
2014 82 mila euro, nel 2015 36
mila 094. Man mano che l’entu-
siasmo dei cittadini andava sce-
mando, anche le somme si sono
progressivamente ridotte, ma le
cause sono andate avanti e l’am-
ministrazione ha speso ancora
nel 2016 29 mila euro, nel 2017
11 mila 813 euro, 20 mila euro
nel 2018 e ben 49 mila 563 nel
2019 per pagare le parcelle dei
due avvocati. Insomma, un bel
gruzzolo che poteva essere impie-
gato per offrire servizi ai cittadi-
ni, ma che è stato buttato in una
battaglia in cui il sindaco Anto-
nio Terra non sembra aver mai
creduto fino in fondo, dal momen-
to che proprio mentre dichiarava
guerra ad Acqualatina, conse-
gnava al gestore nuovi impianti e
reti idriche, non ultimo il depura-
tore di via del Campo. E questa
sonora sconfitta, associata a
quella che si è trascinata dietro
l’intricata e poco trasparente ge-
stioni dei rimborsi idrici delle
somme versate dai cittadini al-
l’ente di piazza Roma pur essen-
do dovuti ad Acqualatina, rap-
presenta la pietra tombale del ci-
vismo di facciata della giunta
Terra” .
Francesca Cavallin
Il Comune di Aprilia subisce
un’altra sonora sconfitta sul fron-
te della battaglia legale contro
Acqualatina. La sentenza della
Corte di Cassazione pubblicata
solo a fine ottobre, ha infatti di-
chiarato inammissibile il ricorso
promosso dal Comune di Aprilia
per chiedere di dichiarare l’ineffi-
cacia o annullare l’atto costituti-
vo, lo statuto e i patti parasociali
del gestore delle reti idriche, con-
dannando l’ente a pagare anche 6
mila 200 euro per le spese di giu-
dizio.
Vero che dal 2009, data della sto-
rica vittoria delle civiche sulla co-
razzata di centrodestra, e con
l’amministrazione Terra, la batta-
glia civica per il ritorno alla ge-
stione pubblica delle reti idriche è
stata combattuta con sempre mi-
nor vigore e minore convinzione
e che i rapporti con Acqualatina
sono migliorati, tanto che il ge-
store ha annunciato la volontà di
investire circa 5 milioni di euro
ad Aprilia per il rifacimento delle
vetuste condotte principali la cui
rottura lascia periodicamente a
secco i rubinetti di Aprilia. Ciò
non ha impedito all’amministra-
zione Terra di proseguire in questi
anni una battaglia finita nel peg-
giore dei modi, nelle sole sedi le-
gali, spendendo risorse pubbliche
significative per le parcelle degli
avvocati. Lo fa notare la Lega,
che stigmatizza la spesa dispen-
diosa per una battaglia “di faccia-
ta”.
“Una battaglia - accusa infatti il
gruppo consilare della Lega com-
posto da Roberto Boi e Francesca
Renzi - che da qualunque parte la
si voglia guardare, si è tradotta in
un viaggio strumentale alla con-
quista della pancia di utenti scon-
tenti di dover pagare a loro avvi-
so più del dovuto al gestore attra-
verso bollette sempre più salate.
La coalizione civica dal 2009 ad
oggi, non ha fatto altro che caval-
care l’onda della protesta e paga-
re a proprie spese, con i soldi dei
cittadini, una battaglia che ha ri-
cevuto negli anni sonore sconfitte
presso tribunali amministrativi e
ordinari.
L’ultima e definitiva sconfitta, l’-
ha decretata la Corte di Cassa-
zione solo alcuni giorni fa, di-
chiarando inammissibile il ricor-
so del Comune di Aprilia che
chiedeva di annullare l’atto costi-
tutivo e lo statuto di Acqualatina,
Comune condannato anche a pa-
gare le spese di giudizio, quantifi-
cate in 6 mila 200 euro. Occorre
ricordare però che gli atti costitu-
tivi di Acqualatina furono predi-
sposti dalla giunta Meddi, di cui
il sindaco Antonio Terra era par-
te integrante e poi ratificati dalla
giunta Verzili e il sindaco Terra
anche in quel caso svolgeva il
ruolo di assessore, pertanto sa-
rebbe interessante capire cosa lo
abbia portato negli anni a cam-
biare idea. Acqualatina dunque
resta e il Comune di Aprilia deve
pagare altre 6 mila 200 euro per
aver sostenuto la battaglia in ma-
niera strumentale. Cosa ben più
grave a nostro avviso, è che dal
2011 in poi per raccogliere con-
sensi all’interno del Comitato per
l’acqua pubblica e tra i cittadini
scontenti, l’amministrazione ab-
bia elargito laute somme di dena-
ro agli avvocati incaricati di se-
guire le cause contro Acqualati-
na, una scelta politica completa-
mente sbagliata in quanto, senza
nulla togliere alla professionalità
e alla preparazione dei due lega-
La Lega di Aprilia: le liste civiche dal 2013 hanno speso oltre 300mila per avvocati su una causa che era scontata a favore del gestore
La Corte di Cassazione dà ragione ad Acqualatina
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