La App che permette di conoscere gli atti amministrativi
Municipium
Il Comune di Aprilia aderisce gratuitamente a “Municipium”, una app che permette ai cittadini di ricevere direttamente sul proprio cellulare la notifica e gli aggiornamenti dei principali atti licenziati dall’amministrazione e pubblicati sul sito istituzionale dell’ente.
Una svolta digitale, quella dell’amministrazione Terra, che risponde all’esigenza di garantire ai cittadini aggiornamenti costanti e una semplice accessibilità alle attività dell’ente, anche durante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, alla conseguente riduzione dei rapporti sociali e con gli uffici pubblici.
A disporre l’adesione alla App realizzata dalla società Maggioli Spa, la determinazione 30 del 6 maggio scorso, a firma del dirigente del settore affari generali Rocco Giannini, che risponde a una richiesta inoltrata dal Responsabile dell’Ufficio Comunicazione Luca Vita sulla base di un’offerta formulata dalla Maggioli.
La società romagnola infatti sarà la possibilità all’ente di piazza Roma e agli altri comuni italiani, la possibilità di fruire gratuitamente del servizio.
“Municipium – si legge nella determinazione – è una app che è possibile scaricare sul proprio cellulare e che consente ai cittadini di ricevere attraverso notifica, aggiornamenti e informazioni da parte del comune, ogni volta che viene pubblicato un nuovo contenuto sul sito dell’ente. La stipulazione del contratto di utilizzo per tre mesi è gratuito, per l’iniziativa di Solidarietà Digitale, promossa da AGID con la società Maggioli”.
Un ulteriore passo avanti avanti nella digitalizzazione dei servizi, per il Comune di Aprilia che già mesi fa aveva attivato il servizio di comunicazione attraverso la App di Telegram.
Francesca Cavallin
I cittadini hanno riscontrato delle difficoltà, rispetto agli anni precedenti
Tari poco trasparente
Bollette poco trasparenti per l’acconto dell’imposta sui rifiuti e passi indietro nel processo di digitalizzazione dei pagamenti. Un dato riscontrato nei giorni scorsi da molti utenti, ai quali sono già stati recapitati i bollettini per poter pagare l’acconto della Tari, in un’unica soluzione entro entro il 16 giugno o in tre rate con scadenza il 16 maggio, 16 giugno e 16 settembre.
A destare perplessità soprattutto l’assenza della percentuale relativa all’acconto, che dà al cittadino la possibilità di capire subito l’importo complessivo della tariffa annuale che verrà chiamato a pagare,attraverso l’acconto di norma inviato ad aprile e con il saldo previsto per il mese di novembre. Negli anni passati la percentuale era riportata in maniera chiara e inequivocabile nello specchietto che riporta il dettaglio delle utenze e delle condizioni economiche applicate, una parte della bolletta dove viene specificato oltre al totale dell’acconto anche l’ammontare della parte fissa e variabile, metri quadri dell’abitazione componenti del nucleo famigliare, tutti gli aspetti che incidono nel calcolo. Visionando questa sezione ad esempio, nel 2017 l’utente già ad aprile sapeva che avrebbe pagato il 50% della tariffa con l’acconto e l’altra metà al saldo, mentre nel 2018 l’amministrazione aveva deciso di far pagare un anticipo più elevato, pari al 70% della tariffa complessiva e solo il 30% al saldo.
Un dettaglio non di poco conto dunque, che purtroppo è sparito all’interno delle bollette recapitate nei giorni scorsi: apprestandosi a pagare l’acconto, non pochi cittadini si interrogano su quale percentuale sia l’ammontare della percentuale che stanno versando all’ente e di conseguenza quale importo verranno chiamati a pagare nel mese di novembre. Come se ciò non bastasse, l’amministrazione che si appresta ora ad adottare addirittura una app per informare i cittadini in tempo reale delle attività dell’ente, pare aver compiuto un passo indietro nel processo di digitalizzazione delle bollette e dei pagamenti del Comune. Fino al 2018 infatti ai cittadini bastava registrarsi gratuitamente alla piattaforma “Il tuo ufficio online”, per poter scaricare direttamente dal sito le bollette, verificare la propria posizione e addirittura pagare con carta di credito direttamente dal pc di casa. Un’opportunità che oggi, con l’emergenza Covid 19 ancora in corso, avrebbe ridotto i contatti e l’afflusso di persone per effettuare i pagamenti. Peccato che l’ultimo aggiornamento del “Tuo Ufficio online” risale al 2018 e sul sito sembra non esserci traccia delle bollette del 2019 e del 2020. Un vero peccato per un’amministrazione che per gestire al meglio l’emergenza sanitaria, ha addirittura rinviato di un mese i pagamenti della Tari, mettendo da parte per un momento problemi di cassa e nell’erogazione dei servizi abbastanza seri da convincere le civiche a inserire addirittura nelle bollette (e non solo sui social) l’invito a “coloro che ne avessero la possibilità a versare l’acconto in un’unica rata”.
Francesca Cavallin