Aperte le buste per i requisiti, ora spetta all’offerta economica
Noleggio mezzi
Procede a piccoli passi la gara per l’affidamento del servizio di noleggio dei mezzi utilizzati dalla Progetto Ambiente per poter effettuare la raccolta porta a porta dei rifiuti, un servizio gestito negli ultimi anni attraverso affidamenti diretti all’origine di polemiche ed esposti da parte dell’opposizione.
La commissione esaminatrice composta dai dirigenti Paolo Terribili, Paolo Ferraro e Gaetano Cenci il 4 marzo scorso ha proceduto con l’apertura delle buste e valutato l’offerta tecnica per quanto riguarda il lotto due e tre, che hanno ricevuto rispettivamente tre e due proposte da parte delle ditte del settore.
Per quanto riguarda il lotto due - da 1 milione 891 mila 200 euro per il noleggio per 24 mesi di 7 compattatori da 7,5 tonnellate e altri 11 da 3,5 tonnellate - la migliore offerta tecnica appartiene alla Euro Servizi srl, ditta di Torino, che ha totalizzato 51.74 punti su 70, seguita dalla Ecoce srl di Giugliano in Campania che ha ottenuto 48.92 punti. Solo 33,35 i punti totalizzati dalla One Group srl, ditta con la quale la Progetto Ambiente negli ultimi anni, prima di mettere a gara il servizio, ha stipulato contratti di breve durata per il noleggio dei mezzi.
“L’offerta presentata dalla One Group – si legge nel verbale di gara – ha conseguito un punteggio inferiore alla soglia minima di sbarramento stabilita dal disciplinare e pertanto la stessa viene esclusa dalla gara”.
Anche per quanto riguarda il lotto tre -da 518 mila 400 euro per 24 mesi per noleggiare 3 automezzi con vasca da 7 mc e 7 con vasca da 2,5 mc - la One Group ha ottenuto appena 41 punti su 70 ed è stata esclusa dalla gara.
L’unica ditta in gara resta pertanto la CUMA di Isernia, che ha ottenuto 49,5 punti su 70, superando la soglia minima di sbarramento stabilita a 45. Per gli affidamenti bisognerà aspettare l’apertura delle buste contenenti l’offerta economica.
Francesca Cavallin
I tempi si allungano e potrebbe essere destinata solo ai servizi alla persona
Liquidazione Multiservizi
Bisognerà aspettare almeno due anni, prima che la Multiservizi possa uscire dallo stato di liquidazione e tornare alla normalità, probabilmente con obiettivi diversi e orientata al solo espletamento dei servizi alla persona. Nel frattempo con l’arbitrato in sospeso e con molte questioni da definire sul piano economico e organizzativo, i consiglieri chiedono a gran voce una commissione ad hoc e la convocazione dei tre liquidatori dell’azienda speciale. A rompere il ghiaccio durante una commissione finanze volta ad analizzare obiettivi strategici e operativi delle partecipate del Comune di Aprilia, il consigliere di Italia Viva Vincenzo Giovannini.
“Malgrado la decisione di superare lo stato di liquidazione - ha detto - ad oggi non sappiamo cosa succede all’interno dell’azienda e quale sia il lavoro svolto dai liquidatori. Sappiamo solo che nel frattempo altri servizi del settore tecnologico sono stati sottratti all’Asam, ma sul superamento della messa in liquidazione non sono stati forniti chiarimenti”.
Un interrogativo che ha indotto il presidente della commissione Omar Ruberti ad ammettere che al momento non sembrano esserci le condizioni per ritirare la delibera del 2017, quella che sanciva appunto la messa in liquidazione dell’Asam.
“L’intenzione – ha chiarito Ruberti – è quella di poter tornare alla normalità nel più breve tempo possibile, come dimostra anche la richiesta di un piano industriale tesa al superamento futuro dello stato di liquidazione, ma ad oggi non è ancora possibile sciogliere questo nodo. Lo stato di liquidazione infatti prevede una serie di passaggi che maturano nel tempo. Ci vorrà un anno, forse addirittura due, ma una volta superati i problemi sarà più semplice capire se l’azienda sarà in grado di tornare a svolgere alcuni servizi. Ritengo possa essere utile convocare una nuova commissione chiedendo audizione ai liquidatori e pensare di inserire tra gli obiettivi l’organizzazione dei servizi per salvare e rilanciare l’azienda”.
Un incontro con i liquidatori non solo utile ma necessario, secondo il consigliere di Aprilia Domani Mauro Fioratti Spallacci.
“Il punto che riguarda la Multiservizi - ha spiegato il consigliere – andrebbe analizzato meglio, conoscendo lo stato dell’arte sia per quanto riguarda l’arbitrato sulle fatture contestate, sia i dettagli sul pagamento della cartella esattoriale Inps e soprattutto avere una analisi di quanto il Comune paga dopo che altri servizi sono stati sottratti all’Asam. In futuro potremo addirittura ragionare sullo spostamento alla Progetto Ambiente della squadra di manutenzione rapida, lasciando che l’Asam si occupi esclusivamente del ramo assistenziale, ma nel frattempo sarebbe opportuno ascoltare i liquidatori per evitare di trasmettere ai dipendenti un messaggio sbagliato o creare false aspettative. Opportuno dunque redigere sia un piano di medio periodo che guardi al futuro sia uno di breve periodo sullo stato di liquidazione”.
Critiche dall’opposizione, in particolare dal consigliere della Lista Giusfredi Davide Zingaretti, che ha sottolineato la scarsa chiarezza della maggioranza sul tema negli ultimi tre anni, mentre il consigliere Domenico Vulcano ha chiesto di far luce sia sull’esito dei sette rilievi del Mef, trasmessi alla Corte dei Conti, sia sulle spese attuali della Multiservizi relativamente alle consulenze esterne.
Francesca Cavallin