BORGATE NEWS
E’ nata Unione delle Borgate di Aprilia
Tanto tuonò, che piovve. Ed è stato un temporale così violento che ha scoperchiato tetti e lasciato crepe in case che apparivano più che solide.
D'altro canto, sulla solidità e sulla tenuta dello storico Coordinamento dei Consorzi e delle Borgate, già da diversi mesi in molti non avrebbero più messo la mano sul fuoco, in considerazione non tanto degli attriti e delle polemiche sorte al suo interno, quanto piuttosto del lento ma inesorabile progressivo svuotamento di un gruppo prima più partecipato e propositivo, ma che col tempo ha palesato segni di stanchezza e di disinteresse da parte dei rappresentanti di borgate che avevano smesso di esserne protagonisti.
La crisi Covid-19 ha sicuramente influito sul rimaneggiamento delle attività del Coordinamento, così come su di ogni altra iniziativa sociale, ma non solo alla pandemia si può addebitare questo svuotamento del Coordinamento, che risente di malesseri precedenti allo scoppio dell'allerta sanitaria.
Sta di fatto che nei giorni scorsi è successo l'impensabile. Un numero cospicuo di associazioni consortili ha salutato, riverito e poi hanno sbattuto la porta uscendo. Da questo nucleo, parallelamente, ha preso forma la nuova Unione delle Borgate di Aprilia, un marchio storico che nasce nella capitale (addirittura tra i promotori figurava anche l'autorevole presenza dell'urbanistica Salvatore Codispoti, ex assessore tecnico chiamato ad Aprilia per poi venire ben presto rinnegato dal suo gruppo e sostituito dall'attuale assessore), e che nella Città di Aprilia non si vedeva da decenni.
L'atto di nascita, o meglio di rinascita quindi, dell'Unione delle Borgate, è stato sottoscritto da Villaggio Verde, Nuovo Pantanelle, Plamaroga, I Fiumi, Casolare Alto e Leda oltre ad alcune associazioni di quartiere del territorio apriliano, che hanno deciso in autonomia di associarsi, aderendo alla storica associazione al servizio delle periferie apriliane.
Il nodo irrisolto che ha portato inevitabilmente a questo territorio nell'ambiente delle borgate e dei consorzi di autorecupero cittadini appare proprio derivato dai rapporti del Coordinamento con l'amministrazione, oggetto di dure critiche da parte degli "scissionisti" che hanno fin da subito contestato la presidenza affidata a Giancarlo Mulas, rea a loro dire di troppa accondiscendenza nei riguardi dei rappresentanti dell'amministrazione.
Di sicuro, a sostegno della posizione più critica, non si può tacere sul fatto che la riqualificazione delle periferie resta ancora disattesa dopo decenni e che attualmente le attività dell'ente pubblico non appaiono tra le più dinamiche. E, ripetiamolo, non tutto è addebitale al Covid-19.
Se il ritorno dell'Unione delle Borgate ad Aprilia ha essenzialmente un attore protagonista in Mirco Merli, "volto" pro tempore in attesa che la nuova associazione possa definire ruoli e incarichi al suo interno, che al momento risultano attualmente così definiti:
Presidente: Mirco Merli, vice presidente: Giuseppe Cappelloni, consigliera segretaria: Marina Li Volsi, tesoriere: Gaetano Pichi.
Va anche detto che la pronta replica del presidente Mulas non si è fatta attendere e, a stretto giro, è stata diffusa una sua nota stampa in cui, essenzialmente, dice che non ci sta a passare per forza come il cattivo di questa commedia.
Tuttavia, forse l'immediatezza di una reazione a caldo non ha favorito la distensione dei toni, anzi li ha accesi ulteriormente come benzina sul fuoco. Mulas ha infatti, in sintesi, accusato i dimissionari di scarsa democrazia interna al Coordinamento e di volontà di protagonismo negata, la quale ha fatto loro optare per la rottura e la creazione di un nuovo soggetto.
Mulas ha quindi risposto con la definitiva chiusura delle porte ai "ribelli", che se ne vanno quindi per cercare non solo una nuova strada, ma anche e soprattutto ritrovare l'entusiasmo perduto e riprendere le attività per il tanto atteso risanamento igienico-sanitario e socioculturale delle periferie apriliane.
S.T.