L’organismo provinciale ha confermato il diniego all’apertura della discarica a La Gogna
Commissione Ambiente
La Commissione ambiente della Provincia, riunitasi questa mattina su iniziativa del Presidente Domenico Vulcano, ha discusso della bonifica del sito de La Cogna ad Aprilia rispetto alla quale è stata presentata una richiesta da parte della società Paguro s.r.l., tenuto conto della scadenza dei termini per presentare osservazioni tecniche in vista della Conferenza dei servizi che sarà convocata prossimamente.
Dopo un confronto al quale hanno partecipato, oltre al Presidente della Commissione Domenico Vulcano i consiglieri Antonio Terra, Rita Palombi e Angelo Tomei, il dirigente del settore ambiente Antonio Nardone, la Commissione ha dato mandato allo stesso dirigente di predisporre un documento da tramettere alla Regione Lazio che contenga, oltre alle valutazioni tecniche sul sito, anche lo studio che la Provincia ha predisposto in quest’ultimo anno per l’individuazione dei siti in previsione dell’istituzione dell’Ato provinciale dei rifiuti, non ultimo la delibera approvata nell’ultima seduta del Consiglio provinciale con la quale ha espresso un diniego all’eventuale apertura di un nuovo sito sul posto. Con queste osservazioni la Provincia intende ribadire la sua posizione, in linea con le decisioni adottate nell’ultimo anno in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e dare il proprio contributo per fare sì che tali osservazioni possano essere acquisite e diventare determinanti ai fine della decisione finale da parte della Regione.
La Commissione Ambiente ha inoltre approvato l’adesione al manifesto di intenti nell’ambito del Contratto per il Lago di Paola, nel Comune di Sabaudia, che si pone come obiettivo la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile dell’intera area oltre alla difesa della qualità delle acque e la difesa del suolo.
A.P.
Sette Consorzi abbandonano il coordinamento
Lo scisma dei Consorzi
Uno scisma interno del Coordinamento dei Consorzi porta alla nascita di una nuova realtà associativa, a raccogliere sette consorzi che hanno mal digerito la linea definita troppo morbida nei confronti dell’amministrazione da parte del Coordinamento. I consorzi Villaggio Verde, Nuovo Pantanelle, Plamaroga, i Fiumi, Casolare Alto, Tre Confini e Leda annunciano la fuoriuscita dal Coordinamento dei Consorzi e delle Borgate e la rinascita della storica associazione Unione delle Borgate. Una frattura interna preannunciata da polemiche e recriminazioni, che fuoriuscendo dalle sedi di assemblea sono rimbalzate anche sulle pagine dei giornali locali. L’ultimo atto dello scontro interno era stato l’intervento del presidente del Coordinamento Giancarlo Mulas per difendersi dalle accuse di eccessiva lassismo nei confronti dell’amministrazione. Solo alcuni giorni fa, forse anche per spegnere le polemiche, Mulas attraverso un nuovo intervento aveva criticato la lentezza nell’avvio da parte dell’esecutivo dell’ufficio Urpa. Forse il tentativo estremo di salvare l’unità dell’associazione che rappresenta e che sembra ormai irrimediabilmente compromessa.
“Ad Aprilia – si legge nella nota a firma del presidente pro tempore Mirco Merli – torna la storica associazione romana, nata nel secondo dopoguerra per riunire le borgate del territorio in attesa di riqualificazione e tutt’oggi riferimento per le borgate romane. Presa coscienza dell’insoddisfazione di molti consorzi verso il mancato cambio di passo nelle scelte del Coordinamento dei Consorzi e dell’impossibilità percepita da molti che quest’ultimo possa svolgere i suoi compiti di sindacato urbano, sette consorzi oltre ad alcune associazioni di quartiere del territorio apriliano hanno deciso in autonomia di associarsi aderendo alla storica associazione a servizio delle periferie apriliane”.
Oltre a comunicare la scelta fatta propria già da diversi comitati, Unione delle Borgate lancia l’appello a tutti gli altri quartieri e consorzi di aderire all’iniziativa, con lo scopo di difendere il territorio e perseguire l’obiettivo del risanamento igienico sanitario delle Borgate.
“Invitiamo le associazioni a partecipare- conclude Merli – e ad aderire al fine di far crescere il movimento per la riqualificazione delle Borgate apriliane, che da molti anni viene puntualmente disattesa”.
La risposta del presidente del Coordinamento
La frattura interna al Coordinamento dei Consorzi ha determinato l’allontanamento di 7 comitati dissidenti e la loro adesione a Unione delle Borgate. Dopo l’accusa di essere stato eccessivamente morbido nei confronti dell’amministrazione, il presidente Giancarlo Mulas tuona contro i sette consorzi dissidenti, accusandoli a sua volta di manifestare scarso interesse per la risoluzione dei problemi delle periferie e aver fatto parte della trentennale associazione solo per una visibilità politica.
“Ad allontanarsi – nota Mulas – guarda caso sono stati i consorzi della stessa area, forse perché sperano che i loro problemi saranno risolti dai ristori di Sorgenia? Non sarebbe stato più democratico e trasparente chiedere un incontro al Coordinamento, affrontare i problemi e al limite anche sfiduciare il direttivo? La cosa più sconcertante è che tra i dissidenti c’è anche chi ha contribuito a fondare questo coordinamento ed oggi non si fa scrupolo di distruggere la sua creatura che doveva essere nata per risolvere insieme le problematiche delle periferie. Quando il coordinamento chiedeva incontri all’amministrazione e alcuni dei dissidenti all’epoca facevano parte dell’amministrazione, non hanno mai portato suggerimenti, anzi facevano spallucce o stavano in silenzio giustificando l’operato dell’amministrazione e lasciavano intendere al Coordinamento di fare molto più rispetto a quanto poi nella realtà non è stato. Il direttivo non può restare in silenzio e permettere che una associazione trentennale possa essere messa in discussione e rischiare di chiudere solo perché qualcuno non si sente protagonista in prima fila all’interno del coordinamento”.
Francesca Cavallin