L’Ente comunale ha chiuso quello con la Salini e lasciato indietro quello con la sociatà che ha costruito nella zona 167
Contenzioso Comune di Aprilia e Flavia ‘82
L’esito finale del contenzioso tra Comune e Flavia ‘82 e nei confronti della Salini è lo stesso: entrambe le società, dopo aver avuto ragione nelle aule di giustizia, in forza di un titolo esecutivo valido hanno notificato al Comune atti di precetto per il pignoramento delle somme vantate. A rendere diversi i due casi però, almeno a giudizio del sindaco Antonio Terra, sono le ragioni del contenzioso stesso, oltre che l’impossibilità di raggiungere con Flavia ‘82 un accordo bonario in relazione agli importi che l’ente dovrà liquidare: mentre Salini Costruzioni Spa e Iniziative Immobiliari Spa, a fronte di un atto di precetto per oltre 4 milioni e mezzo di euro, alla fine si sono “accontentate” di 2 milioni e mezzo di euro, Flavia ‘82 avrebbe chiesto anche per un accordo transattivo una cifra troppo alta rispetto al credito vantato, che ammonta a poco più di 3 milioni e mezzo di euro.
“Non è vero che in questi mesi non ci sono stati tentativi di accordo con la società – afferma il Primo Cittadino rispondendo alle dichiarazioni del consigliere di opposizione Vincenzo La Pegna – semplicemente la società ha continuato ad avanzare richieste a nostro giudizio troppo esose e quindi non c’è stata alcuna possibilità di accordo, poi ci siamo ritrovati con l’atto di precetto già notificato. Da parte nostra, quando possibile, c’è sempre la volontà di cercare un accordo fuori dalle aule di giustizia, ma non sempre i tentativi vanno in porto. Quanto agli atti, è vero che i due atti di precetto sono sovrapponibili, ma molto diversa è la storia che soggiace dietro alle due procedure. Nel caso della Salini, si trattava di un esproprio mai completato dagli anni ‘90, non diverso dai tanti casi che in questi anni ci siamo trovati a dover risolvere – il terreno del parco dei Mille, solo per citarne uno. Chiaro che dovevamo pagare, il contenzioso è nato sulla quantificazione degli importi, ma dopo che il Comune ha perso la causa è stato un CTU a valutare la congruità dell’importo. Nel caso di Flavia ‘82 invece, c’era alla base un contenzioso nato alla luce della rescissione del contratto, intervenuta dopo che la società non ha completato la realizzazione delle opere di compensazione. Il Comune sulla base della sentenza del Tribunale Amministrativo, è tornato in possesso degli immobili – dei quali però di fatto non siamo mai tornati realmente in possesso – ma secondo il Tribunale deve alla Flavia ‘82 un indennizzo e a quella sentenza noi ci eravamo comunque opposti. Abbiamo cercato un accordo, ma fino ad oggi non ne siamo venuti a capo”.
All’indennizzo però la società non è disposta a rinunciare: per questo il 4 gennaio scorso è stato notificato all’ente di piazza Roma un nuovo atto di precetto per 3 milioni 584 mila 746 euro.
“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di analizzare la situazione – conclude Terra – e il caso verrà naturalmente discusso in maggioranza e con tutti i consiglieri. Sulla base di quello che ci diranno i legali e dell’indirizzo politico prenderemo una decisione nel merito”.
Francesca Cavallin
Escluso qualche incontro informale, non ci sarebbe mai stata una vera trattativa tra Flavia ‘82 e Comune di Aprilia. In nessun momento il sindaco e i vertici della società attraverso i propri legali avrebbero parlato di cifre e numeri, che al momento restano quelle stabilite dal giudice con una sentenza esecutiva, la cui efficacia resta valida dopo che la Corte di Appello di Roma ha rigettato la richiesta di sospensione presentata nel 2019 dall’ente di piazza Roma. A parlare, l’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Antonio Terra, è il presidente di Flavia ‘82 Romualdo Benedetti.
“Non sappiamo a cosa si riferisce il Primo Cittadino quando parla di cifre esose – afferma Benedetti – perché ad oggi, esclusi incontri informali e sporadici, il Comune non ha avanzato alcuna proposta per giungere ad una definizione stragiudiziale della vicenda. Quello che i tribunali hanno stabilito rispetto a questo lungo contenzioso è che il Comune di Aprilia è tornato in possesso degli immobili della zona 167, che fanno parte del patrimonio disponibile del Comune di Aprilia, mentre Flavia ‘82 ha diritto a un indennizzo sulla base di una sentenza esecutiva. Su quella sentenza si basano le richieste della società e se il Comune avesse voluto cercare un accordo, avrebbe dovuto avanzare un’offerta, cosa che ad oggi non è stata fatta”.
Nel frattempo Flavia ‘82, attraverso un documento notificato il 4 gennaio scorso, ha presentato un nuovo atto di precetto nei confronti del Comune di Aprilia, per un totale di 3 milioni 584 mila 746 euro, di cui 300 mila 226 euro solo per gli interessi maturati nel corso degli anni. Qualora l’amministrazione fosse disposta a trattare alla pari con Flavia ‘82 così come avvenuto con Salini – alla quale sono state riconosciute di fatto le somme stabilite in sentenza al netto degli interessi, per un totale di poco più di 2 milioni di euro – ci sarebbero margini di trattativa con il privato, ma nel frattempo, mentre l’ente ancor prima dell’accordo aveva riconosciuto il pagamento delle spese legali e l’imposta di registro della sentenza dovuta all’Agenzia delle entrate, mai pagata nel giudizio Flavia ‘82 e per questo richiesta ai vertici della società.
“Siamo disponibili a trattare, a ricevere dal Comune di Aprilia una offerta congrua – sottolinea Romualdo Benedetti – purché ci venga garantito lo stesso trattamento riservato alla Salini Costruzioni Spa, in quanto se diverso è l’oggetto del contendere, la situazione attuale è sovrapponibile. L’assenza di una trattativa non solo informale ma reale, rischia di riprodurre gli stessi rischi che sembravano preoccupare il Sindaco per il caso della Salini. Rivolgiamo il nostro appello anche ai consiglieri e alla maggioranza, affinché tengano conto di questo aspetto se saranno chiamati a prendere una decisione nel merito”.
Francesca Cavallin