Rifondazione e Sinistra per una risoluzione pacifica
Cessazione del conflitto
Rifondazione Comunista Aprilia e Sinistra Anticapitalista Aprilia sostengono le mobilitazioni per la cessazione immediata del conflitto in Ucraina, nel rifiuto di una semplicistica scelta di campo tra il bellicismo russo e l’espansionismo della NATO, facce della stessa medaglia imperialista.
Riteniamo importante che anche nella nostra città si levi chiara la richiesta di immediato stop alle operazioni belliche, che siano riattivati i canali diplomatici, che l’Italia si astenga da ogni coinvolgimento nelle strategie militari della NATO, con l’obiettivo di una risoluzione pacifica e in un’ottica di solidarietà con le popolazioni coinvolte.
Rivendichiamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli e alla loro convivenza pacifica.
Occorre smascherare il carattere imperialista della guerra, contrastare i nazionalismi e denunciare i diversi interessi economici capitalisti in gioco che hanno portato all’esplosione del conflitto.
Gli ideali dell’internazionalismo socialista e comunista continuano a essere la nostra bussola in un mondo che il capitalismo precipita sempre più nella guerra e nella barbarie.
Nei prossimi giorni saremo presenti nel territorio con volantinaggi di sensibilizzazione sul tema.
Rifondazione Comunista Aprilia
Sinistra Anticapitalista Aprilia
Ex Mattatoio
Musica, cinema, dibattiti e corsi di formazione. All’Ex Mattatoio di Aprilia riparte a pieno ritmo l’attività mensile del circolo Arci La Freccia con una programmazione che nel mese di marzo poliedrica e variegata, con eventi che si alterneranno nei vari ambiti artistici. Ci sarà spazio per la musica con band emergenti hip-hop e pop rock, per il cinema e per un corso di formazione per insegnanti di musica con il seminario intensivo “La didattica con l’Ukulele”, inoltre celebrare la giornata internazionale della donna verrà organizzato una serata con dibattiti e musica (insieme per l’8 marzo).
Di seguito il programma degli appuntamenti:
Sabato 5 marzo ore 21.00 – Wallcreed (hip-hop)
Venerdì 11 marzo ore 21.00 – The Basement (pop-rock)
Domenica 13 marzo dalle ore 18.00 – Insieme per l’otto marzo
Venerdì 18 marzo ore 21.30 – MattaCinema “Into The Wild”
Sabato 19 marzo – Seminario intensivo “La didattica con l’ukulele”
Sabato 26 marzo ore 21.00 – Nove Uno Release Party by Mascia Ti (pop)
Info e Prenotazioni – L’ingresso ai soci Arci, in virtù delle normative anti-Covid l’accesso sarà consentito solo alle persone munite di Green Pass e sarà obbligatoria la prenotazione al 327.4487879.
I cittadini di Sacida-Campoverde denunciano lo stato di abbandono in cui vivono
In piazza per difendere il territorio
Sit-in sabato 5 marzo, in Piazza Roma ad Aprilia per denunciare lo stato di abbandono della zona Sacida-Campoverde. Ad organizzare la manifestazione, che si è tenuta dalle 14.00 alle 18.00, è stata l’associazione Aprilia Libera che ha invitato a scendere in piazza associazioni, comitati e cittadini. L’iniziativa ha raccolto in città diversi consensi tra i gruppi civici e politici.
“L’obiettivo - hanno spiegato i membri dell’associazione - è sostenere la popolazione di Sacida-Campoverde che denuncia, inascoltata, l’insalubre stato di progressivo abbandono, degrado, malessere in cui da oltre 10 anni questa amministrazione, indifferente, li ha relegati, lasciando il quartiere senza servizi primari e consentendo l’espansione di siti industriali senza vigilare sulla salute dei residenti, con la prospettiva di un ulteriore mega-impianto di produzione e raffinazione di rifiuti per combustibile”.
Si è lanciata anche una petizione, “per ottenere i servizi primari (acqua, fogne, strade) promessi a Sacida dal 2010 e nemmeno ipotizzati tra gli interventi previsti con i fondi del Pnrr””.
Intanto in città continua il dibattito sul tema ambientale ed il coordinamento dei comitati di quartiere di Aprilia (Comitati Aprilia Centro, Bellavista, Borgata Agip, Borghi Rurali, Campoverde, Campoleone, Campo di Carne, Carano Garibaldi, Casello 45, Fossignano, Grattacielo, Parco Don Angelo, Primavera-Poggio-Valli, Sacida, Selciatella, Toscanini) nelle ultime ore ha voluto fare sentire la propria voce: “Non abbiamo neanche fatto in tempo a tirare un sospiro di sollievo per l’ennesima richiesta di discarica scongiurata, che le cronache ci riportano diverse notizie per le quali non nascondiamo la nostra angoscia!
Il coordinamento dei comitati di quartiere di Aprilia si dice preoccupato dalle voci che si levano sulla città. Pendono sulle nostre teste nuovi ampliamenti e autorizzazioni alle varie aziende del settore rifiuti, già operanti sul territorio, così come ulteriori progetti sottoposti a Via per attività di trattamento rifiuti impattanti per i nostri quartieri già stremati. Come se non bastasse, torna d’attualità l’attività del commissario il quale sta valutando la relazione tecnica della provincia di Latina, che individuava diversi siti adatti ad ospitare una discarica, tra i quali anche tre ex cave nel comune di Aprilia! Ci ritroviamo a dover ricordare, ancora una volta, il motto, sin troppo inflazionato in questo periodo, “Aprilia ha dato”.
Ci vediamo costretti a ripetere, fin quasi a diventare prolissi e noiosi, che la nostra salute non riesce più a supportare impianti impattanti, di qualsiasi genere essi siano e da chiunque arrivino, pubblico, privato o partecipato. Per non parlare del nuovo profilo creato dai pannelli solari nelle nostre campagne che una volta fiorivano di prodotti agricoli, ma che oggi lasciano spazio a fiori di metallo e vetro! Non possiamo continuare, anno dopo anno, a trovarci con questi incubi: ci sembra di vivere con la roulette russa!
Ci auguriamo che i proclami dei nostri amministratori si traducano in atti concreti, quindi chiediamo al Sindaco, alla giunta e a tutti i consiglieri, di intraprendere ogni azione ufficiale necessaria, verso gli Enti competenti, per far completare, in tempi brevi, il percorso autorizzativo alle proposte dell’Area a Rischio Ambientale e quelle per la Tutela della Campagna Romana, che consentirebbero di proteggere, una volta per tutte, una grossa porzione del nostro martoriato territorio. Vivere in un ambiente salubre e dignitoso è un nostro diritto, che i nostri governanti, a tutti i livelli, non debbono più disattendere, ma per il quale devono impegnarsi concretamente ed in tempi certi”.
P.N.