Il Presidente del Consiglio comunale si è trovato al centro delle polemiche quando le Commissioni dovevano essere rifatte
Pasquale De Maio sulla graticola
La Commissione trasparenza posticipata a quella finanze pur essendo stata richiesta prima, l’opposizione compatta si schiera contro il presidente del consiglio Pasquale De Maio e abbandona l’aula in segno di protesta.
Una protesta che era stata preannunciata nelle ore precedenti, quando i capigruppo delle liste di opposizione (Domenico Vulcano per la lista Vulcano, Roberto Boi per il gruppo misto, Vincenzo La Pegna per Fratelli D’Italia, Fausto Lazzarini per Forza Italia e Giuseppe Petito per Piazza Civica) avevano sottoscritto e protocollato un documento in cui chiedevano in virtù delle irregolarità tecniche di rinviare la commissione finanze o di anticipare lo svolgimento della commissione trasparenza.
L’opposizione infatti aveva richiesto di convocare una seduta della Commissione trasparenza già il 9 febbraio, ma la richiesta è stata lasciata in stand by in virtù dell’esigenza di rimodulare la composizione delle commissioni consiliari dopo l’ingresso in maggioranza di Aprilia in Azione. Malgrado l’assenza della rimodulazione però, la maggioranza ha convocato la commissione finanze solo per il 3 marzo la seduta della commissione trasparenza.
Una discrasia rispetto al regolamento messa nera su bianco dall’opposizione, che dopo un duro scontro con il presidente del consiglio Pasquale De Maio e con il presidente della commissione Angelo Zanlucchi, ha abbandonato l’aula in segno di protesta lasciando la maggioranza sola a discutere i punti del bilancio.
“La commissione finanze che non viene convocata dal presidente – ha provato a difendersi De Maio - è stata convocata prima della riunione dei capigruppo ma in quella riunione il problema non è stato esposto, altrimenti avrei proceduto a riequilibrare i componenti prima che si svolgesse”.
“Il problema è stato sollevato subito – ha ribattuto Giuseppe Petito di Piazza Civica – ma il problema era nato in partenza perché la Commissione trasparenza era stata chiesta già il 9 febbraio, quindi prima della Commissione finanze.
L’organizzazione delle sedute non può lasciare spazio a questi errori, la commissione di oggi deve essere rinviata”.
Dello stesso avviso anche il consigliere Roberto Boi.
“Si sono sovrapposte delle informazioni confusionarie, la commissione trasparenza era stata chiesta da oltre 15 giorni e andava convocata per prima. Non è questo il metodo per portare avanti la programmazione dell’ente. Mi dispiace se il Presidente del Consiglio si sente piccato, ma auspico che in futuro venga adottato un altro metodo di lavoro più corretto nei confronti di tutti i gruppi”.
Cavallin Francesca
Il presidente del consiglio comunale Pasquale De Maio, “arbitro non imparziale” del Consiglio comunale di Aprilia finisce sotto accusa da parte dei gruppi di opposizione. Il 28 febbraio scorso con una missiva firmata dai capigruppo delle liste di opposizione (Giuseppe Petito per Piazza Civica, Roberto Boi per il gruppo misto di cui fa parte con Francesca Renzi, Fausto Lazzarini per Forza Italia, Vincenzo La Pegna per Fratelli D’Italia e Domenico Vulcano), chiedono conto della mancata convocazione di una commissione trasparenza chiesta oltre quindici giorni fa e a quanto pare rinviata per via dell’esigenza di rimodulare la composizione delle commissioni consiliari dopo l’ingresso di Aprilia in Azione in maggioranza.
Nel frattempo però, pur permanendo l’ostacolo di tipo tecnico che riguarda tutte le commissioni, l’amministrazione ha proceduto con la convocazione della commissione finanze, che a quanto pare si terrà regolarmente malgrado la richiesta protocollata ieri mattina dall’opposizione proprio per posticipare la seduta e dare un segnale di imparzialità che invece non è arrivato.
Solo dopo i solleciti insistenti delle minoranze, ieri la presidenza del consiglio ha proceduto a convocare la commissione trasparenza sulla gestione del campo sportivo Gianni Rodari, richiesta il 9 febbraio scorso ma che si terrà solo il prossimo 4 marzo.
“E’ palese - recita la lettera siglata dai capigruppo di opposizione - la difformità di trattamento riservata a due differenti situazioni che in ogni caso mina l’uniformità di applicazione delle norme sul funzionamento delle commissioni consiliari. Se è necessaria una revisione della composizione di tali organismi prima che tornino a esercitare le proprie funzioni, questo deve valere anche per la commissione bilancio, all’interno della quale ad oggi la minoranza ha un componente in meno. Se invece tale condizione non è ostativa per la prosecuzione dei lavori, lo stesso criterio va applicato per la commissione trasparenza i cui termini per la convocazione sono scaduti il 24 febbraio”.
Considerazioni quelle messe nero su bianco dall’opposizione, che aprono uno stato di crisi nel Consiglio comunale e a finire sotto accusa è Pasquale De Maio, che in veste di presidente del Consiglio deve garantire non solo il corretto svolgimento dei lavori ma anche un trattamento imparziale delle istanze presentate dai componenti, siano essi parte della maggioranza o dell’opposizione.
“Nella sua qualità di presidente - obiettano i gruppi - lei ha il dovere di far sì che simili disparità di trattamento non abbiano luogo. Le chiediamo pertanto di intervenire e di rimuovere tempestivamente tali disparità, posticipando la seduta della IV commissione a dopo che la conferenza dei capigruppo avrà completato la revisione delle commissioni, oppure convocando immediatamente e prima del 1° marzo la commissione trasparenza, essendo la richiesta precedente all’altra commissione”.
Due richieste non esaudite da De Maio, circostanza che rischia di gettare benzina sul fuoco per l’opposizione, sul piede di guerra e decisa ad andare fino in fondo.
Francesca Cavalli