Sia nel centro della città ma sopratutto nelle periferie manca la manutenzione
Regna l’incuria e l’abbandono
Un senso di abbandono e incuria generale che si respira in centro e nelle periferie della città. Il Comune di Aprilia, travolto lo scorso anno da una inchiesta giudiziaria che ha portato a decine di arresti e al recente scioglimento del Consiglio comunale per mafia, sta vivendo una situazione delicatissima. Non solo sul piano politico, dove partiti e liste civiche dovranno attendere almeno diciotto mesi prima di riproporsi alla cittadinanza, un vuoto che verrà colmato a giorni con l’insediamento ufficiale delle tre commissarie la prefetta Vincenza Filippi, la vice Enza Caporale e la dirigente del ministero dell’Interno Rita Guida, ma anche e soprattutto su un piano amministrativo e di gestione quotidiana dell’ente. Si perché l’assenza forzata della politica sta mostrando le altre vulnerabilità del Comune, ossia una macchina amministrativa farraginosa che va avanti con estrema lentezza. Di ciò se ne stanno rendendo conto soprattutto i cittadini di Aprilia alle prese con disagi quotidiani. Tralasciando la situazione del manto stradale disastrato in diverse vie del centro urbano e delle periferie, uno degli esempi più evidenti di questa mal gestione riguarda le aree verdi. I parchi, piccoli e grandi, della città sono in condizioni pessime, non curati e assolutamente abbandonati a se stessi. L’erba alta è una costante, anche per le zone dedicate agli amici a quattro zampe. Chi possiede un animale è letteralmente impossibilito a portarlo nelle aree verdi. Gli unici parchi curati sono quelli presi in carico dai comitati di quartiere, mentre quelli che dovrebbero essere manutenuti dalla Progetto Ambiente per conto dell’ente comunale sono in pessime condizioni. E’ il caso del parco dedicato ai Caduti di Cefalonia ed al parco della Lirica, con l’erba alta in certi punti quasi un metro. Situazione anche peggiore nell’area verde di via Diocleziano che circonda un campetto di calcetto molto utilizzato dai ragazzi del quartiere. Qui l’erba ha raggiunto ormai livelli imbarazzanti. E che dire delle aiuole di largo delle Rose? Siamo a pochi metri da piazza Roma eppure sembra di essere in qualche sperduta periferia apriliana. Sono molti i cittadini che si chiedono i motivi di questo abbandono che è sotto gli occhi di tutti. E’ vero che la Progetto Ambiente in questo momento è senza amministratore e direttore, ma è anche vero che la macchina amministrativa deve andare avanti comunque altrimenti. Anche gli impianti semaforici della città non stanno vivendo un buon momento. Il semaforo situato sulla via Nettunense a due passi dalla stazione ferroviaria è spento da venti giorni. L’ultimo ad andare ko è stato quello posizionato all’incrocio tra via Diocleziano e via Costantino, area che in passato, proprio a causa del malfunzionamento dell’impianto è stata teatro di gravi incidenti.
Alessandro Piazzolla
Interdittivia antimafia per alcune ditte appaltatrici
Lavori area fiere
La riqualificazione del polo fieristico di Campoverde si ferma a causa dell’interdittiva Antimafia che ha colpito alcune delle ditte al lavoro nel progetto finanziato con fondi previsti per la rigenerazione urbana.
E così il Comune di Aprilia ha proceduto con la risoluzione del contratto con la ditta “Consorzio Stabile C.B.A” colpita da un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Latina.
A stabilirlo, una determina a firma del dirigente del settore lavori pubblici, manutenzioni e trasporti, Paolo Terribili.
Contestualmente la determinazione ha previsto l’esclusione anche per la Laziale Scavi, società consorziata ed esecutrice designata dal Consorzio, anch’essa colpita da provvedimento interdittivo antimafia.
Il progetto di realizzazione del nuovo polo fieristico – che si trova a ridosso della Pontina ed ospita il mercato dei fiori ed annualmente la Mostra Agricola – rientra negli interventi di rigenerazione urbana programmati per la borgata di Campoverde. L’intenzione del Comune, manifestata all’interno del provvedimento è quella di affidare i lavori al secondo classificato nella gara pubblica, dopo averne accertato il possesso dei requisiti.
Una decisione necessaria dopo il provvedimento della Prefettura ai danni delle società. Del resto, il caso del polo fieristico e dei lavori in corso è riportato anche all’interno della relazione della Prefettura che spiega le ragioni che hanno portato allo scioglimento del Comune di Aprilia.
Francesca Cavallin