Il sodalizio pometino che fa volontariato presso il canile Alba Dog lancia un appello per l’adozione dei cani di competenza del Comune rutulo
SOS di Marilù per i cani di Ardea
Da gennaio 2022 verranno trasferiti e non sappiamo neanche dove!
Chi non conosce e vive i cani giornalmente non comprende la gravità di tale situazione, le decisioni politiche non devono mettere a rischio i cani!
Volevamo concludere l’anno con un messaggio di speranza, purtroppo per colpa delle istituzioni ci troviamo con il cuore in gola per quello che abbiamo appena scoperto: il Comune di Ardea (Roma) che ha i suoi cani presso la struttura Alba Dog di Pomezia (Roma) in cui noi prestiamo il nostro lavoro di volontariato da venti anni, trasferirà i suoi cani, circa 125 in una destinazione a noi sconosciuta.
Siamo sconcertati da queste decisioni, poichè sappiamo degli esuberi di quasi tutte le strutture del Lazio che non possono accogliere i cani da noi difesi, un ulteriore aggravante è che conosciamo perfettamente la situazione al collasso di tutti i nostri colleghi che purtroppo non sono presenti in altre strutture come noi, questa decisione ci profila davanti uno scenario non confortante in cui probabilmente ci sarà una condanna di questi cani a non avere più speranza di adozione o di non essere seguiti giornalmente come invece adesso avviene.
Un ulteriore preoccupazione è rappresentata per alcuni cani fobici, per fortuna pochi, che non sarebbero più seguiti dai nostri educatori cinofili.
Mettiamo al corrente tutti i cittadini di Ardea (e non solo) di questa operazione, avvalersi di una struttura sul territorio è fondamentale per garantire ai randagi cure, sicurezza, un’associazione che si occupa del benessere psicofisico dei loro animali ed infine delle loro adozioni.
Voi tutti conoscete il nostro lavoro e conoscete Alba Dog che con noi ha sempre collaborato per il benessere e le adozioni di tutti i randagi del territorio.
Invitiamo le istituzioni in causa a collaborare e risolvere ogni problema burocratico per evitare questi dannosi trasferimenti per i nostri amici che sono abituati alle nostre cure, trasferimenti a volte mortali, come è successo già in passato.
Facciamo un appello a tutti i cittadini che hanno intenzione di ampliare la loro famiglia a farlo ora, a contattarci per salvare uno di questi poveri cani del Comune di Ardea, a dare loro una casa ed una famiglia amorevole prima che sia troppo tardi.
Questa emergenza è di una portata troppo grande anche per noi, dati i tempi ed i numeri in questione.
Ovviamente non ci fermeremo e ci batteremo per salvarli tutti ma ci serve il vostro aiuto.
Chiaramente valuteremo anche stalli, ma preferiamo adozioni definitive per poterci occupare di tutti - aiutateci a salvarli !
Manuela Ragozzino
Associazione Volontari
Cinofili Marilù
Intervento della Magistratura dopo un’ispezione della Polizia Locale di Ardea che ha rilevato infrazioni nella gestione e la cura dei cani
Ardea, i cani lasciano il canile per un contenzioso giudiziario
I cani randagi di Ardea lasciano il canile Alba Dog di Pomezia. È quanto emerge da un accorato appello dell’associazione Cinofili Marilù che ha dato notizia di questo trasferimento.
Di tutt’altro avviso sono le parole del sindaco di Ardea Mario Savarese, il quale ha informato che “la questione del Canile di Pomezia, non nasce oggi, infatti, a seguito di un’ispezione della Polizia Locale di Ardea – ha sottolineato il sindaco Savarese -, gli agenti rilevarono alcune infrazioni e immediatamente fu inviata un’informativa alla Magistratura. Successivamente il Giudice delle Indagini preliminari, ha rinviato a giudizio i responsabili della struttura. Alla luce di queste circostanze il Comune di Ardea, evidentemente, non poteva consentire ancora che i cani di Ardea, fossero accuditi in una struttura da noi denunciata. Un controsenso che non poteva andare avanti. Da aggiungere anche che la somma pattuita per la gestione e la cura dei cani, era di circa 4,5 euro, mentre in seguito la somma sia lievitata fino a raggiungere i 25 euro. Per questo abbiamo deciso che la cosa più opportuna sarebbe stata quella di trasferire i cani. Noi siamo impegnati comunque a risolvere il problema. Abbiamo indetto una ricerca di una struttura che ci aiutasse a gestire i cani randagi che venivano accalappiati sul territorio di Ardea. Ma l’unica che si è fatta avanti per garantire questo servizio, è stato un canile di Sermoneta. Intanto è stata avviata con una richiesta di finanziamento 100 mila euro, per riqualificare il canile di Via della Caffarella ad Ardea, in modo da gestore direttamente la cura dei cani randagi di Ardea. L’emergenza esiste – ha concluso il sindaco di Ardea, Mario Savarese – ma siamo impegnati a risolvere questo problema nel più breve tempo possibile”. S.Me.