Fucci, che è pronto per rifare il Sindaco, è molto caustico con i suoi ex compagni politici
“I grillini immaturi ed infantili”
- Fucci intanto ho scoperto che lei è stato riabilitato, infatti nei commenti dei Cinque Stelle vi è scritto che è stata mandata a casa nove anni di buona amministrazione, quindi compresa anche i cinque della sua, di quando era il Sindaco pentastellato.
“In questi 4 anni in cui hanno governato, male, la nostra città, i 5 Stelle hanno provato a dire ad ogni occasione peste e corna dell’ex sindaco Fucci, lasciandosi andare a fantasiose ricostruzioni di cronaca politica e provando a far dimenticare alle persone che durante il mio mandato da sindaco nel Consiglio comunale c’erano proprio loro a sostenermi. Oltre che poco lucidi, sono anche schizofrenici! Oggi che sono stati mandati a casa dai loro stessi consiglieri provano, con un gesto dettato dalla disperazione di chi teme di sparire, a riabilitare anche quei 5 anni in cui ero proprio io il sindaco. Il motivo è presto spiegato: l’amministrazione Zuccalà non è stata minimamente in grado di avvicinarsi ai risultati raggiunti dall’amministrazione che ho avuto l’onore di guidare da sindaco. Durante il mio mandato i nostri concittadini si sono accorti di un consistente e continuo miglioramento della nostra città mentre con Zuccalà e questi ultimi grillini c’è stata una regressione e si sono ritrovati solo monopattini, murales, buche e quel modo di fare arrogante e presuntuoso che ha segnato un totale distacco tra gli amministratori M5S e la cittadinanza. I 5 Stelle sono stati ormai smascherati anche dai cittadini di Pomezia certificando che si sono trattati del più grande bluff della politica degli ultimi 20 anni. Che conclusioni possiamo trarre? Che i 5 Stelle si sono dimostrati una volta di più inaffidabili ed inadeguati a rivestire la responsabilità di governo. Sono caduti per le loro beghe interne dimostrando che non hanno la necessaria maturità per offrire le garanzie che la nostra città merita. Sono due volte su due che a Pomezia va acasa anzitempo una amministrazione Cinque Stelle. Quali sono state le cause che causarono la sua caduta e quali quelle che hanno causato la caduta di Zuccala?”.
- Sono due volte su due che a Pomezia va a casa anzitempo una amministrazione Cinque Stelle. Quali sono state le cause che causarono la sua caduta e quali quelle che hanno causato la caduta di Zuccala?
“Questa è davvero una bellissima domanda perché permette ai lettori di comprendere quanto le due situazioni siano diverse tra loro. L’effetto è stato il medesimo per entrambi: la decadenza di sindaco, giunta e consiglio comunale a causa delle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali”.
- Ma quali le cause? E qui viene il bello.
“Quanto successo a me era dovuto ad un motivo molto semplice: all’approssimarsi della scadenza del mio mandato, annunciai di volermi candidare nuovamente a sindaco di Pomezia per poter portare avanti quel proficuo lavoro che tanti risultati aveva assicurato alla nostra città. Questo non andava bene a chi, all’interno del M5S, voleva prendere il mio posto. E così, con la scusa della regola grillina dei due mandati (che guarda caso è stata abolita dopo avermi “fatto fuori”), i consiglieri che fino ad allora mi avevano sempre sostenuto, decisero di farmi decadere con le loro dimissioni. Insomma, la solita triste storia di chi, invidioso dei successi del collega, lo accoltella alla prima occasione per prendere il suo posto. I risultati poi, tristemente, li hanno subiti sulla loro pelle i cittadini di Pomezia. Si sono ritrovati come sindaco l’arrogante ed evanescente Zuccalà.
Ma veniamo a lui. Perché è stato sfiduciato dai suoi stessi compagni politici? I motivi ce li hanno raccontati gli stessi esponenti ex 5 Stelle che lo hanno sfiduciato: un costante e progressivo allontanamento dai principi di trasparenza e condivisione, nonché lo scostamento dagli impegni presi con i cittadini attraverso il programma elettorale. Insomma: una bocciatura politica a tutto campo che ha portato Zuccalà a perdere, in quattro anni, la fiducia di 10 consiglieri comunali (su 15 eletti nel consiglio tra le fila del M5S) e di un assessore. Quindi ha praticamente perso tutta la sua maggioranza ed è stato sfiduciato perché, con la sua consueta arroganza e presunzione, unita alla nota mancanza di leadership, ha perso l’appoggio di quelle persone che avevano fatto in modo che diventasse sindaco. In sostanza, è stato mandato a casa perché non si è dimostrato all’altezza del compito che gli era stato affidato dai cittadini. In definitiva, io sono stato accoltellato alle spalle perché qualcuno voleva il mio posto, lui è stato allontanato perché incapace”.
- Lei conosce il mondo locale dei Cinque Stelle. Ora cosa pensa che potrebbe accadere nel M5S di Pomezia? Sarà ricandidato Zuccalà o già è iniziata la successione?
“Conosco molto bene quel mondo e, soprattutto, le persone che ne fanno parte. E’ pieno di falsità, è pieno di persone pronte ad infangare con la menzogna anche i propri compagni di partito. Sono persone poco mature, infantili, che si fanno guidare da reazioni emotive esagerate. Questo li rende costantemente poco lucidi e si vede anche dalla scarsa capacità di mediazione che hanno avuto con i loro stessi fuoriusciti. Abbiamo visto anche le scene davvero imbarazzanti degli ultimi due consigli comunali dove sembravano guidati veramente dalla disperazione ed hanno commesso gravissimi errori che gli costeranno anche delle responsabilità personali.
In questo momento si percepisce che l’ex sindaco Zuccalà farebbe carte false pur di farsi ricandidare. Per anni i grillini hanno predicato che “la politica non deve essere una professione” ma una volta assaggiato lo stipendio pubblico non vogliono più mollarlo. Zuccalà sta incarnando in pieno quel modo di fare che diceva di voler combattere. Certo dovrà vedersela con chi, tra i suoi compagni, ora intravede l’occasione per farsi avanti e ambire ad una candidatura a sindaco. Se hanno litigato per molto meno tra di loro nel consiglio comunale, figuriamoci per quando dovranno decidere chi potrà ambire alle poltrone. Altro che vecchia politica. Ne vedremo delle belle!”.
- La caduta anticipata dell’amministrazione Zuccalà costringe tutti i partiti a pensare già alle prossime elezioni amministrative del 2023. Voi della Lega di Pomezia che percorso vi siete dati? Reggerà nel tempo l’accordo del Centro Destra Unito?
“Quello del centrodestra di Pomezia è un accordo solido perché è nato proprio 4 anni fa. Non è il solito accordo pre-elettorale fatto di fretta per accontentare Tizio o Caio bensì un lavoro di unione che abbiamo fortemente voluto anche noi come Lega proprio per assicurare stabilità e risultati ai tanti cittadini che si riconoscono nel centrodestra. La Lega è uno dei pilastri di questo progetto e abbiamo voluto dare il nostro contributo di idee per la Pomezia che immaginiamo con il centrodestra al governo. Una Pomezia che torni ad essere “straordinaria” nei risultati che ottiene: dallo sviluppo del lavoro e della nostra economia, alla sicurezza offerta ai nostri concittadini, alla capacità di sostenere i nostri concittadini più fragili e con disabilità. Insomma, come Lega ci impegniamo all’interno della nostra coalizione a far valere la grande esperienza di governo che abbiamo, a tutti i livelli”.
- Lei ha già fatto il Sindaco, ora a Pomezia è il leader della Lega, un partito nazionale. Molti cittadini hanno un buon ricordo del sindaco Fucci. Quali sono le sue ambizioni ed aspettative personali?
“Intanto mi lasci dire che questi 4 anni passati a fare il consigliere di opposizione li ho vissuti con grande intensità. Ho onorato ogni giorno, con il mio impegno e la mia disponibilità, l’incarico che migliaia di concittadini mi hanno affidato 4 anni fa e che mi ha consentito di rappresentarli nel consiglio comunale.
Ancora oggi ricevo un grande affetto da parte dei cittadini che mi sostengono e mi incoraggiano ad andare avanti. Tantissimi mi chiedono di tornare ad essere di nuovo sindaco di Pomezia e questo mi onora, non lo nascondo. Significa che il “buon ricordo” è supportato da risultati concreti e tangibili che risultano ancora evidenti. Questo ripaga la dedizione che ho assicurato in quegli anni impegnativi e per certi versi “complicati”. Dall’affetto che ricevo sento veramente di essere stato sempre al servizio della mia comunità.
Senza scendere troppo nei dettagli, che arriveranno comunque nelle prossime settimane, l’idea che ho in mente in questo momento è di “valorizzare” il patrimonio di esperienza e di risultati maturati in questi anni mettendolo ancora una volta al servizio del nostro territorio. Questa volta, però, ho la fortuna di poterlo fare in un grande partito come la Lega e all’interno di un progetto complessivo ed ambizioso che coinvolge tutto il centrodestra. Con i colleghi degli altri partiti del centrodestra al momento siamo molto determinati ad ottenere un ottimo risultato alle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. Il nostro progetto comune, infatti, prevede che si torni al governo della nostra città con il supporto di un governo centrale e regionale di centrodestra. L’obiettivo è ambizioso e alla nostra portata: governare l’Italia, la Regione Lazio e Pomezia. In questo modo raggiungeremo i traguardi che i nostri concittadini meritano”. a.s