L’Associazione Latium Vetus ha analizzato l’importanza che ricopre l’antica Lavinium per lo sviluppo del turismo del nostro territorio
Il turismo è nel Borgo di Pratica di Mare
Una interessante analisi dell’Associazione Latium Vetus sull’importanza del borgo di Pratica di Mare per lo sviluppo del turismo del nostro territorio.
“Perché Pratica di Mare è così importante, turisticamente, per Pomezia? Perché Pomezia non può fare a meno di Pratica di Mare se vuole avere una chance di successo a livello turistico?
I motivi sono tanti. E’ già sufficiente, però, riflettere sul fatto che una delle più antiche rappresentazioni dell’acropoli di Lavinium, laddove oggi sorge il Borgo medievale di Pratica di Mare, è ben visibile nel fregio presente sull’Ara Pacis Augustae che raffigura il “Sacrificio di Enea”.
In questa opera, presente su questo monumento, noto in tutto il mondo e visitato ogni anno da migliaia di turisti, è raffigurato l’eroe virgiliano mentre sacrifica alla presenza di due giovani camilli (due inservienti) e della celebre scrofa che, sempre secondo la leggenda, diede alla luce 30 porcellini proprio nel luogo che il fato indicava come l’acropoli di Lavinium.
La leggenda parla di noi e del nostro territorio!!
La scena, piena di reverenza e di autorevolezza, è dominata in alto da un tempio, di antiche fattezze. Si tratta, con ogni probabilità, del tempio dedicato ai Penati che durante l’età romana dominava l’acropoli. Dallo stesso tempio si affacciano proprio loro, i Penati di Lavinium!!
Su quel tempio in età tardo romana, sarebbe poi sorta la primitiva chiesa, dedicata a San Lorenzo, della quale è ancora oggi possibile scorgere i resti dell’abside, inserita nell’attuale chiesa di Pratica di Mare, dedicata a San Pietro.
Insomma, un filo invisibile collega Pratica di Mare con i mitici fatti, e con la tradizione, cantati magnificamente dal poeta Virgilio nell’Eneide, celeberrima opera nota e studiata in tutto il mondo.
Non si tratta di un elemento secondario, ma dell’elemento distintivo e peculiare dell’anima di Pomezia, che potrebbe veicolare su scala globale l’interesse relativo al nostro territorio.
Ancora, si pensi alla Divina Commedia scritta da Dante. Il viaggio del “Sommo Poeta” é accompagnato proprio da Virgilio, a cui Dante si ispira e che per primo, aveva fatto scendere Enea agli inferi, cosi da incontrare i mani del Padre Anchise!
La leggenda - che ha come centro il territorio di Pomezia - è in rapporto con opere note in tutto il pianeta. Ma non è possibile intercettare il turismo con uno schiocco di dita. Serve competenza. Serve visione. Serve capacità. Non chiacchiere, ma fatti.
Pomezia è obbligata a puntare su Pratica di Mare se vuole giocarsi la chance di accedere ai circuiti turistici che contano, cosi da slegarsi da quel turismo escursionistico ‘mordi e fuggì’ che ha molto poco da offrire in termini di ricchezza.
Ebbene, tutto il denaro che l’amministrazione comunale di Pomezia spende in turismo, puntando ad “altro”, sono soldi buttati dalla finestra, prova di incapacità e sciatteria. Finché Pratica di Mare sarà lasciata nel degrado - per anni e anni chiusa e inaccessibile e ora avvolta in orrende transenne - finché continuerà la narrazione (prova di incapacità nel risolvere i problemi), Pomezia ritarderà il proprio rilancio turistico e continuerà a perdere ricchezza, vittima di sciatteria e incompetenza. Il mondo, però, corre sempre più veloce e Pomezia non può più permetterselo.
T.S.