Lettera aperta al sindaco Adriano Zuccalà
Verde inesistente
In riferimento all’interessante intervista a pag. 4 del n° 1 - 2022 del giornale, rilasciata da Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, mi permetto di osservare;
- 1°; Torvaianica è caratteristicamente famosa in quanto su tutto il littorale, da Marina di Ardea a Villaggio Tognazzi, l’unico verde esistente è rappresentato da quello impiantato nei giardini privati; su tutto il percorso stradale non risulta messo a dimora alcun pino marittimo o palma.
Prima di tutto ciò è in controtendenza anomala con quasi tutte le tante riviere italiane; (è evidente che la responsabilità è addebitabile allo scempio speculativo urbanistico causato dagli amministratori fine anni 1900/2000), ma perché nella lunga intervista il giornalista non ha ritenuto opportuno avanzare domande in proposito?
E perché nel suo programma annunciato il Sindaco, appartenente ad un movimento difensore dell’ambiente con le piante considerate il polmone verde del pianeta per la funzione di fotosintesi che hanno trasformando l’azoto in ossigeno contro il co2, non ha fatto accenni programmatici su questo tema? Vale per il litorale ma anche per tutta Pomezia.
- 2° l’altra caratteristica da Marina di Ardea a Villaggio Tognazzi è l’insussistenza di una passeggiata a mare con i pedoni costretti a camminare sulla sabbia, salvo un piccolissimo tratto davanti a Piazza Ungheria.
In proposito; quando il Sindaco annuncia “la costruzione di un nuovo marciapiede che percorrerà tutto il litorale“, il quale per la maggior parte è stato specularmente invaso dalle proprietà private, intende dire che procederà ai necessari espropri?
Enrico Corti
L’opera d’arte “Omaggio alla Vita” è stata realizzata dal maestro Marino Di Prospero
Statua travolta a S. Silvestro
Ha colpito l’incidente che verso le 21.30, il 31 dicembre scorso, ha interessato la rotatoria di piazza Ungheria a Torvaianica travolgendo la statua che ivi si trovava.
La statua giace ora riversa sull’aiuola e mi dicono che non abbia avuto per fortuna grossi danni.
Ricordo che fu l’allora sindaco Stefano Zappalà che indisse nel 2004, grazie ad un finanziamento europeo, un concorso internazionale per una opera d’arte da apporre poi in un luogo della città da scegliere in un secondo momento.
Il concorso fu vinto nel 2005 dalla scultura “Omaggio alla vita” dell’artista abruzzese Marino Di Prospero, nativo di Tornimparte in provincia de L’Aquila.
Nel frattempo il sindaco Zappalà fu sfiduciato dalla maggioranza consiliare e quindi fu costretto a dimettersi il 30 agosto 2005. Dopo il commissariamento a giugno del 2006 si insedio l’amministrazione di centro-sinistra e l’allora viceSindaco Alba Rosa condivise la proposta di quelli, tra cui anche noi, che volevano che la statua fosse collocata a Torvaianica cosi da valorizzare il nostro litorale e fu deciso di mettere questa statua sulla rotatoria appena realizzata in piazza Ungheria.
La statua è diventata subito uno dei simboli di Torvaianica. Ma ecco come viene descritta sulle riviste d’arte: “Omaggio alla vita” Anche le rotatorie, nel loro piccolo, possono farsi notare per qualche monumento speciale. Come quello che appare a piazza Ungheria a Torvajanica. Un perfetto cerchio di marmo bianco di Carrara che lascia intravedere due corpi, un uomo e una donna, avvinghiati tra loro: rappresentano l’origine della vita e la sua armonia”. .
Marino Di Prospero già nel 2006, quando fu collocata la statua, era un artista affermato ed attualmente è uno tra i più importanti scultori italiani.
Infatti le sue opere sono collocate in musei e in numerose collezioni pubbliche e private. Ha realizzato oltre 50 opere pubbliche vincendo concorsi internazionali in Italia e all’estero.
Quindi l’opera che vi è a Pomezia va sicuramente tutelata perché fa parte del patrimonio artistico della città. Chi ha causato i danni sarà chiamato a risarcirli ma si sa che i tempi non saranno brevi. Nel frattempo sarebbe opportuno contattare direttamente l’autore dell’opera per verificare le sue condizioni dopo l’incidente e concordare con lui eventuali interventi. Dopo mettere in sicurezza la statua pensando anche di collocarla sempre in piazza Ungheria semmai sul Belvedere perché la rotatoria ha dimostrato di essere non molto sicura. Un esperto in sicurezza stradale mi ha riferito che la rotatoria è piccola e per evitare che ci vadano a sbattere bisognerebbe mettere lungo le strade di accesso dossi e il limite di velocita di 30 all’ora. Sperando sempre che poi di notte lo rispettino.
A.S.