Il Pontino Aprilia • 9/2019
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ANNO XXX - N° 9 - 9/22 MAGGIO 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 3
Liberazione e compleanno di
Aprilia. Una mattinata di ricordi,
cortei, deposizione di corone in
omaggio ai caduti, canti, sfilate,
interventi in aula consiliare e mo-
stre in piazza Roma. E’ stato tutto
questo il 25 aprile del Comune di
Aprilia. Un 25 aprile partecipato
da autorità civili e militari, asso-
ciazioni del territorio, da bersa-
glieri, Anpi, La Comune, prote-
zione civile, Croce Rossa, comita-
ti di quartiere e molti altri ancora.
La mattinata è iniziata con la san-
ta messa presso la chiesa centrale
di San Michele. Poi il corteo si è
spostato presso il monumento de-
dicato ai caduti dove è stata depo-
sta la corona di fiori. Successiva-
mente in aula consiliare dove si
sono alternati gli interventi dei
protagonisti tra i quali quello del
primo cittadino di cui riportiamo
il testo integrale e quello di Filip-
po Fasano dell’ANPI.
Ecco l’intervento del primo citta-
dino Antonio Terra, come ogni
anno, in aula consiliare, dopo la
deposizione della corona al mo-
numento dei caduti.
“In questo giorno di festa, deside-
ro anzitutto rivolgere ad ognuno
di voi un caloroso benvenuto in
quest’Aula. Oggi, ha dichiarato
Terra, la nostra Città celebra una
doppia ricorrenza che può esser
ben sintetizzata dal luogo nel
quale ci troviamo.
Questa Aula infatti non potrebbe
esistere senza Aprilia, che fu fon-
data il 25 aprile di 83 anni fa. Al-
lo stesso tempo, essa non potreb-
be assolvere alla sua primaria
funzione politica, senza il 25 apri-
le del 1945.
Tra questi banchi, infatti, oggi
siedono i consiglieri comunali,
che rappresentano la volontà del-
le cittadine e dei cittadini aprilia-
ni, unici veri “sovrani” di questa
Città. Oggi, in un’epoca a volte
distratta e superficiale, questa
conquista potrebbe apparirci una
formalità di poco conto. Non è
così. E la celebrazione del 25
aprile ogni anno ce lo ricorda. Ci
impone di fare memoria non solo
della barbarie del nazifascismo
ma anche del sacrificio di tantis-
sime italiane e tantissimi italiani,
che non esitarono ad anteporre il
bene del Paese alla propria vita e
ai propri affetti.
I valori di libertà, le aspirazioni
democratiche e la ricerca del be-
ne comune traspaiono oggi nelle
pagine e negli articoli della no-
stra Costituzione, che molti non
esitano a definire “la Costituzio-
ne più bella del mondo”. A me
preme ricordare come tra i banchi
dell’Assemblea chiamata a scri-
vere la nostra Carta Costituziona-
le vi fossero uomini e donne pro-
venienti da diverse tradizioni po-
litiche, talvolta agli antipodi su
numerose questioni. Eppure so-
cialisti, comunisti, democristiani,
liberali… in quel frangente, con-
sapevoli del compito alto al quale
erano stati chiamati, seppero met-
ter da parte le naturali e legittime
divergenze. In gioco, infatti, non
c’era solo un testo giuridico ma il
futuro del nostro Paese, che usci-
va dalla dittatura fascista e dalla
violenza indicibile della guerra.
Il compito alto e la vicinanza ai
bisogni della gente comune sep-
pero guidare quei politici nella ri-
cerca corale di una forma capace
di rispettare e valorizzare le diffe-
renze, di indicare la strada da
percorrere insieme e i limiti ne-
cessari a contenere il potere ed
evitare il ripetersi della tragedia
da cui il Paese era appena uscito.
La Costituzione e anche la storia
di Aprilia, però, sembrano sugge-
rirci che è proprio tra le macerie,
sotto le bombe o tra la miseria
umana, che si annida il seme del-
la speranza. E la speranza passa
attraverso i gesti e la volontà del-
le donne e degli uomini di oggi.
Questo 25 Aprile, dunque, ci ri-
cordi il nostro dovere di apriliani,
di italiani e di europei. Il dovere
dell’impegno per costruire e rico-
struire spazi comuni, capaci di
unire.
Il dovere della difesa degli ideali
scolpiti nella nostra Costituzione.
Il dovere di assicurare ai nostri fi-
gli e ai nostri nipoti un mondo mi-
gliore di quello che abbiamo rice-
vuto in consegna.
Il dovere di costruire una casa eu-
ropea capace di assicurare nel
continente e nel mondo intero un
futuro di sviluppo, di pace e di
progresso per tutti. Viva la Costi-
tuzione, viva Aprilia, viva l’Italia,
viva l’Europa”.
P. N.
Una giornata di ricordi, cortei e deposizione di corone in omaggio ai caduti con interventi in aula consiliare e mostre in piazza Roma
Aprilia festeggia il 25 Aprile ed il suo compleanno
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