Il Pontino Aprilia • 9/2019
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Pag. 38 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 9 - 9/22 MAGGIO 2019
Lotti incolti a rischio incendi, multe per chi
non pulisce. In questi giorni è stata emana-
ta dal primo cittadino Antonio Terra una or-
dinanza sindacale che interessa i terreni ab-
bandonati situati sul territorio comunale.
L’ente di piazza Roma, proprio per preve-
nire incendi e situazioni di pericolo, ha dis-
posto multe per chi non pulirà i propri lotti.
Iniziativa assolutamente importante e lode-
vole ma che dovrà poi portare risultare
concreti con controlli da parte della polizia
locale che in passato non sempre sono av-
venuti nonostante le segnalazioni dei citta-
dini.
“Visto che la stagione estiva - si legge
nell’ordinanza - comporta un rilevante pe-
ricolo di incendi nei terreni incolti e/o ab-
bandonati, che potrebbero interessare an-
che edifici abitativi, con conseguente grave
pregiudizio per l’incolumità delle persone
e dei beni; che l’abbandono e l’incuria da
parte dei privati di appezzamenti di terreni,
posti sia all’interno che all’esterno delle
aree urbane, provoca la proliferazione di
vegetazione, rovi e sterpaglia che, anche a
causa delle elevate temperature estive, pos-
sono costituire origine di incendi anche a
seguito di deboli inneschi; che molti pro-
prietari non recintano con paletti e rete
metallica tali lotti, al fine di impedire lo
scarico abusivo di rifiuti da parte di terzi e
problemi di igiene ambientale all’interno
degli stessi; che molti proprietari non puli-
scono il proprio fronte stradale, tanto da
restringere o danneggiare la carreggiata
con i rami delle piante che si protendono
oltre il confine stradale, nascondendo tal-
volta anche la segnaletica stradale cosic-
ché, limitando le condizioni di visibilità,
creano problemi alla sicurezza della circo-
lazione; si ordina che durante il periodo
compreso fra il 15 maggio e il 30 settembre
2019:a distanza minore di m. 100 (o m.
200 in caso di attivazione della fase di
preallarme) dai boschi, terreni agrari e/o
cespugliati, lungo le strade comunali e
provinciali ricadenti nel territorio comuna-
le, il divieto di accendere fuochi, utilizzare
apparecchi elettrici o a fiamma libera, get-
tare mozziconi di sigaretta o fiammiferi an-
cora accesi e/o compiere ogni azione che
possa comportare un conseguente pericolo
di innesco di un incendio; il divieto di com-
bustione di residui vegetali agricoli e fore-
stali durante l’intero anno solare: ai pro-
prietari, ovvero coloro che hanno la dispo-
nibilità di terreni, edificati o non edificati,
ubicati nel territorio comunale, qualunque
sia l’uso o la destinazione dei terreni stes-
si, di procedere a propria cura e spese, agli
interventi di pulizia di seguito elencati: di
provvedere periodicamente e con continui-
tà, in particolare durante il periodo estivo,
al taglio dell’erba e della vegetazione in
genere, alla rimozione dello sfalcio, non-
ché dei rifiuti, nelle aree private al fine di
evitare che, dalla loro mancata cura, esse
divengano ricettacolo di animali e parassi-
ti e rappresentino fonte di pericolo per la
possibilità di attivazione e propagazione di
incendi; di tenere pulito il proprio fronte
stradale, impedendo la proliferazione
dell’erba e di piante infestanti, mediante il
taglio delle stesse, con divieto assoluto del-
l’uso di diserbanti, per una fascia di rispet-
to non inferiore a mt. 10 di profondità; la
costante regolazione delle siepi, taglio di
rami delle alberature e piante e rimozione
dello sfalcio, nonché dei rifiuti, nelle aree
private site nelle vicinanze di abitazioni, ed
in particolare nelle aree private prospi-
cienti o che aggettano su strade ed aree
pubbliche o di uso pubblico, a tutela della
viabilità e della fruizione delle stesse; di
predisporre le necessarie recinzioni, i ca-
nali di scolo ed ogni altra opera idonea ad
evitare situazioni pregiudizievoli per l’igie-
ne pubblica e per l’ambiente, curandone
con diligenza la manutenzione ed il corret-
to stato di efficienza, avvertendo che, per
la realizzazione delle relative opere, ove
previsto, è necessario dotarsi delle oppor-
tune autorizzazioni comunali ai sensi e per
gli effetti della vigente normativa edilizia;
di predisporre idonee chiusure dei pozzi
artesiani; di conservare i terreni stessi co-
stantemente liberi da materiali di scarto,
anche di quelli eventualmente abbandonati
da terzi.
Si ricorda che i proprietari sono comunque
responsabili della formazione abusiva di
discariche, a meno che i lotti non siano re-
cintati, e che la proprietà dimostri di non
avere responsabilità di “colpa attiva” (im-
prudenza, negligenza, imperizia), “colpa
omissiva” (mancata denuncia alle autorità
del fatto) per aver tollerato l’illecito. o
“culpa in vigilando”, (mancata custodia o
protezione finalizzata ad evitare che l’area
medesima possa essere adibita a discarica
abusiva di rifiuti nocivi per la salvaguardia
dell’ambiente). Gli interventi di pulizia e
manutenzione dei luoghi dovranno essere
effettuati ciclicamente e, prioritariamente,
per il primo intervento, entro e non oltre la
data del 15 maggio. Dovranno comunque
essere effettuati entro e non oltre 10 giorni
dalla notifica del verbale di contestazione.
Il mancato rispetto della presente ordinan-
za, nei tempi e modalità degli adempimenti
indicati, costituirà inottemperanza sogget-
ta alla sanzione amministrativa pecunia-
ria”.
Alessandro Piazzolla
Il sindaco Terra ha emanato un’ordinanza per prevenire gli incendi
Pulizia lotti incolti
La biologa Cristina Coccia ha presentato il suo libro per una corretta esistenza
Un futuro senza avvenire
La presentazione svoltasi sabato 6 aprile
del libro di Cristina Coccia “Un futuro sen-
za avvenire?”, ha lasciato in tutti i presenti
e negli organizzatori, un forte sentimento
di soddisfazione. Essa era evidente negli
occhi del folto pubblico che in pochissimi
minuti, ha esaurito tutte le copie dei libri
disponibili. La conferenza è partita con
l’introduzione del coordinatore di Apl
Emanuele Campilongo che, oltre a fare i
ringraziamenti ai presenti – tra cui il neo
consigliere provinciale Domenico Vulcano
– ha ribadito come questo sia solo il primo
appuntamento. “Rinnoviamo l’appello a
tutte le altre anime del sovranismo presenti
in città – ha ribadito Campilongo – a colla-
borare con noi per la messa in opera sin
da questa estate, di un festival della cultu-
ra identitaria ad Aprilia. Se questa sensibi-
lità non vi fosse – conclude Campilongo –
noi faremo da soli, ovviamente con le forze
che abbiamo a disposizione. Se vogliamo
elevare il livello di conoscenza dei cittadini
dobbiamo impegnarci sulla cultura”.
Successivamente ha preso la parola il prof.
Massimo Pacilio che prendendo spunto dal
suo libro edito da Ar dal titolo “L’invasio-
ne”, ha tracciato il solco della discussione a
cui poi la relazione di Cristina Coccia ha
fatto da necessario completamento. Massi-
mo Pacilio attraverso un breve excursus
storico, ha evidenziato come sia in atto una
trasformazione profonda della nostra So-
cietà, anche dal punto di vista etnico. Suc-
cessivamente si è passati all’esame della
necessaria difesa dl concetto di Stato, come
entità basilare per la conservazione delle
nostre qualità, di contro alla volontà di li-
vellare ogni differenza al fine della creazio-
ne di un uomo senza radici al servizio del
capitale internazionale.
La sostituzione di organismi sovranazionali
come l’Unione Europea, l’Onu o la Nato,
altro non sono che tentativi di recidere le
nostre radici e allontanarci pericolosamente
dal centro del potere e rendere il popolo
ancora più schiavo. L’invasione migratoria
voluta dal capitale apolide internazionale
non ha solo motivazioni economiche infat-
ti, Massimo Pacilio ha evidenziato come il
concetto caro a Marx “dell’esercito indu-
striale di riserva” oltre che il “dumping sa-
lariale” siano solo alcune delle motivazione
che sono alla base del sostegno dei potenti
alle migrazioni di massa. Per arrivare alla
creazione di una società liquida dove ci sia
l’uomo senza differenze e ridotto a mero
consumatore, vi è la necessità di sconvol-
gere l’omogeneità etnica dei territori. Que-
sto piano secondo il prof. Pacilio, si è spin-
to fino alla predisposizione di un vero e
proprio “esercito di disperati”, giunto a
raggiungere le 800.000 unità in soli dieci
anni, sulle nostre coste. E proprio come gli
eserciti del passato esso si atteggia, sia dal
punto di vista dei comportamenti che delle
conseguenze sociali ed economiche. Ogni
invasione comporta che i costi dell’occupa-
zione sono scaricati interamente sulla po-
polazione che accoglie lo straniero. Così si
sta delineando la situazione in Italia, fortu-
natamente l’attuale Governo sta invertendo
la rotta. Cristina Coccia completa il discor-
so attraverso l’esposizione dei temi trattati
nel suo “Un futuro senza avvenire?”, par-
lando chiaramente della necessità di con-
centrarci sulla “buona generazione delle
genti”. Con una inappuntabile serie di dati
e con una esposizione chiara e fluente, la
biologa irpina ha parlato di come la nutri-
zione sia fondamentale e da essa dipende
se un uomo sarà sano o malato.
“Chi vuole sottrarsi agli imperativi della
modernità – ha affermato Cristina Coccia –
e all’uomo indifferenziato, deve dedicarsi
alla salute del nostro popolo”.
Da qui un’analisi incentrata sulla necessità
di una “corretta generazione” e della lotta
contro gli agenti patogeni esterni. Molta
importanza è stata data allo studio statistico
dei dati sulla natalità in Italia, contrappo-
nendoli ad esempio con quelli di stati afri-
cani – come la Nigeria – che sono protago-
nisti della “bomba demografica” del conti-
nente nero. Non sono state dimenticate da
Cristina Coccia anche le conseguenze epi-
demiologiche dell’immigrazione dai paesi
africani, in particolar modo sulle malattie
tropicali neglette su cui ben poco sanno o
possono contrapporre, gli epidemiologi eu-
ropei.
Rifacendosi addirittura ad un recente arti-
colo del prof. Burioni (non certo un perico-
loso sovranista) si è sottolineato come nel
breve tempo sia possibile addirittura una ri-
comparsa della poliomielite, vista l’esplo-
sione di focolai in parte della Nigeria, e in
altri stati protagonisti degli sbarchi sulle
nostre coste. Nella conclusione del suo in-
tervento, Cristina Coccia ha sottolineato
l’assoluta necessità di interventi politici a
sostegno delle nascite e alla lotta all’immi-
grazione extra europea. Esortando i presen-
ti a pensare quanto le singole scelte quoti-
diane siano importanti e rappresentino de-
gli atti politici.
“Dobbiamo smetterla di pensare come in-
dividui ma come – ha affermato la biologa
– un organismo etnico, dobbiamo ricono-
scerci tra noi e instaurare un sistema im-
munitario capace di resistere agli agenti
patogeni. Un organismo sia esso biologico
o sociale – ha concluso Cristina Coccia –
può dirsi realmente sano, quando ci sono
due elementi fondamentali, cioè il ricono-
scimento tra simili e la comunicazione. In-
vece di occuparci di una buona morte, do-
vremmo impegnarci nella ricerca di una
buona vita”.
Ufficio Stampa APL
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