La storia infinita di un complesso che era nato come struttura residenziale e diventato nel tempo il tempio dei pusher
L’ennesima bonifica alle Salzare
Il degrado delle Salzare anche sulle reti Rai. Un’altra bella cartolina della città che diventa sempre più segnata dal degrado e dell’abusivismo. Intanto l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Savarese, ha avviato la bonifica dell’area diventata una discarica a cielo aperto, segno inequivocabile dell’abbandono e del degrado che un’area, sorta come zona residenziale, si è trasformata nell’arco di pochi anni, in una delle aree più degradate del territorio. Le condizioni della struttura del residence Le Salzare non è affatto migliorata con il passare degli anni. Una struttura che doveva rappresentare una sorta di liberazione per quanti con il sogno di essere proprietari di una propria casa, avevano investito tutti i loro risparmi in questa struttura. I primi mesi sono stati all’insegna della gioia e della felicità anche i primi anni furono segnati da una vita serena e tranquilla. I problemi iniziarono quando nel piazzale antistante le abitazioni che danno sulla Litoranea, iniziò a svilupparsi un fiorente traffico di sostanze stupefacenti. Ogni giorno i carabinieri intervenivano per fermare questo spaccio. Ma dopo pochi giorni dall’intervento delle forze dell’ordine, le cose ritornavano come prima. Una situazione di allarme che continuava ad essere pesante sia per i cittadini che vi vivevano insieme alle loro famiglie, sia per le forze dell’ordine che quotidianamente intervenivano per far fronte alla lotta dello spaccio di sostanze stupefacenti. Alcuni blitz dei carabinieri della Compagnai di Anzio, portarono anche all’identificazione di alcuni appartamenti dove si nascondevano alcuni pusher. È questa solo una delle tante storie che nel corso degli anni, l’area del residence Le Salzare, ha fatto scrivere a chi è stato testimone del degrado e della devianza che si registrava quotidianamente in quella zona del lungomare di Ardea. Un lungomare che doveva rappresentare la cartina di tornasole di un territorio sempre abbandonato al suo destino, senza mai ricevere quell’attenzione che ne avrebbe consentito di diventare una delle perle del litorale.
A dare il colpo di grazia negli ultimi tempi, dopo le demolizioni di alcune palazzine dove vivevano i pusher e dove il degrado era maggiore, negli anni si è vissuto l’occupazione delle abitazioni vuote da parte di rom. In questa circostanza sono aumentati la presenza di rifiuti e del degrado. Un degrado che ancora è sotto gli occhi di tutti. Oggi il Comune di Ardea ha avviato la propria attività di bonifica dell’area. Dovrebbero partire, non si sa, se a breve termine o a lungo termine, altre demolizioni di alcune palazzine, e poi dovrebbe, usando precauzionalmente il condizionale perché non si conoscono i tempi di sviluppo di questi progetti, finalizzati alla riqualificazione dell’area.
Sabatino Mele