Il Pontino Nuovo • 19/2020
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Pag. 8 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Pomezia ANNO XXXV - N° 19 - 1/15 NOVEMBRE 2020
Il Consiglio comunale di Pomezia oltre ai 140.000 metri cubi della ex Tacconi è pronto ad approvare un’altra lottizzazione per 100.000 metri cubi
Approvata la riconversione dell’ex Tacconi
Il presidente dell’Associazione La
Lente Roberto Mambelli, in meri-
to all’approvazione nel Consiglio
comunale del 27 ottobre da parte
della maggioranza a Cinque Stel-
le della riconversione dell’exTac-
coni ci ha dichiarato:
“Ci troviamo davanti all’ennesi-
mo scempio urbanistico di cui è
vittima il nostro territorio, un in-
cremento di 140mila mc. di ce-
mento corrispondenti a quasi ul-
teriori 2mila abitanti. Per di più
in una zona agricola ad alto valo-
re ambientale, all’interno di un
parco archeologico delimitato
con delibera dell’amministrazio-
ne Tassile (1993-1997), mai revo-
cata e in una zona piena di vinco-
li urbanistici. Il suddetto scempio
si sta consumando con la colpe-
vole complicità dell’Amministra-
zione pentastellata e con il mene-
freghismo generale di tutte le al-
tre forze ed istituzioni, compresa
anche la cosiddetta società civile.
Il sottoscritto votò in Consiglio
comunale alla fine del 2016, l’an-
nullamento della delibera di quel
piano integrato osceno adottato
nel 2009 (da sempre osteggiato
da me e dal mio partito) insieme
alla maggioranza di allora (sem-
pre pentastellata) a guida Fucci,
con il voto favorevole di altri che
oggi non sono più presenti in as-
sise ma anche con il voto di Zuc-
calà, Raspa, Monti ecc… Ad oggi
mi rendo conto purtroppo che for-
se solo io avevo la convinzione di
quell’atto visto che i cinque stelle
hanno ora cambiato idea. Guarda
caso la stessa politica che chiese
l’annullamento nel 2016, oggi
senza colpo ferire, non solo giu-
stificandosi pare per una interfe-
renza senza alcun titolo della Re-
gione Lazio approva lo stesso in-
tervento con la stessa cubatura
lungo l’asse viario già congestio-
nato Albano-Torvaianica. Non
contenta vorrebbe anche aggra-
vare la situazione con ulteriori
100mila mc, leggermente più a
monte, dell’altra lottizzazione
pronta e confezionata “Alba La-
vinium”, che sembrerebbe essere
riconducibile alla famiglia Bor-
ghese di Pratica di Mare, infi-
schiandosene di incrementare ol-
tre alla bombe ecologiche già
presenti in maniera nutrita sul
nostro territorio, anche altre al-
trettante bombe sociali che inse-
diamenti di tale caratteristiche e
volumi inevitabilmente andranno
a generare. La stessa Regione La-
zio ha dei suoi rappresentanti che
hanno poco o nulla a cuore le
sorti del nostro territorio, anche
perché operazioni del genere ven-
gono sempre attuate con la com-
plicità degli organismi regionali.
Spero che dopo oggi altre istitu-
zioni dello Stato aprano gli occhi
e usino il buonsenso e coscienza
per intervenire nel bene di Pome-
zia e dei suoi cittadini. L’Associa-
zione La Lente seguirà gli svilup-
pi della vicenda ed impugnerà in
tutte le sedi gli eventuali provve-
dimenti lesivi degli interessi e dei
diritti dei cittadini di Pomezia.
Basta con il cemento! Basta con
le lottizzazioni! Basta con l’inqui-
namento!”. T.S.
In arrivo la maxi-edificazione da
140.000 mc di cemento nei pressi
della Macchiozza, Sedici Pini. Il
Consiglio comunale di Pomezia, a
guida Movimento 5 Stelle, ha ap-
provato oggi, martedì 27 ottobre
2020, la delibera inerente il piano
integrato della “ex Tacconi”. Con
il voto odierno la maggioranza
cinque stelle dell’assise comunale
pometina ha annullato la prece-
dente delibera comunale, votata
nel novembre 2016, con la quale
si era proceduto all’annullamento
del tanto contestato piano urbani-
stico, votato nel 2009 dalla ex
giunta dell’ex sindaco De Fusco e
proposto dalla Petromarine Italia,
società attualmente commissaria-
ta e riconducibile al patron dei ri-
fiuti Manlio Cerroni.
Cancellati in un colpo solo sette
anni di battaglie contro lo scelle-
rato piano integrato, ci si chiede
ora quali saranno le conseguenze
per il territorio e per i vicini quar-
tieri della Macchiozza, dei Sedici
Pini e dei Colli di Enea. Con il
voto odierno, infatti, il gruppo
M5S di Pomezia ha grossomodo
confermato la realizzazione delle
cubature del progetto originario,
ovvero 140.000 mc di cemento,
che verranno tutte rilocalizzate in-
torno alla ex fabbrica “Tacconi”,
nei pressi di una delle più belle
aree verdi di Pomezia, quale è la
zona della bonifica costiera di
Torvajanica. La variante approva-
ta comporterà un notevole consu-
mo di suolo oggi inedificato ed
agricolo a pochissimi metri dal
geosito dei laghetti della “ex Ca-
va Tacconi” e l’installazione - con
la realizzazione di housing socia-
le - di circa 1500 nuovi abitanti.
Ci si chiede, quali soggetti deci-
deranno di installarsi in un’area di
campagna vergine come quella
intorno alla ex fabbrica Tacconi,
priva di negozi e lontana tanto dal
perimetro urbano di Pomezia
quanto dalla costa di Torvajanica?
Quali saranno le conseguenze per
la viabilità locale - in particolare
per la via del Mare - nei pressi dei
quartieri la Macchiozza, Sedici
Pini e Colli di Enea? Ce la farà la
viabilità a reggere il nuovo carico
a cui sarà sottoposta o andrà defi-
nitivamente al collasso. Ha lascia-
to increduli l’intervento pronun-
ciato dal sindaco di Pomezia,
Adriano Zuccalà, durante l’assise
cittadina, il quale ha usato toni
trionfalistici parlando di “recupe-
ro edilizio ‘praticamente senza’
consumo di suolo che può ripristi-
nare anzi donare alla Città di Po-
mezia la piena fruibilità di quel
geosito che sono i laghetti della
ex cava Tacconi.
Al contrario, questa operazione
urbanistica sarà foriera di conse-
guenze nefaste per la qualità della
vita dei cittadini. L’ex fabbrica
Tacconi sarà sostituita con un
nuovo scempio edilizio nel bel
mezzo di una delle aree verdi più
importanti di Pomezia con pesan-
ti ricadute tanto sulla viabilità lo-
cale quanto sul valore immobilia-
re delle case intorno al quartiere
della Macchiozza, Colli di Enea.
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