Le proposte di Paolo De Gregorio dell’Hotel Antonella
Per non morire
Ci ha molto colpito la lettera aperta che Paolo De Gregorio supervisore dell’Hotel Antonella, promotore e socio fondatore dell’Associazione Pomezia Albergatori ha inviato al presidente del consiglio Giuseppe Conte, a Ministri, al governatore del Lazio Nicola Zingaretti a leader politici, ad altri operatori alberghieri, a testate giornalistiche ecc.
“Buongiorno, sono Paolo De Gregorio Direttore dell’Hotel Antonella Pomezia (Roma) promotore e socio-fondatore dell’Associazione Pomezia Albergatori.
Il mio vuol essere un mero suggerimento dato dall’esperienza nel settore dell’ospitalità, degli eventi, dei congressi e delle fiere.
La possibile chiusura o divieto riguardante il tema eventi o feste private equivarrebbe a un nuovo lockdown per il settore turistico e ristorativo.
Mi permetto di suggerire un’alternativa altrettanto valida al contenimento della diffusione del virus. La mia proposta è gestire eventi o feste private sul modello delle comunicazioni inviate alla Siae per eventi musicali: obbligare quindi ogni struttura ristorativa o alberghiera a comunicare nome e cognome dell’organizzatore della festa privata o della società organizzatrice dell’evento, numero delle persone partecipanti, programma con orari dettagliato al Comune o alla Asl o all’ente da Voi individuato, dando la possibilità di inviare preposti al controllo per il rispetto delle norme vigenti, senza quindi imporre a priori un limite massimo sul numero delle persone, rapportandole invece al numero dei mq che ogni singola struttura è in grado di mettere a disposizione dei suoi ospiti nel rispetto delle misure anti COVID.
Tutto ciò permetterebbe di accompagnare il settore turistico a trovare una nuova via per la sopravvivenza piuttosto che una ennesima chiusura che, in alcuni casi, potrebbe rivelarsi definitiva.
Certo di essere letto e di una Sua cortese risposta o dei Suoi tecnici spero vivamente di poter aver dato un contributo”.
T.S.
L’annuncio fatto direttamente da Papa Francesco durante l’Angelus del 25 ottobre
Semeraro nominato cardinale
Il Vescovo Marcello Semeraro nominato dal Papa cardinale. Prima della nomina a cardinale, il vescovo Semeraro nomina i vicari della diocesi: Don Marco Cimini parroco di San Bonifacio è il nuovo vicario di Pomezia ed Ardea.
Ad annunciare la nomina a cardinale del Vescovo di Albano Marcello Semeraro, ormai diventato amministratore apostolico della diocesi di Albano in attesa che venga nominato il suo successore, è stato direttamente Papa Francesco domenica 25 ottobre, durante l’Angelus delle 12.00 in piazza San Pietro. Semeraro è tra i nuovi 13 cardinali nominati di cui tre italiani. Dopo la nomina il 15 ottobre scorso del Vescovo Semeraro a Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi era nell’aria una sua nomina a cardinale. Tra l’altro la sua nomina lo fa essere elettore attivo e passivo anche in un futuro Conclave per la nomina di un futuro Papa.
Intanto il 12 ottobre il Vescovo Semeraro aveva designato gli otto vicari territoriali di cui si compone la diocesi di Albano che rimangono in carica per cinque anni. Don Marco Cimini, parroco a Pomezia a San Bonifacio e Madonna di Collefiorito, è stato designato alla guida del Vicariato territoriale di Ardea – Pomezia. Don Marco sarà in carica per cinque anni e va a sostituire Padre Antonio Jorge Do Amor Divino che aveva terminato il suo incarico ed ora dirige una parrocchia di Ciampino.
Per la cronaca oltre a don Marco Cimini ecco gli altri sette vicari territoriali: sono stati confermati per altri cinque anni nell’incarico don Alessandro Saputo, parroco nella chiesa dello Spirito Santo, ad Aprilia; don Alessandro Tordeschi, parroco al Sacro Cuore, a Ciampino; don Pietro Massari, parroco a San Barnaba, a Marino; don Massimo Silla, parroco al Sacratissimo Cuore di Gesù, a Nettuno.
Nuove nomine, invece, per don Enzo Policari, parroco a San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, per il Vicariato di Albano; don Marcin Swiatek, parroco all’Assunzione della Beata Vergine Maria, a Lido dei Pini, per il Vicariato territoriale di Anzio; don Giovanni Masella, parroco di Santa Maria Assunta in Cielo e Santa Maria di Galloro, per Ariccia. Le nomine sono state decise dal vescovo Semeraro dopo aver ricevuto, da ciascun presbiterio vicariale, una terna di nomi, a seguito delle sedute elettive che si sono svolte giovedì 8 ottobre. Il vicario territoriale ha il compito di promuovere e coordinare la pastorale integrata nell’ambito del Vicariato e al tempo stesso avrà a cuore la fraternità sacerdotale tra i presbiteri e incoraggerà pure l’apporto all’azione ecclesiale delle comunità di vita consacrata e delle aggregazioni laicali.
A.S.