Il libro di Silvano Casaldi per l’80° dello Sbarco Alleato
Il generale Lucas
La storia dello sbarco anglo-americano sulle coste di Anzio e Nettuno, è stata talmente controversa che, sin da dopoguerra, ha visto impegnati decine di storici americani, inglesi e anche italiani, ognuno con le proprie ragioni, definendolo in tantissime maniere. Gli inglesi, in particolare, ma anche gli americani, hanno puntato il dito contro il comandante del corpo di sbarco, il generale John Lucas, per non aver saputo approfittare della mancanza dei tedeschi sul posto e non aver occupato subito i Colli Albani, o addirittura puntare su Roma indifesa.
Senza scomodare gli storici, recentemente Steve Reilly, figlio del soldato americano William T. Reilly, che faceva parte del 759° battaglione della Military Police, la cui sede era a Nettuno in Via Sangallo, 36 nell’abitazione e locali dello storico molino Iannozzi, ha scritto: “Sono stato a Nettuno/Anzio più volte per vedere dove era stato mio padre nel 1944 con il suo battaglione della Military Police. Sul posto ho capito che non c’era nessuna possibilità per le forze di sbarco anglo-americane di poter avere in pugno quelle colline con le insufficienti forze che erano sbarcate.
Le colline sono molto estese e troppo distanti dalle spiagge. Tutto ciò che ha rappresentato Anzio/Nettuno è stato un fastidio per il generale Kesselring che ha portato qui gli uomini dei quali aveva bisogno, in prima linea. I tedeschi avrebbero potuto pensare che la testa di sbarco fosse un grande campo di prigionia, ma Kesselring sapeva la verità, col tempo non avrebbe potuto vincere su entrambi i fronti con le forze che aveva messo in campo. Churchill e gli inglesi rappresentavano uno spettacolo secondario, perché erano gli americani ad avere il bastone del comando”.
Come non dargli ragione. Lucas eseguiva gli ordini che il suo comandante superiore Mark Clark gli imponeva, in contrasto con ciò che Churchill stesso, Alexander, Wilson e i generali in campo. Penney, Templer, Gregson Ellis e Hawkeworth avrebbero voluto che lui facesse. Con questi generali Churchill spinse per ottenere quel bastone del comando, ma non l’ottenne. Lucas pagò per gli screzi tra gli “alleati” e fu sostituito il 23 febbraio con il generale Lucian Truscott, americano come lui.
Con questo libro, che è la biografia del generale John Lucas, pubblicato in italiano e in inglese, Silvano Casaldi offre un’inedita veste allo sbarco di Anzio e Nettuno che, per Lucas fu una vittoria malgrado ordini ambigui che lui eseguì in maniera non ambigua.
Il libro tratta il percorso storico del generale Lucas dal nord Africa, alla Sicilia, a Salerno, al centro d’Italia e ad Anzio/Nettuno ed è disponibile su Amazon o con Whatsapp al numero dell’autore 347.4792130.
La storica edicola di piazza Mazzini chiude i battenti. Era un punto di riferimento della socialità
Grazie alla famiglia Cibati
I primi giorni nettunesi di questo nuovo anno assumono tonalità di tristezza, malinconia e nostalgia: la storica edicola di piazza Mazzini chiude i battenti. Per decenni la famiglia Cibati ha gestito l’attività, almeno, andando a memoria, fin dal secondo dopoguerra; infatti i miei ricordi più remoti, i flash della prima infanzia mi rimandano a quando -attaccato mano a mio padre- andavo a comprare il giornale (le mete erano appunto l’edicola in piazza o quella, sempre della famiglia Cibati, all’incrocio fra via Romana e via XXV Luglio, che ha chiuso già da qualche anno).
L’immagine che mi viene alla mente è quella di Candidino, il proprietario di allora: zio del mitico Vittorio Cibati, quest’ultimo poi gestirà l’edicola per un cinquantennio e dopo l’attività passerà alle figlie fino ai giorni nostri: i giorni dell’epilogo. La struttura non verrà abbattuta, ma resterà in piedi ancora per qualche tempo, nella speranza che qualcuno voglia rilevarla e proseguire nell’attività. Un’istituzione storica che caratterizzò la piazza, luogo di incontro, socialità, di confronto, di scambio d’opinioni sui fatti di cronaca e non solo: l’agorà della piazza, quando questa, appunto, era la piazza di Nettuno, prima cioè che iniziasse il processo di decentralizzazione e di lenta trasformazione da piazza ad arteria di scorrimento e collegamento.
E’ inevitabile porsi interrogativi sulla più generale morìa di queste attività nelle nostre città, paesi, centri abitati; una situazione che è in relazione alla crisi del giornale, o meglio della carta stampata, ma io direi dell’informazione più in generale. Un processo in atto da circa un ventennio che lascia il posto all’informazione social: un’informazione/formazione farlocca, ‘liquida’ e ‘liquefatta’, inoltre sempre più dettata dall’intelligenza artificiosa (termine più calzante rispetto a ‘artificiale’), molto più manipolabile e irriflessiva della carta stampata. Quest’ultima è da considerarsi uno strumento culturale e di formazione civile dell’opinione pubblica, nato fra la fine del Rinascimento e gli albori del capitalismo, sviluppatosi successivamente con le rivoluzioni industriali e soprattutto con le società di massa a cavallo del ‘900, fino alla svolta del millennio con il definitivo trionfo, almeno in occidente, del capitale finanziario e del post industriale. Occorrerebbe, per salvare il salvabile, che le edicole possano diventare punti vendita anche di altri articoli, differenziare l’offerta, tutelando la destinazione originaria che è poi quella, faticosa e meritevole (l’edicolante in questo senso può essere considerato un vero e proprio operatore culturale), di ‘cotruzione’ e affermazione culturale e formativa.
Intanto un altro elemento caratterizzante la cittadina e la sua piazza ci lascia, speriamo che qualcuno raccolga lo storico testimone, intanto ringraziamo la famiglia Cibati.
Giuseppe Chitarrini
Aggiornare le attestazioni ISEE
Tutte le attestazioni ISEE elaborate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 sono scadute e di conseguenza, per avere accesso alle agevolazioni collegate per l’anno 2024 bisognerà aggiornare questo indicatore a partire da gennaio 2024.
L’ISEE, com’è noto, costituisce uno dei principali strumenti di accesso alle prestazioni agevolate. Con il calcolo dell’ISEE, che rammentiamo essere gratuito presso i CAF, si verifica se un nucleo familiare ha diritto a determinati bonus e benefici in base alla condizione economica.
Fare quindi il nuovo ISEE è cruciale in particolare per chi vorrà continuare a godere delle prestazioni a sostegno del nucleo familiare che non sono erogate una tantum, ma con cadenza mensile sulla base di requisiti verificati volta per volta. Per garantire quindi la continuità nell’erogazione delle prestazioni è importantissimo rinnovare l’ISEE quanto prima, a partire da gennaio 2024, con i redditi e i saldi e le giacenze dei patrimoni al 31 dicembre 2022.
Le agevolazioni collegate all’ISEE sono innumerevoli e possono essere nazionali o locali. Di seguito le principali:
Assegno unico e universale: un aiuto economico a sostegno delle famiglie in cui sono presenti figli a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età. L’assegno è universale; ciò significa che spetta a tutti coloro che, in presenza dei requisiti, ne hanno fatto domanda, ma con l’ISEE l’ammontare dell’assegno potrà essere più consistente.
Bonus asilo nido: un contributo erogato dall’INPS per il pagamento delle rette degli asili nido, pubblici e privati.
Bonus sociali luce e gas: sconti applicati nelle bollette di luce e gas per le famiglie che rientrano in determinati parametri economici certificati dall’ISEE. In presenza dei requisiti, non serve presentare specifica domanda, ma è sufficiente essere in possesso dell’ISEE in corso di validità per vedersi riconosciuti automaticamente in bolletta i bonus.
Sconti sulle tasse universitarie: un apposito indicatore, l’ISEE università, consente di ottenere una riduzione sulle tasse universitarie o l’esonero totale, nonché la possibilità di accedere a borse di studio e posti alloggio.
Inoltre molte agevolazioni sui tributi locali (ad esempio la tariffa sui rifiuti) o previste dai gestori del servizio idrico, insieme ad altri requisiti, necessitano di un ISEE in corso di validità.
Roberto Alicandri