La Clinica S. Anna una realtà regionale con il neurochirurgo Carmine Franco
220 interventi spinali
Anche il 2023 la Clinica S. Anna chiude con 220 interventi sulla colonna vertebrale, un numero significativo e si consolida come una delle strutture nel Lazio più importante in campo spinale.
Ne parliamo con l’artefice di tutto ciò, il neurochirurgo prof. Carmine Franco arrivato al S. Anna nel 2018 e che in pochi anni ha portato la struttura da zero interventi spinali a circa 250 l’anno.
- Professor Franco anche quest’anno numeri importanti.
“Abbiamo mantenuto lo standard raggiunto già da un paio d’anni, se non ci fosse stato una contrazione del numero degli interventi negli ultimi tre mesi per via del budget regionale, i numeri sarebbero stati superiori”.
- Comunque una grossa soddisfazione aver realizzato in così poco tempo questi numeri.
“La soddisfazione più importante è quella di aver assicurato per un territorio così vasto un punto di riferimento importante in cui poter fare diagnosi, cura, trattamento per le patologie della colonna vertebrale senza dover più andare a Roma o fuori provincia o addirittura fuori regione.
Io credo che ormai pensare ad un S. Anna senza chirurgia spinale non sia più possibile”.
- Nel 2024 ci sarà comunque nuovamente il problema del budget?
“Purtroppo questo non riguarda solo il S. Anna ma la totalità delle strutture convenzionate.
Fortunatamente al posto di Bambini che voglio salutare e ringraziare per quanto fatto in questi anni, è arrivato il nuovo direttore amministrativo dottor Coi che mi sembra persona estremamente professionale e preparata in materia, di cui ne ho apprezzato le qualità in questi ultimi mesi in cui ha fatto quadrare i conti in maniera scientifica.
Penso che siamo in ottime mani”.
- Professor Franco dove vuole arrivare?
“Credo di essere già soddisfatto di quanto raggiunto, una soddisfazione importante per me e quando arrivano i pazienti mandati dai medici di base della zona segno che ormai la chirurgia spinale del S. Anna fa parte del territorio: questo per me è motivo di grossa soddisfazione e il mio impegno sarà sempre più determinato affinché lo diventi sempre di più”.
Edo Capri
Riduce i tempi di attesa e migliora la gestione dei malati
Rete oncologica
La Asl Roma 6 rafforza la Rete Oncologica e l’integrazione tra Ospedale e Territorio. Il 13 gennaio presso l’ospedale dei Castelli verrà presentata la Rete Oncologica Aziendale Integrata Ospedale-Territorio.
Sarà l’occasione per esporre nel dettaglio la nuova organizzazione e i percorsi dedicati al malato oncologico, nell’ottica dell’integrazione dei servizi e della multidisciplinarietà, che sono gli elementi imprescindibili per la sostenibilità della Rete stessa. Una rete integrata permette di creare percorsi di cura più fluidi e coordinati per i pazienti affetti da cancro. Dal momento della diagnosi, attraverso il trattamento e fino al periodo di follow-up, la presenza di una rete ben strutturata consente una gestione più efficiente e personalizzata delle cure, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità della vita delle persone.
Seguirà un concerto del coro “AltaVoce “ e il gruppo “Ladri di carrozzelle”, diretti dal maestro F. Capranica. La battaglia contro il cancro richiede un approccio integrato che superi i confini tra strutture ospedaliere e territorio. La creazione di una rete oncologica aziendale che collega in modo sinergico ospedali e servizi territoriali rappresenta un baluardo essenziale nella lotta contro questa malattia devastante.
La battaglia contro il cancro richiede un approccio integrato che superi i confini tra strutture ospedaliere e territorio. La Asl Roma 6 ha messo sù una rete oncologica aziendale che collega in modo sinergico ospedali e servizi territoriali e rappresenta un baluardo essenziale nella lotta contro questa malattia devastante.
Importante è la sinergia tra gli specialisti ospedalieri e gli operatori sanitari sul territorio. Questa collaborazione consente lo scambio di conoscenze, esperienze e migliori pratiche, migliorando così la qualità dell’assistenza ai pazienti oncologici. La rete è frutto di un impegno intenso per cui la direzione strategica della Asl Roma 6 ha inteso ringraziare in particolare il dott. Mario Barduagni, Direttore del Dipartimento Area Medica e Direttore UOC Oncologia aziendale, la dott.ssa Laura Giacinti UOC oncologia aziendale e coordinatrice rete oncologica integrata Ospedale -Territorio e la dott.ssa M. Luisa Erculei coordinatore centrale Servizio Sociale Ospedali e responsabile segreteria tecnica Tavolo Misto di Partecipazione Enti del Terzo settore Asl Rm6.
Per il Direttore Sanitario Dottor Vincenzo Carlo La Regina si tratta di un grande traguardo raggiunto dall’azienda sanitaria: “Grazie alla Rete - dice La Regina - possiamo ora garantire un accesso più equo e capillare alle cure oncologiche. Questo modello permette di portare servizi di qualità più vicino alla comunità, riducendo i disagi legati agli spostamenti per i pazienti e le loro famiglie. L’implementazione di una rete oncologica integrata presenta sfide, come la necessità di una migliore interoperabilità tra sistemi informativi e la garanzia di una comunicazione efficace tra le varie strutture coinvolte e la Asl Roma 6 è pronta ad affrontarle. Infatti, l’innovazione tecnologica e la collaborazione multidisciplinare possono superare queste sfide, migliorando ulteriormente l’efficacia della rete. La creazione e il potenziamento di una rete oncologica aziendale integrata rappresentano un passo cruciale per migliorare la gestione del cancro”.
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli si complimenta per questo traguardo raggiunto con l’impegno di tutti: “Una rete oncologica integrata - dice Marchitelli - non si limita alla cura della malattia, ma include anche programmi di prevenzione, screening e supporto psicologico per i pazienti e i loro familiari. Questi servizi mirano a educare, sensibilizzare e fornire assistenza emotiva, affrontando aspetti cruciali nella gestione complessiva della malattia. In questo caso possiamo dire che si fa ancora più stretto e sentito il legame tra medico e paziente grazie a questo fondamentale strumento che ci permette non solo di curare ma di prenderci cura delle persone in maniera più efficace”.
Attraverso la collaborazione tra ospedali e territorio, la Asl Roma 6 intende dunque offrire cure più efficienti, personalizzate e accessibili, contribuendo così a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a ridurre l’impatto devastante di questa malattia.
Maria Chiara Rai
Ufficio Stampa
Asl Roma 6
Addio Ettore Ronconi
Ardea, Cecchina e tutti coloro che lo conoscevano, uniti nel profondo cordoglio per la perdita di Ettore Ronconi, instancabile presidente del comitato UST. Il suo ardente impegno nella difesa del patrimonio archeologico, culturale e ambientale ha segnato decenni di battaglie contro l’inquinamento nella zona di via Ardeatina, Montagnano, al confine tra Ardea, Albano, Pomezia, Cecchina e Pavona, ha combattuto contro la realizzazione del Termovalorizzatore di Santa Palomba.
Il rito funebre, si è svolto il 5 gennaio alle 15:30, nell’area di comunità Monte Giano di via Montagnano, cuore della sua dedizione, dove viveva con la moglie Stefania, entrambi attivi sindacalisti della Cgil. Ronconi, uomo di giustizia e altruista, lascia un vuoto profondo, ricordato sui social e nei gruppi locali come difensore instancabile del territorio.
Le sue ultime lotte, affrontate con i volontari del Comitato UST, rimangono impresse contro la riapertura della discarica di via Roncigliano e l’inceneritore a Santa Palomba. La sua memoria persiste come faro di resistenza e integrità nella comunità di Montagnano, via Ardeatina e Santa Palomba.