LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
DIVIETO DI UTILIZZO DEI SACCHI NERI, MA
OBBLIGO DI BONIFICA PER IL COMUNE DI ANZIO
Ad Anzio con Ordinanza Sindacale n.37 del 18/9/2019 a firma dell’ex sindaco Candido De Angelis, vige il divieto di utilizzare i sacchi di plastica nera per la raccolta dei rifiuti differenziati, indifferenziati e del verde (potature e sfalci d’erba) per il ritiro al proprio domicilio, ma purtroppo di questo divieto alcuni Cittadini proprio non ne vogliono sapere, ovvero si continua imperterriti a scegliere di conferire il verde da potature in sacchi di plastica nera lasciandoli in bella vista davanti al propria abitazione. Stessa cosa dicasi per coloro che vuoi per il mancato pagamento della TARI e il “non diritto ai mastelli” (disposizione comunale poco efficacia che aggrava la già precaria situazione), infilano dentro i sacchi di plastica nera di tutto e di più, abbandonandoli dentro e fuori dai centri abitati. Arrivati a ciò, il “comitato quartieri di Cincinnato e limitrofi ODV” nella persona del presidente Lucio Consoli e altri responsabili di comitati e associazioni dislocate sul territorio, hanno pensato bene di fronteggiare questa grossa lacuna di una parte della Cittadinanza fornendo informazioni attraverso degli opuscoli da lasciare, a cura dei volontari, nelle buche dei civici in questione e, adesivi da applicare solo sui sacchi di plastica nera abbandonati.
Attendiamo fiduciosi l’intervento del Comune, della ditta appaltatrice RSU Aet SpA e nel futuro prossimo, le Guardie Ambientali Volontarie di cui la Città di Anzio ne ha “urgente” bisogno. Foto del 28/12/2023 c/o clinica dei Pini – Anzio-.
5 MINUTI DI VERA FOLLIA DA PARTE DI
UN CITTADINO RIMASTO ANONIMO
Ufficio Postale di Lavinio Mare ore 08:30 di un sereno lunedì 8 Gennaio 2024, il marciapiede e lo spazio antistante l’ufficio postale gremito di persone, ad un certo punto un’auto proveniente da Piazza Lavinia in retromarcia e a forte velocità, fa manovra per accaparrarsi il parcheggio riservato all’Ufficio Postale ed è il fuggi fuggi tra le persone, un giovane lì presente non ha fatto a tempo a finire di urlare contro chi era alla guida: “ma che mi vuoi investire?” che l’energumeno scende dall’auto e inizia a picchiarlo. Il giovane pur difendendosi ha avuto la peggio. L’accaduto è stato così fulmineo che le persone presenti anche all’interno dell’ufficio postale e all’attiguo bar, non hanno avuto il tempo di comprendere cosa stesse accadendo. Sconcertante è stato che l’energumeno resosi conto di ciò che aveva fatto, ha chiesto scusa al giovane malmenato e a quanto sembra tutto finisce lì. Mi è stato riferito dal direttore dell’ufficio postale che nel frattempo che stava uscendo dalle porte blindate dell’ufficio postale, ha potuto solo vedere che la persona che era intento a scusarsi con il malcapitato giovane, aveva le mani e le braccia insanguinate e di sicuro già si era precedentemente imbattuto in un altro scontro con qualcuno poichè in uno stato abbastanza agitato, farfugliava che “che da stamani ho i “fatti” miei e me dovete lassà sta”. Non sappiamo se il giovane malmenato abbia o meno presentato denuncia/querela per l’aggressione, ma una cosa è certa, essendo la seconda volta che simili situazioni accadano proprio ad Anzio [NdA Aggressione a Gabriele Ferrari], c’è proprio da aver timore nel riprendere una persona alla guida di una macchina che mette in atto simili comportamenti. Servirebbe di nuovo istituire in Piazza Lavinia e nel locale del Comune di Anzio, il posto fisso di Polizia.
100 FIRME PER 2 LOCALITA’ DIMENTICATE DAI COMUNI DI ANZIO E NETTUNO “SPADELLATA E TAGLIO DELLE 5 MIGLIA”
Nel mese di Ottobre 2023, alcuni residenti di Via Diamante località Sacida -Anzio- stanchi dei continui soprusi dei tanti cittadini di nazionalità diverse tra cui spiccano quelli di etnia Rom che abitano nel vicino residence Rosalba tristemente noto per il dilagare di case “abusivamente” occupate, contattavano lo scrivente per intraprendere un’azione a scopo informativo per la Cittadinanza e per la Dirigenza dei due Comuni di Anzio e di Nettuno, atta a smuovere l’oramai sopito interesse per le due località. Da un incontro con i residenti e un sopralluogo nelle predette località, sono riuscito a percepire e a rendermi conto delle difficoltà che questi nostri Concittadini tristemente, giorno dopo giorno, vivono sulla propria pelle. Quello che mi ha più colpito è l’essere stato tallonato da un ragazzo in vespa, ovviamente senza casco, che mi ha seguito per tutto il tempo scrutando i miei movimenti in loco, poi allontanatosi solo quando ad un certo punto all’incrocio di via della Spadellata con Via Meucci, ho inchiodato l’auto scendendo dall’abitacolo. A parte questo fortuito incontro e appurato lo stato dei luoghi a dir poco indecente per due comuni come Anzio e Nettuno, ho dato il via alla raccolta firme on-line propedeutica per la soluzione dei problemi e per ottenere dall’attuale Dirigenza dei due Comuni Commissariati, almeno un segno tangibile che vada nella direzione della Sicurezza quale: “la rimozione dei rifiuti presenti in via della Spadellata e in via Meucci; l’installazione dell’illuminazione Pubblica in via della Spadellata, via Meucci e Taglio delle Cinque Miglia; la costruzione di marciapiedi in Via del Taglio delle Cinque Miglia e l’installazione di dossi o altro che rallentino le folli corse tra auto; l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle predette vie.” I residenti di entrambi le località, non chiedono la Luna nel pozzo ma un pozzo ove immergere i loro sogni e che questi, diventino realtà. (Foto del 10/1/2024)
AD ANZIO INIZIANO LE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE CON IL PNRR E LA PRIMA STRADA A BENEFICARNE E’ A FONDO CHIUSO – STRADONE DEL SANDALO - LOCALITA’ SACIDA – ANZIO
Che l’Italia avesse bisogno di una sferzata con l’iniezione di tanti soldi per avviare in lungo e in largo opere Pubbliche che comprendessero in primis le strade; nuovi marciapiedi; piste ciclabili e pedonabili; sistemi di videosorveglianza e altro, lo apprendiamo giorno dopo giorno dalle TV e dai giornali, ma il modo più semplice è quello di apprenderlo da un cartellone a lato strada ove ti spiega per filo e per segno quello che si sta realizzando, seguito dal segnale stradale inizio cantiere. Certamente incontrare un cartellone avvio opere Pubbliche PNRR così per caso è poco probabile, a meno che non siano proprio le persone del luogo che ti accompagnano sul posto e una volta lì, apprendi di come i finanziamenti del PNRR vengono utilizzati. In località Sacida allo Stradone del Sandalo, “strada senza uscita”, sono in corso lavori Pubblici per la realizzazione di marciapiede, illuminazione Pubblica e installazione di sistema di videosorveglianza. Nulla quaestio sulla necessità di dotare le nostre strade, anche quelle più inpervie, della dovuta sicurezza sia per l’utente della strada che per i pedoni e i residenti, ma vedere le strade laterali allo stesso Stradone del Sandalo e quelle non lontane da esso quale via della Spadellata (tristemente nota per abbandoni di rifiuti altamente pericolosi) in condizioni da terzo Mondo, fa pensare che qualcosa non ha funzionato all’inizio dell’approvazione dei progetti e di sicuro il peggio deve ancora arrivare.
Tant’è vero che chiunque con un minimo di conoscenze tecniche, arrivato allo Stradone del Sandalo, non può non notare l’assenza di apposite feritoie di drenaggio acqua lungo la costruzione del nuovo marciapiede e la totale assenza di tombini stradali idonei alla raccolta dell’acqua piovana. Ora immaginatevi una giornata di pioggia battente con le auto che percorrono quella che oramai post intervento non può che definirsi una piccola strada di campagna, con l’acqua che scorre libera in mezzo alla strada e persone che si incamminano verso la propria abitazione… . Un’opera Pubblica dal costo preventivato di intervento per 880 mila Euro, non può essere realizzata al ribasso con l’aggiudicazione dell’appalto a solo 394 mila Euro circa, in effetti pur con un’aggiudicazione trasparente qualcosa non torna, manca un controllo su queste opere di lunga durata e finanziate sì con il PNRR che andrà restituito alla Comunità Europea con il futuro sudore di tutti noi e dei nostri figli e nipoti.