Il Litorale • 6/2024
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ANNO XXIV - N° 6 - 16/31 MARZO 2024 Il Litorale Pag. 15
S i m p o s i o
LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE
Il mio innato interesse per tutto ciò che è Natura e
la mia passione per la fotografia naturalistica mi
hanno portato, per la prima volta anni fa, a cono-
scere l'Islanda.
Volevo attraversare questo territorio, conoscere
questo Paese geologicamente molto “giovane”, 20
milioni di anni, dove mi sarebbe stato possibile
osservare, più da vicino, la nascita e l'evoluzione
della Terra.
Così è stato. Paesaggi suggestivi con vulcani,
geyser, sorgenti termali, campi di lava, ghiacciai,
cascate. Le tangibili esternazioni della natura che
rendono, all'osservatore, ogni giorno, anche lo
stesso luogo diverso ed incantevole. E poi, nume-
rosi e chiassosi gli uccelli migratori dai circoli po-
lari, i rari mammiferi come la volpe artica, le gra-
di colonie di uccelli marini che punteggiano e co-
lorano le falesie, come i pulcinella di mare.
Questa è la natura d'Islanda che ti stupisce, ti av-
volge e ti trasporta in un'altra era geologica, nella
quale mi sono immerso più volte durante le lun-
ghe giornate di luce della: breve estate islandese.
La questione del “moderno” e l’attualità di
Microkosmos
La perplessità di Bartok di adoperare il termine
“moderno” per la pubblicazione del Mikrokosmos
era la consapevolezza che ogni “modernità” passa
e poi diventa obsoleta.
Nel 1940, con straordinaria lucidità e capacità in-
tuitiva, poneva in discussione uno dei termini più
usati e abusati nel pensiero contemporaneo.Mikro-
kosmos, vuole essere completamente svincolato
da qualsiasi logica temporale e contemporanea-
mente ancorato all’universalità della tradizione.
I pezzi contenuti rappresentano quanto di più in-
novativo come egli stesso precisa nel1942: «Non
ho mai creato in anticipo nuove teorie, detesto tali
idee. Ho nutrito, naturalmente, un sentimento pre-
ciso circa certe direzioni da seguire, ma al mo-
mento del lavoro non mi sono mai preoccupato su
come designare tali direzioni, sulle origini da cui
esse scaturivano. Ciò non vuol dire […] che io ab-
bia composto senza piani precisi e senza un suffi-
ciente controllo. I piani concernevano lo spirito
della nuova opera e i suoi problemi tecnici – ad
esempio la struttura formale adatta allo spirito del-
l’opera – e tutti sentiti più o meno istintivamente;
[…] preferirei tentare nuove vie e mezzi invece
che dedurre teorie». (riportato da Castelnuovo)
Grande intuizione di musica come esperienza
globale
Mikrokosmos nella complessità dei piani inter-
Béla Bartòk e la ricerca
del patrimonio musicale popolare/6
di Antonio D’Augello
COMPRENDERE
FUORI DAI CONFINI
“LA BREVE ESTATE
ISLANDESE”
Fotografie di Renzo Mastracci
ORIENTE-OCCIDENTE
Quattro passi nella Storia
del pensiero umano
Domenica 24 marzo 2024 - ore 16.00
Domenica 17 marzo 2024 - ore 16.00
È un errore comune quello di dividere il mondo e
le culture fra due inconsistenti dimensioni ossia
oriente e occidente.
NON ESISTE un solo occidente come non esiste
un solo oriente e questo è quello che ha reso ricco
il pensiero umano in tutti i tempi, ossia la varietà
e la diversità delle culture e delle tradizioni e rela-
tive credenze.
In occidente dal 2000: Norreni (germanici, norve-
gesi ecc.) con Odino, i Druidi mutaforma, giudici
e sacerdoti; in Mesopotamia i Sumeri e la scrittu-
ra, i primi poemi epici come Gilgamesh; l’India e
le sue infinite filosofie spirituali; gli Egiziani con
le loro piramidi antesignane delle cattedrali catto-
liche e delle moschee islamiche svettanti verso i
cieli di DIO; gli Accadi con la prima poetessa del-
la storia scritta, En?eduanna figlia di Sargon, il
primo condottiero accadico; i Babilonesi con la
loro astrologia; gli Israeliti compositori del Libro
dei Libri “La Bibbia”; il grande impero Persiano:
bellezza, coraggio, forza; i Fenici, navigatori che
inventarono l’alfabeto; la Turchia ed il grande
mondo ottomano; la grande Cina con i Ching dot-
trine diverse da tutte le altre in oriente e in India.
Un grafico filosofico che racconta la storia del
mondo e che è l’anima delle tre grandi dottrine
orientali Taoismo, Confucianesimo, Buddismo ci-
nese: origine per le arti marziali e del teatro orien-
tale; senza dimenticare i grandi popoli precolom-
biani: Aztechi, Maya, Incas, anche loro proiettati
verso i cieli universali, i Romani e gli Etruschi
con le loro architetture spaziali; Alessandro Ma-
gno porta la cultura greca nell’India Battriana.
Tutto ciò è quanto basta per capire che il mondo
non è nato in Grecia, pur volano di ogni altra anti-
ca dottrina che pervenuta alle conoscenze greche
sono diventate filosofia, scienza, teatro occidenta-
le: tragedie e commedie.
La nostra cultura… la Civiltà di Tutti.
SUL PRINCIPIO
DELLE COSE
Spazio aperto alle
riflessioni di tutti.
con Adriana Cosma
Simposio in Via Venezia, 19 – Lido di Cincinnato - ANZIO
Simposio in Via Venezia, 19 – Lido di Cincinnato - ANZIO
pretativi e funzionali insieme alla sistematicità e
l’ampiezza del progetto rimodula il concetto di
semplicità.
Inoltre, come cita sempre M. Mila: «La capacità
di scrivere pezzi pianistici di facile esecuzione
tecnica per i bambini è un fatto raro nella musica
contemporanea. Generalmente l’arte moderna è
difficile.[…] Ciò che ora permette a Bartok di
scrivere facile è la scoperta, e l’assimilazione,
della musica contadina ungherese. Essa gli forni-
sce non solo un nuovo lessico, di vocaboli ritmici
e melodici, ma con la sua segreta struttura modale
(cioè non nei soliti modi maggiore e minore, ma
nella molteplicità dei vecchi modi gregoriani e bi-
zantini) addirittura la possibilità d’una nuova
grammatica e d’una nuova sintassi musicale.
Le parole sono di nuovo da dire per la prima
volta. Con il nuovo linguaggio, non occorre fare
complicato. La scoperta e il reimpiego (non già
attraverso materiali citazioni, ma piuttosto come
modello d’una nuova musica) del canto popolare
è per Bartok non soltanto un fenomeno artistico,
ma anche morale e civile.
Significa lo scampo dall’individualismo romanti-
co e dal solipsismo, la possibilità di ristabilire i
contatti dell’artista con l’uomo, di riportare la
musica nel circolo delle umane attività.
Se per l’artista moderno riesce tanto difficile co-
municare con l’uomo, si può ben dire che la più
difficile comunicazione da stabilire, nel consorzio
umano, è quella dell’adulto con il bambino […]».
Alle care amiche
Danila e Maria Grazia
i complimenti per il riconoscimento
avuto al Concorso Internazionale
Letterario 2024
Primo Premio Giglio Blu
in Memoria di Ettore Malosso
Danila Venezia
(Sezione Poesia Inedita)
«…per aver saputo creare delle immagini poeti-
che con parole armoniose aderenti ai sentimenti
provati, mentre il concetto d’amore è nobile ed
elegante pur non tralasciando la sensualità. Un
messaggio di cui la società sembra avere bisogno
quale futuribile speranza.»
Lia Bronzi
Maria Grazia Vasta
(Sezione Narrativa Inedita)
«…“La Sentinella” è un Racconto simbolico e di
attualità. Una “Sentinella” ultraterrena che tutti
vorremmo al nostro fianco, soprattutto quando,
come in questa narrazione, il marito Damon tenta
di eliminare fisicamente la moglie Sofia, dopo an-
ni di violenza verbale e di silenzi. Un racconto
pertanto propedeutico e pedagogico che vuole an-
che ricordarci di tenere ben aperti gli occhi su in-
dividui che, con doppia faccia, coltivano un amo-
re malato, capace di non apportare niente di buo-
no al proprio futuro e a quello degli altri.»
Lia Bronzi
Cerimonia della Premiazione
6 aprile 2024 - ore 9.30 - Firenze
Presidenza Regione Toscana, Sala del Pegaso,
P.zza Duomo, 10
Con la presenza della Giuria.
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