Il servizio informazioni e intelligence delle SS
Il Sicherheitsdienst
Antonella Colonna Vilasi,
“Il Sicherheitsdienst (SD): Il servizio informazioni e intelligence delle SS”,
Carabba editore, Lanciano 2024, pp 192, euro 25,oo.
In questo originale e eccezionalmente documentato studio, A. Colonna Vilasi- esperta e docente di intelligence e storia dell’intelligence- percorre la vicenda del cosiddetto Sicherheitsdienst (SD) (in italiano servizio di sicurezza), dalla sua nascita, avvenuta informalmente e in maniera quasi occasionale, subito dopo - la prima guerra - dalla quale la Germania era uscita praticamente a pezzi-. Infatti all’inizio l’organizzazione era quasi su base volontaria (cfr. pp. 5 e 6), divenendo successivamente (dal 1925 fino alla fine della guerra), il servizio di sicurezza più ‘occhiuto’, diffuso e spietato servizio di intelligence tedesco e nel “1934…Hess, su ordine di Hitler, emanò un decreto che dichiarava che l’unico servizio di informazioni del partito era il Sicherheisdienste che tutti gli altri dovevano essere disciolti o integrati” (p. 45). Lo scioglimento delle altre organizzazioni similari avvenne solo in parte, e dal canto suo la SD non si limitòal solo servizio di informazione, repressione e intelligence, ma allargò le sue varie competenze, soprattutto successivamente e in quei paesi occupati dopo il 1939.Nel 1925 si affermò anche lo Sturmabteilung, più nota come SA o Camice Brune, poi, sempre nel 1925 le Schutzstellel, che divennero poi le SS, l’Abweher e la Gestapo, “queste strutture non erano -comunque- le uniche: alcuni gerarchi avevano istituito degli uffici di intelligence privati” (p. 18). Da ricordare poi il famigerato Einsatzgruppen gruppo operativo composto da elementi di varia provenienza; il suo riconoscimento compiuto e ufficiale avvenne solo nel 1941, ma la sua nascita è da far risalire al 1938; si caratterizzò per la sua spietatezzasoprattutto nei territori occupati o in quelli di prossima occupazione (cfr. da p. 67 a 69). Un fiorire di organizzazioni e servizi che furono anche causa, o il frutto, di ripicche, lotte intestine, invidie e timori dei maggiori gerarchi del nazismo, in ogni caso esse costituirono, nell’insieme, una rete di intelligence veramente notevole e capillare anche se spesso il conflitto, più o meno latente, fra di loro rimase permanente (si veda a tal proposito il rapporto fra SD e le stesse SS da p. 33 a p. 65).
La “SD… è stata una struttura fondamentale del nazismo e ha operato in diverse modalità” (p.61) e molte delle operazioni passate alla storia della seconda guerra mondiale sono state ideate o condotte proprio da questa organizzazione: per esempio l’operazione ‘Willi’(cfr. da p. 61 a 63), l’operazione ‘Salon Kitti’(cfr. da p. 62 a 65); operazioni di raffinato intelligence e spionaggio che a volte si coniugavano con vere e proprie operazioni di guerra, come la partecipazione in primo piano all’operazione ‘Barbarossa’ e gli stermini della popolazione compiuti in territorio russo e ucraino (cfr. da p. 73 a 75 e 104). In Italia il DS utilizzò -prima, ma soprattutto durante il periodo dell’occupazione- gli stessi metodi e le stesse procedure adottate negli altri paesi. Emblematico il caso dell’arresto e del processo di Galeazzo Ciano (cfr. p. 91), e il monitoraggio, oltre che nei riguardidella Resistenza (con feroci rappresaglie e sanguinose repressioni nelle zone dove la resistenza partigiana era predominante e agguerrita),fu anche nei confronti dello stesso governo repubblichino, che intanto si andava man mano sgretolando (cfr. da p. 91 a 102).
Colonna Vilasi dipana e documenta con perizia e in maniera ineccepibile queste vicende fino alla fine della SD che coincise con la morte di Hitler, il termine del conflitto e il processo di Norimberga che considerò questa organizzazione criminale enei confronti dell’umanità; molti dei suoi membri furono sottoposti a processo, non ci furono assoluzioni: 14 furono le condanne a morte, successivamente 9 di queste furono commutate in ergastoli e a lunghe pene detentive (cfr. p. 105). Una ricostruzione non facile anche per la difficoltà di reperimento dei documenti, molti dei qualifurono distrutti alla fine della guerra, mentre d’altro verso, l‘informalità’ che caratterizzò la struttura nei suoi primi anni non consentì poi la produzione di documenti più o meno codificati e di testimonianzeaffidabili. Tuttavia alcuneinformazioniutili sono state raccolte consultando l’ufficio regionale della SD di Francoforte sul Meno (cfr. p. 5), fra gli unici che conserva ancora alcune carte d’archivio riguardanti soprattutto le attività della SD in quella regione. Mentregran parte dei dati utilizzati nel libro derivanoin particolare da documenti ‘indiretti’, provenienti da fonti inglesi e statunitensi, documenti che Colonna Vilasi riporta in copia fotostatica nelle oltre 70 pagine di appendice al testo.
Un testo originale con il quale l’autrice illumina uno spazio storico un po’ in ombra rispetto la storia più ricorrente nei testi, nei film e nei documentari; uno spazio doverosamente portato alla luce e quantomeno calzante in questi tempi di alta conflittualità globale e alquanto pertinente nell’era di quello che viene definito ‘il capitalismo della sorveglianza’.
Giuseppe Chitarrini
Iniziativa dell’associazione nazionale della Polizia di Stato di Nettuno
Volontari in Mountain Bike
Un nuovo traguardo per l’Associazione della Polizia di Stato di Nettuno che si prepara per dare il suo contributo a garanzia della sicurezza dei cittadini per prossima stagione estiva.
Nella giornata dello scorso 22 maggio, all’interno dell’Istituto per Ispettori di Nettuno, sede della Sezione, si è svolta la cerimonia di presentazione delle Mountain Bike con livrea ANPS, da utilizzare la prossima stagione estiva per i servizi di osservazione e controllo da parte del nostro Gruppo di Volontariato a supporto delle locali Forze di Polizia.
Il progetto si è realizzato grazie alla sensibilità dei coniugi Manuela Tocci e Leano Colaceci, titolari del negozio “Anzio Bike Store” di Lavinio, che generosamente hanno messo a disposizione della nostra Associazione i predetti mezzi a titolo gratuito.
“Questo permetterà finalmente agli operatori di dare il nostro contributo a garanzia della tranquillità dei cittadini di Anzio e Nettuno, ha spiegato il Presidente Francesco Elviretti, che al riguardo ha precisato: La nostra Associazione attraverso i Volontari non vuole sostituirsi agli organismi normalmente deputati a garantire la sicurezza, ma semplicemente a supporto e integrazione della loro quotidiana attività”.
A questo proposito, è di questi giorni la stipula di una convenzione con le amministrazioni delle due cittadine che ci permetterà di operare sul territorio in piena legalità sotto il controllo della Polizia Locale.
Un grazie al Direttore dell’Istituto D.ssa Lorena Di Felice e il Vice Direttore D.ssa Rosanna Pellino, che sono intervenute alla cerimonia a sottolineare l’importanza dell’iniziativa. Infine un caloroso grazie al Cappellano Don Antonio RAAIDY che ha provveduto a rendere solenne la presentazione del progetto.
A questi ragazzi e al responsabile operativo dell’ODV Davide Sociale, che gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo libero favore della Comunità, il mio personale ringraziamento con l’augurio di buon lavoro.
Ufficio Stampa ANPS
Dott. Francesco Elviretti
Il romanzo di Giorgia Amantini
Eccola venirmi incontro, gioviale come sempre la scrittrice Giorgia Amantini, nettunese doc che, in un caldo pomeriggio di maggio, mi presenta la sua ultima fatica: “D’istinto e d’anima” con sottotitolo L’anno che verrà. E’ il suo sesto romanzo; una storia avvincente, che traspare amore in ogni pagina, con un finale a sorpresa. Quest’opera ha già ottenuto due menzioni speciali (nella sezione inediti), al ‘Premio Città di Pescara’ ed al ‘Premio Lamezia Terme’, riconoscimenti che fanno ben sperare in un’accoglienza molto favorevole da parte dei lettori. (E’ prenotabile su Amazon).
Si tratta, -come ci dice- di un romanzo contemporaneo ambientato a Bologna in due giornate ben distinte: il Capodanno 1975 ed il Capodanno 2010. I due protagonisti Filippo e Virginia vivono durante l’adolescenza una storia d’amore molto contrastata dalle loro famiglie, a causa della diversa estrazione sociale. Filippo è il ricco erede di un ingegnere, Virginia è la figlia dell’autista. Si rincontrano, ormai adulti nel 2010 ed attraverso dei Flashback ritornano indietro nel tempo, esaminando il motivo della loro separazione. Il libro, edito il 10 maggio, verrà presentato nel prossimo mese. Giorgia Amantini ci tiene a ringraziare Elena Ciotola, la ragazza che ha prestato il volto alla copertina, il fratello Alessandro che ne ha curato la grafica e Valerio Novara che si è occupato dell’impaginazione. Progetti per il futuro? Sicuramente quest’estate l’Associazione Culturale Arcadialogo, di cui Giorgia è uno degli elementi portanti, si cimenterà in uno spettacolo teatrale e musicale presso una location di grande prestigio. Ricordiamo gli altri romanzi storici di G. Amantini: ‘Vortice’ (2018); ‘Muro contro muro’ (2020); ‘Il serpente bianco- Intrighi e passioni di fine 800’ (2021); ‘Il serpente azzurro- Amori e congiure di inizio 900’ (2022); ‘Il serpente giallo – Sogni e delusioni all’ombra della Grande Guerra’ (2023).
Rita Cerasani