Finita la caratterizzazione dei rifiuti. La proprietà disponibile alla bonifica
Rimozione rifiuti alla Eco Imballaggi
La rimozione dei rifiuti presso la Eco Imballaggi di via delle Scienze resta una assoluta priorità, anche ora che l’amministrazione – così come annunciato in commissione ambiente – sembra vicina ad un accordo con chi amministra il sito per la bonifica dei cumuli di rifiuti presenti nei piazzali e all’interno dei capannoni. Le attività di caratterizzazione commissionate dall’ente ed effettuate a giugno di quest’anno infatti hanno rivelato la presenza all’interno del sito non solo di legno, plastica, carta e metalli, ma anche di sostanze pericolose e potenzialmente contaminati. Un lavoro certosino, quello effettuato l’1, 2 e 3 giugno, alla presenza della Polizia Locale che ha proceduto con la rimozione dei sigilli. Il perimetro dell’impianto del gruppo Eco Imballaggi in quella sede è stato suddiviso in 21 zone, alcune delle quali ospitavano rifiuti di tipologia omogenea, altre rifiuti misti, ma la conta finale ha rivelato la presenza in più punti di sostanze pericolose e inerti.
Su una superficie di 5 mc trovano posto infatti una tonnellata di imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze; 130 tonnellate di miscugli di mattoni, cemento, mattonelle e ceramiche, raccolte su una superficie di 100 mc, ma anche rifiuti liquidi acquosi, liquido antigelo contenente sostanze pericolose, batterie al piombo, oli per motori e ingranaggi e rifiuti organici dove ci sono tracce di sostanze pericolose. Soprattutto presso il sito di via delle Scienze, c’è una montagna di imballaggi misti 100 tonnellate distribuite su 160 mc, una montagna di legno, carta, cartone e plastica, stracci e apparecchiature fuori uso, alcuni dei mucchi già confezionati in balle. Non specifica la relazione i tempi necessari per la rimozione, né i costi: fino ad alcuni mesi fa l’amministrazione, che dalla Provincia di Latina ha ricevuto i 50 mila euro derivanti dall’escussione della polizza fidejussoria si interrogava su dove avrebbe potuto trovare risorse necessarie alla bonifica, ora sembra essersi aperta la possibilità che sia la proprietà ad occuparsi della rimozione e dello smaltimento, mentre più complessa e indefinita resta la situazione per quanto riguarda la Asea. Il rogo della Loas resta a monito di ciò che potrebbe accadere in caso di mancato intervento e anche il Ciap con il nuovo esposto presentato a inizio settembre è tornato a chiedere di occuparsi dello stato di abbandono dei siti della zona industriale, a partire dai due depositi sotto sequestro.
Francesca Cavallin
Entusiasmo ed ottimismo all’istituto Pascoli
Pronti si parte
Il cielo è incerto, come i visi dei ragazzi che salgono lentamente e disciplinatamente le scale, entrando da ingressi diversificati e a orari scaglionati. Più di sei mesi a casa, tra DAD e vacanze estive, sono stati lunghi. Si riparte, finalmente! Sotto le loro mascherine si intuiscono timidi sorrisi.
La nuova scuola sarà fatta di distanziamento “fisico” (non è forse preferibile usare questo aggettivo, piuttosto che “sociale”?), di sorrisi accennati con gli occhi, di gesti igienizzati e igienizzanti, di regole comportamentali ancora più vincolanti di quelle che comunque appartengono ad una comunità scolastica.
Eppure c’è tanta voglia di ricominciare, di sentirsi parte di una comunità che cammina insieme, va avanti, progetta, immagina un futuro e si prepara a viverlo, anzi a costruirlo, a costruirne uno migliore. La scuola che abbiamo sperimentato con la DAD, seppure valido sostituto in una situazione di emergenza, questo ci ha dimostrato, se ancora ce ne fosse stato bisogno: che non si tratta di trasmettere, di “travasare” contenuti, conoscenze, “verità”. La scuola ha senso se insegna a relazionarsi in modo sano, a vivere in armonia con gli altri, ad apprezzare e a condividere la bellezza. Ha senso se instilla il sano germe della curiosità e anche quello del dubbio, se insegna a ragionare, a riflettere, a confrontarsi, a mettere e mettersi in discussione, a non dare tutto per scontato. Se insegna il valore dell’impegno scolastico e anche civile, se abitua alla solidarietà, alla condivisione, all’inclusione. La scuola ha senso se c’è confronto, anche eventualmente conflitto di opinioni, gestito in modo sano e costruttivo. La scuola ha senso se la mattina possiamo dirci “buongiorno” con un sorriso, magari celato, ma in presenza.
L’ Istituto “Pascoli” accoglie questo nuovo inizio con entusiasmo e ottimismo e augura buon anno scolastico a tutto il personale scolastico, agli alunni, ai genitori.
Cristiana Valentinetti