Il sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut ha partecipato al convegno “Loas e altri disastri” organizzato dal PD apriliano
Normative più stringenti nel settore dei rifiuti
Un piano per accelerare le operazioni di bonifica dei siti inquinati presenti sul territorio nazionale e anche ad Aprilia, attraverso la mappatura dei siti (Recovery Plan) e lo stanziamento di 210 miliardi di euro con il Green Deal, ma anche una modifica della normativa per prevedere l’istituzione a livello nazionale dei benefit ambientali, voluti dalle Regioni quale ristoro per i cittadini costretti a convivere con gli impianti impattanti, ma troppo spesso impugnate al Tar proprio dagli imprenditori privati del settore dei rifiuti. Sono stati questi gli impegni che il sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut si è assunto, in occasione del convegno “Loas e altri disastri”, organizzato dal Partito Democratico di Aprilia presso l’Hotel Enea di via del Commercio il 2 ottobre scorso. Un incontro moderato da Sabrina Resta, al quale hanno preso parte il commissario del PD Claudio Moscardelli, i consiglieri regionali Enrico Forte e Salvatore La Penna, con l’intervento dell’amministrazione rappresentata dal sindaco Antonio Terra e dall’assessore all’ambiente Monica Laurenzi. Ad Aprire i lavori un video realizzato dalla ex consigliera Carmen Porcelli e presentato alla platea dagli studenti del Liceo Meucci Alice Rossetti e Riccardo Rondoni, volto a riprodurre una realistica ricostruzione dello stato in cui versa la periferia apriliana, dove trovano posto siti inquinati ad altissima priorità, ma per i quali la bonifica non è mai giunta a compimento, ma anche discariche a cielo aperto create ciclicamente da chi non si fa scrupolo di abbandonare in strada i propri rifiuti. Sullo sfondo il disastro della Loas del 9 agosto scorso, che rappresenta purtroppo solo la punta dell’iceberg. Per questo, come rimarcato dal sottosegretario Morassut durante la riunione, serve un cambio di passo che parta dall’adozione di normative più stringenti, oltre allo stanziamento di risorse necessarie alla bonifica di sostanze inquinanti sepolte da anni nelle viscere della terra.
“Nei prossimi giorni – ha rassicurato Roberto Morassut – risponderemo all’interrogazione parlamentare sull’incendio Loas, che abbiamo rimandato solo per avere un quadro più chiaro della situazione. Il governo è al lavoro per adottare due provvedimenti che potrebbero avere una ricaduta sul territorio: l’inasprimento del codice penale sugli ecoreati e la modifica del testo unico dell’ambiente anche per quanto riguarda le bonifiche, per cambiare passo sui siti di interesse nazionale. Necessario inoltre istituire compensazioni per le zone particolarmente esposte dal punto di vista ambientale. Alcune regioni hanno provato a farlo, ma hanno finito per scontrarsi con i Tar; crediamo invece sia necessario prevedere compensazioni per i territori che convivono con impianti impattanti”.
Un aspetto questo rimarcato anche dal sindaco Antonio Terra. “Bisogna rivedere alcune norme – ha sottolineato il Primo Cittadino – sia rispetto alle polizze fidejussorie che accompagnano le autorizzazioni agli impianti ma che spesso sono inadeguate, sia rispetto ai benefit, perché ad oggi la normativa non ci offre certezze in tal senso e l’esempio è ciò che accade con il TMB di via Valcamonica, ma non solo”.
A parlare del caso Loas è stato il commissario Claudio Moscardelli.
“Nelle scorse settimane – ha spiegato – insieme a una delegazione di iscritti del Pd locale abbiamo incontrato il presidente della Provincia Carlo Medici per proporre un organismo di monitoraggio per gli impianti in funzione e quelli dismessi. Il presidente ha promesso che sarebbe stato attivato un comitato tecnico-politico con la Prefettura e i Comuni interessati per avere un controllo sulle situazioni a rischio”.
“Difficile dare lezioni sui rifiuti in questa città – ha aggiunto il consigliere regionale Salvatore La Penna – perché qui la concentrazione di impianti introduce un tema più urgente: cosa possono fare i livelli istituzionale per risolvere i problemi di pianificazione? Credo che la politica debba dare una risposta dividendo i pesi all’interno degli ambiti, prevedendo una mutua e reciproca collaborazione.
Francesca Cavallin
Ciclo dei rifiuti
Dopo aver ravvisato la necessità di riprendere il confronto tra le forze politiche per l’individuazione dei siti pubblici per il trattamento dei rifiuti, e vista la volontà ribadita anche nelle scorse settimane dal Presidente della Provincia Carlo Medici per una gestione totalmente pubblica, strategia che condivido pienamente, ho convocato la Commissione Sviluppo e Tutela del Territorio, da me presieduta, che si terrà alle ore 10 di martedì 6 ottobre 2020.
Auspico che la Commissione dia l’input necessario, con la consapevolezza di quanto sia dietro l’angolo il rischio di subire decisioni calate dall’alto. La provincia di Latina ed in particolare il territorio del Comune di Aprilia hanno già vissuto esperienze simili nel corso degli anni.
C’è poi un altro aspetto che non va sottovalutato. Raggiungere l’obiettivo di una gestione pubblica dei rifiuti a livello provinciale garantirebbe un importante risparmio sulla tassa dei rifiuti per tutti i cittadini.
Confido in un’attenta e proficua partecipazione di tutti i componenti della Commissione, data l’attenzione dovuta sul tema e soprattutto le preoccupazioni espresse da cittadini, associazioni e comitati.
Domenico Vulcano
Consigliere Provinciale
Presidente Commissione Sviluppo e Tutela del Territorio della Provincia di Latina