Il progetto “Prossima Apertura” ha vinto per la rigenerazione ambientale e sociale
Premio Urbanistica
Il progetto “Prossima Apertura” per la riqualificazione del quartiere Toscanini/Europa a partire dalla nuova piazza delle Comunità Europee è tra i vincitori del Premio Urbanistica, il concorso indetto dalla rivista scientifica dell’Istituto Nazionale di Urbanistica che dal 2006 seleziona i progetti preferiti dai visitatori di Urbanpromo.
Il progetto, presentato alla Nuvola Lavazza di Torino nel corso dell’evento nazionale di riferimento per la rigenerazione urbana organizzato da INU e da Urbit, risulta tra i tre vincitori nella categoria “Rigenerazione ambientale, economica e sociale”.
“Siamo estremamente soddisfatti per questo importante riconoscimento – commenta il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – il premio ci riempie di orgoglio e credo riconosca la qualità del percorso che abbiamo saputo costruire in questi anni, non solo attraverso il coinvolgimento di un team di progettisti “di livello”, ma anche grazie al reperimento di fonti di finanziamento in grado di realizzare le diverse opere previste. Un ringraziamento particolare va anche al nostro Sportello Europa e agli uffici dei Lavori Pubblici che hanno accompagnato il progetto nelle diverse fasi”.
La premiazione dei progetti vincitori si terrà nell’ambito della 17esima edizione di Urbanpromo, “Progetti per il Paese”.
“Crediamo molto nella bontà di questo progetto, che riesce ad avere un approccio a 360° al tema della riqualificazione – conclude il primo cittadino – per noi è stato estremamente importante il coinvolgimento del quartiere e delle associazioni: Toscanini ha molte risorse che, anche grazie al progetto della piazza, stanno man mano emergendo e che speriamo possano esser l’architrave su cui costruire una nuova immagine e una nuova socialità per quella zona della Città”.
Comune di Aprilia
Erano tra gli effetti personali di Lawrence Scott
I piastrini di due soldati
Due piastrini identificativi di soldati italiani torneranno a casa. Erano in Canada custoditi tra gli effetti personali di Lawrence John Scott caduto in Italia nel 1943, a soli 19 anni. Nato a Toronto nel maggio 1924 Lawrence scappò di casa nell’agosto 1941 per unirsi al Royal Canadian Regiment a London, Ontario. Aveva 17 anni e mentì sull’età per arruolarsi. La sua unità sbarcò in Sicilia il 10 luglio 1943 e poi a Reggio Calabria il 3 settembre 1943. Il 18 dicembre 1943 venne ucciso in azione nei pressi di Ortona. Inizialmente sepolto ove perse la vita, il suo corpo giace con i compagni d’armi nel “Moro River Canadian War Cemetery”ad Ortona.
È il nipote Peter Churcher a trovare tra i ricordi dello zio i piastrini italiani e decidere che debbano essere restituiti alle famiglie; appartengono a due soldati molisani, entrambi della provincia di Campobasso: Zullo Antonio di Bagnoli al Trigno e Camino Angelo di Petrella Tifernina. Qualche mese fa l’appello sui social viene accolto da Maurizio De Angelis presidente del “Gruppo Ricerche Storiche”. Esperto in rilevamenti di materiale bellico tramite metal detector, il gruppo romano ha nel curriculum oltre un centinaio di piastrini di diverse nazionalità restituiti alle famiglie. Con l’associazione “Un ricordo per la pace” è impegnato anche nel progetto “MIA” acronimo di “Missing in action”, la ricerca dei dispersi nei combattimenti post Sbarco di Anzio durante la seconda guerra mondiale.
De Angelis inizia subito le ricerche in Comuni e archivi, ma senza successo. A quel punto è Marco Bruno dell’associazione “Combact Road” di Isernia ad intervenire dopo la lettura di alcuni post sulle pagine facebook del Gruppo. In poco tempo Bruno riesce a prendere contatti con Mariantonietta, nipote di Angelo Camino, che attende ora con trepidazione di avere tra le mani il piastrino del nonno, deceduto 30 anni fa. Camino, Tenente del 2° Rgt Bersaglieri, era stato catturato l’8 settembre 1943 dai tedeschi a Tebe sul fronte greco ed internato nello Stalag V A in Germania.
Quella di Antonio Zullo, secondo piastrino, è una storia differente, i cui dettagli emergeranno dalla consultazione del foglio matricolare. “Con certezza è possibile affermare che è un disperso”, riferisce De Angelis. La famiglia ancora non è stata rintracciata.
I piastrini dei due militari sono partiti per l’Italia. Per quello di Camino è prevista la consegna alla nipote nel museo “Combact Road” a Cerasuolo (IS).
Per gli eredi dell’IMI Angelo Camino un’ulteriore sorpresa. L’associazione “Un ricordo per la pace” impegnata da oltre 10 anni nel progetto “Memoria agli IMI” (Internati Militari Italiani) si è attivata affinché possa ottenere il conferimento della Medaglia d’onore. L’onorificenza è concessa con Decreto del Presidente della Repubblica a titolo di risarcimento morale per i militari o civili italiani che per fedeltà alla Patria dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 preferirono la prigionia nei lager nazisti alla collaborazione con la Germania.