Rinnovata la convenzione con l’istituto Rosselli
Stage in Comune
Il Comune di Aprilia rinnova la convenzione con l’Istituto Superiore Carlo e Nello Rosselli, finalizzato a favorire lo svolgimento di stage e tirocini formativi per gli studenti di Aprilia. Gli stessi, attraverso progetti personalizzati, avranno l’opportunità di “lavorare” per l’ente pubblico, garantendosi un percorso formativo d’eccezione. Un progetto avviato negli anni passati e ora rinnovato anche attraverso la delibera a firma del Commissario straordinario, che ha accolto la richiesta presentata dall’Istituto Rosselli.
“E’ intenzione di questa Amministrazione - si legge nel provvedimento - rinnovare la convenzione con l’istituto “Carlo e Nello Rosselli” al fine di promuovere lo svolgimento di stages di tirocinanti all’interno degli uffici comunali finalizzato alla formazione dei giovani studenti”.
Lo schema di convenzione stabilisce che l’accoglimento degli studenti per i periodi di apprendimento in ambiente lavorativo non costituisce rapporto di lavoro e l’Ente pubblico non dovrà sostenere alcun onere nei confronti degli stagisti, in quanto è a capo dell’Istituzione scolastica l’assicurazione dei beneficiari del PCTO contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL, nonché per responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore.
Per ciascun allievo beneficiario del percorso inserito nella struttura ospitante, verrà predisposto un percorso formativo personalizzato coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi. La convenzione avrà una durata triennale a decorrere dal 01/09/2024 al 31/08/2027, periodo nel quale annualmente si inseriranno le esperienze definite da ciascun percorso formativo personalizzato, escluse le fasi di sospensione delle attività didattiche e salvo recesso da parte di uno dei due soggetti.
Francesca Cavallin
Il locale storico di via dei Lauri riapre su iniziativa di Marco Saluto
Nuova vita per il Pidocchietto
Un locale storico, uno dei pochissimi rimasti ancora in piedi dal momento della fondazione di Aprilia. Ha superato la prova del secondo conflitto mondiale, nonostante i bombardamenti, ha ricoperto un ruolo centrale negli anni del dopoguerra ed è sopravvissuto, con alterne fortune, fino ad oggi. Stiamo parlando del “Pidocchietto” di via dei Lauri che è finalmente pronto a riprendere vita con una nuova attività. La riapertura di questo storico locale apriliano è merito di un imprenditore locale, Marco Saluto, già molto attivo nel settore bar ed enogastronomia. Il suo progetto di rilancio dovrebbe partire nelle prossime settimane, al termine dei lavori di ristrutturazione degli interni. Dopo aver chiuso l’accordo con i proprietari dello stabile pochi giorni fa, il piano per aprire al pubblico è già iniziato a tamburo battente con l’obiettivo di essere operativi dal mese di dicembre.
“Il progetto che abbiamo messo in campo è ambizioso - spiega Marco Saluto - ma un atto dovuto nei confronti di uno dei locali storici della nostra città. Vogliamo ridare lustro e vita a quello che è sempre stato un punto di riferimento per la socialità e la cultura di Aprilia”.
Alla fine dei lavori di ristrutturazione, il Pidocchietto sarà bar, gastronomia e teatro, con un programma di intrattenimento culturale fresco e eterogeneo.
“Già prima dell’apertura - conclude Saluto - è nostra intenzione invitare le associazioni culturali di Aprilia, i comitati di quartiere e se possibile anche il mondo delle scuole, ad alcuni incontri che possano permetterci di presentare il nostro progetto e valutare assieme il modo per restituire “il Pidocchietto” alla città di Aprilia”.
Insomma, gli ingredienti per far tornare a brillare il locale storico pontino ci sono tutti. Realizzato nel 1937, il Pidocchietto allora era denominato cinema “Littorio” e faceva parte del nucleo di fondazione della città sorta in piena era fascista. Era il punto di ritrovo di una comunità giovane, che iniziava a formarsi proprio in quegli anni grazie all’apporto di famiglie diverse e provenienti da tutta Italia. E se all’inizio il cinema Littorio proiettava le pellicole dell’archivio Luce, ottime per la propaganda fascista, nell’immediato dopoguerra, quando venne acquistato da una famiglia privata per la “bellezza” di 400mila lire, il nuovo cinema iniziò a svolgere la sua funzione di intrattenimento e svago attraverso i film neorealisti che andavano per la maggiore. Da allora anche il suo nome mutò. Per tutti fu semplicemente il “Pidocchietto”, nome che veniva spesso dato ai piccoli cinema di Roma. Poi, alla fine degli anni sessanta, con l’arrivo del nuovo Cinema Metropolitan, il Pidocchietto ha chiuso per qualche anno, divenendo, alla fine degli anni settanta, il palcoscenico per la compagnia Teatro Finestra, dove fino al 1986 furono messi in scena spettacoli. Seguirono altri anni difficili per la struttura che passava di attività in attività. Fino al 2014 quando si tornò alla struttura originaria e al teatro. Esperimento riuscito e fermato solo dalla pandemia di Covid.
Ora una nuova speranza grazie ad un progetto serio, importante e che punta a fare del Pidocchietto, ancora una volta, il punto di riferimento artistico, culturale e gastronomico della città.
Alessandro Piazzolla