Dopo la discarica arriva il termovalorizzatore
Paura dei rifiuti
Resta sempre alta l’attenzione delle popolazioni che rientrano nel Comune di Ardea come il quartiere di Montagnano, Villaggio Ardeatino, Villaggio Valle Caia e le zone dei comuni limitrofi come quelli di Cancelliera di Albano Laziale e Santa Palomba di Pomezia. Il Comitato UST – Uniti per la Salvaguardia del Territorio, raggruppa proprio tutti i residenti di questi quartiere che vivono drammaticamente sulle loro pelle la presenza della discarica di Roncigliano, ed oggi con la paventata ipotesi della realizzazione di un termovalorizzatore, nel Comune di Roma, ai confini con queste realtà.
Il no alle discariche, il no al termovalorizzatore, affonda le sue radici in tempi lontani. Cosa vuol dire: in questa ottica di smaltimento di rifiuti, non si è mai discussa un’alternativa alle discariche ed ai termovalorizzatori. Non è arrivata nessuna proposta, se non di larghe vedute, ma che realmente potesse affrontare e risolvere la questione dei rifiuti e le varie emergenze che si sono sviluppate negli anni. Non sembrano esserci progetti, cioè si parla di eliminare le discariche attraverso l’utilizzo dei rifiuti per produrre energia.
Ma a quale condizioni? In che modo avviene tutto questo? Come si fa a trovare un’alternativa alle discariche ed ai termovalorizzatori? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre.
Se non le proteste dei cittadini e delle associazioni non si fermeranno mai perché all’orizzonte non vedranno altro che spettri di discariche inquinanti e termovalorizzatori fumanti.
“La questione che vogliamo porre è la seguente, il sindaco Roberto Gualtieri, precedentemente la sindaca Virginia Raggi, oltre ad essere sindaci del comune di Roma sono sindaci anche di Città Metropolitana, in pratica, automaticamente, nel momento in cui viene eletto sindaco di Roma, diventa sindaco di tutta l’intera ex provincia di Roma – scrivono i rappresentanti del Comitato UST -. In Città metropolitana si fanno scelte strategiche in campo dei rifiuti, questa intera area ha subito due ordinanze per la riapertura della discarica di Albano Laziale, al momento sotto sequestro da parte della procura competente. Contestualmente in questa fase, come tutti sanno, rimbalza la questione di far costruire un termovalorizzatore, alcune notizie lo danno come impianto da costruire nei paraggi, e dunque a ridosso di questa area che è stata per 35 anni ingiustamente sottoposta ad un impatto ambientale di proporzioni inaudite. Rifiutiamo categoricamente questa proposta.
La questione ulteriore che vogliamo porre è che il sindaco di città metropolitana, da queste popolazioni non è stato eletto in quanto diventa sindaco attraverso un automatismo. Abbiamo riportato la sentenza della corte costituzionale N.240 del 7 dicembre 2021, la quale ha posto un problema di legittimità costituzionale in quanto appunto non eletto dalle popolazioni interessate dall’intera città metropolitana
A questo si aggiunge un’ulteriore decisione del governo di nominare Gualtieri commissario in riferimento all’appuntamento del Giubileo anno 2025; in questi poteri vengono assegnati anche quelli per gestire l’emergenza rifiuti di Roma, di fatto costruendo una operazione istituzionale che secondo noi impatta, sul processo gestione dei rifiuti, con i ruoli e le competenze che spettano alla regione Lazio. I cittadini collocati in questa area, quando hanno eletto il presidente della regione Lazio hanno votato in conseguenza di programmi, di idee, e di processi decisionali nel campo dei rifiuti e nel campo complessivo dei servizi nel Lazio in termini generali. Anche qui si dota il sindaco attuale di Roma di ulteriori poteri che si sommano ai poteri del sindaco di città metropolitana. Noi abbiamo una posizione alquanto perplessa, riteniamo che i valori della costituzione della democrazia e della capacità dei popoli di eleggere i loro eletti in funzione dei programmi, delle idee e dei progetti che vengono annunciati, esposti nell’ambito degli appuntamenti elettorali, sono elementi che con questi processi decisionali saltano, non hanno più ragione di esistere. Facciamo un appello ai sindaci, alla politica di queste aree, a chi rappresenta le istituzioni, di porre un problema di tenuta democratica dei luoghi, dei cittadini e degli elettori di questa area”.
Sabatino Mele
Ci sono tre progetti che cambieranno il volto del quartiere ardeatino
Riqualificazione della Nuova Florida
Dopo la messa in opera dell’asfalto che ha interessato un tratto del Viale Nuova Florida dal bivio di Rio Verde, sulla Via Laurentina, fino all’altezza dell’incrocio con via Verona, le opere pubbliche che saranno realizzate nelle prossime settimane sono diverse, A comunicarlo è la stessa pubblica amministrazione che ha voluto sottolineare le grosse difficoltà che gli uffici comunali hanno riscontrati negli ultimi anni, a causa di una perdurante crisi economica e per far fronte prima di tutto al dissesto finanziario che era stato decretato e, che ormai, è giunto alla fase finale e le casse comunali possono ritornare a fiorire. Vuol dure che il Comune di Ardea, può richiedere finanziamenti attraverso la presentazione di progetti finalizzati alla riqualificazione del territorio.
“In queste ultime settimane avrete certamente visto l’avvio di opere stradali importantissime ed attese da diverso tempo – si legge nella nota -. Sono il frutto di anni di lavoro necessari per ottenere le risorse economiche, per coordinare i vari interventi, per ottimizzare i costi, per pianificare l’esecuzione e, infine, per approntare tutte le fasi progettuali in maniera coordinata. Si tratta di un processo decisamente impegnativo sia per i tempi sia per le energie. Chiunque pensi che opere da centinaia di migliaia di euro, complessivamente milioni, possano essere messe in campo dall’oggi al domani, solo per una mera questione di propaganda politica pre-elettorale, con evidenza non ha idea di cosa significhi amministrare un ente pubblico. Uno dei tanti “equivoci” riguarda i lavori che stanno interessando Viale Nuova Florida: “ecco, hanno fatto 400 mt solo per farsi pubblicità in campagna elettorale!” - è voce ricorrente.
Allora, già che ci siamo, sarà bene investire del tempo per spiegare bene come stanno le cose, cercando di fornire tutti i dettagli utili alla comprensione della nostra visione e soprattutto anticipare cosa i cittadini devono aspettarsi, nelle prossime settimane.
E questo in maniera del tutto indipendente dalle elezioni e dal loro esito.
Conoscendo le difficoltà tecniche e burocratiche che accompagnano gli iter esecutivi nella Pubblica Amministrazione, non abbiamo mai voluto fare proclami senza avere prima contezza della effettiva fattibilità del progetto. Questa attesa del momento opportuno, però, è stata spesso confusa con una mancanza di programmazione e con una generica approssimazione dell’azione politica. Così non è. Viale Nuova Florida è una delle nostre priorità, da sempre, sin da prima di essere eletti.
La necessità di un intervento importante si è palesata subito con l’alluvione del settembre 2017. Nessuno dimenticherà i due metri d’acqua nei seminterrati delle abitazioni tra via Pisa e via Vercelli, o le macchine sommerse, con seri rischi per la vita dei loro occupanti. Riasfaltare e basta, nell’immediatezza, non sarebbe servito a nulla. Anzi avrebbe generato una serie di problemi strutturali ancora più difficili da risolvere.
Pertanto, su Viale Nuova Florida sono stati approntati ben 3 progetti.
Due connessi al dissesto idrogeologico, supportati da finanziamenti ministeriali e uno possibile grazie all’impiego di fondi comunali ottenuti tramite l’azione di recupero degli avanzi (devoluzioni) di vecchi mutui.
Si tratta di soldi versati dai cittadini di Ardea, caduti insensatamente nel dimenticatoio delle vecchie amministrazioni e mai utilizzati.
Il primo dei due progetti è esattamente quello appena concluso, ed ha riguardato l’area di Rio Verde (circa 280.000 euro) interessata dal rifacimento del manto stradale, e dal miglioramento della raccolta delle acque. Il secondo progetto, invece, si focalizzerà sul percorso che va da via Vercelli fino al Boschetto, passando per via Livorno.
L’importo del finanziamento statale ottenuto è di 900.000 euro. Il progetto prevede una vasta opera di tubazione che raccoglierà le acque proprio nel tratto più critico, di cui si diceva, e le convoglierà verso il Boschetto; aggiungendo di fatto una nuova condotta per il deflusso lungo tutto il viale. Il terzo progetto, da 1 milione di euro, è invece interamente finanziato con risorse comunali recuperate da devoluzioni di mutui e prevede il rifacimento integrale della parte rimanente di Viale Nuova Florida. In particolare, oltre l’asfaltatura, è inclusa la pulizia delle cunette, la posa di tubi e la realizzazione di nuove caditoie per la raccolta delle acque reflue. Si stima che questi lavori partano entro maggio, o, in ogni caso, a breve giro. Al termine dei lavori – si conclude la nota -, l’intero tratto di viale Nuova Florida sarà completamente riasfaltato e pronto a raccogliere le acque che tanti danni hanno causato in passato, perché defluiscano correttamente. A questo si aggiungerà la “nuova” via Forlì, da cui si potrà raggiungere il lungomare, anch’esso completamente riasfaltato e, riqualificato.
Le risorse disponibili tuttavia ci consentono, ragionevolmente, di muoverci solo per piccoli passi, ma, anche se lentamente, di avanzare efficacemente verso l’obiettivo di rendere Ardea un paese normale, decoroso e vivibile.
Questi sono i tanti tasselli di un mosaico che sta prendendo forma”.
Sabatino Mele