Fabio Fucci ha chiesto al Sindaco un incontro per risolvere le criticità
Rifiuti: lavoratori in agitazione
Il capogruppo della Lega in consiglio comunale Fabio Fucci ci ha inviato questo suo intervento sulla situazione della raccolta rifiuti a Pomezia
“Sui rifiuti l’amministrazione del sindaco Zuccalà continua ad essere in totale confusione.
I pentastellati, un tempo paladini della trasparenza al grido di “apriamo le istituzioni come una scatoletta di tonno” oggi è proprio sulla trasparenza che mostrano le più grandi lacune.
L’andamento della raccolta differenziata resta ormai un mistero e l’unico momento in cui si ricevono numeri è quello in cui ci viene richiesto il pagamento del bollettino della TARI. Ad ogni modo gli ultimi dati disponibili parlano di percentuali in calo ed il segnale è un preoccupante monito che fa pensare che si sia raggiunto ormai il picco della curva.
Come al solito, questa amministrazione che si contraddistingue solo per gli annunci, non ha dato seguito proprio a quella sbandierata revisione del servizio che ci sarebbe stata con il nuovo affidamento della gara della nettezza urbana.
I lettori ricorderanno che, proprio su nostra richiesta come centrodestra, abbiamo già affrontato anche in commissione trasparenza (quella che il M5S voleva rendere segreta) il tema del nuovo appalto bloccato a causa degli errori della Giunta, costretta a revocare un suo precedente ed errato provvedimento che ha causato un contenzioso al TAR che si è risolto solo recentemente.
Se pensiamo poi che il sindaco abbia anche esultato per il risultato al TAR che sanciva proprio che c’era stato un errore della Giunta sulla originaria delibera questo la dice lunga sulla sua lucidità. Come a dire: avevo sbagliato e me ne vanto! Ci ha abituati a questi numeri.
Ad ogni modo la questione è preoccupante. Oggi il servizio di nettezza urbana viene assicurato in regime di proroga dal marzo del 2020. Proprio in questi giorni l’amministrazione ha dato il via all’ennesima proroga del servizio che scadrà a fine 2022. Nel frattempo la nuova gara d’appalto va avanti a rilento.
Questa proroga prolungata genera una serie di problemi a catena che in ultima istanza potrebbero portare al blocco del servizio. In primo luogo c’è da chiarire che la proroga viene assicurata alle medesime condizioni economiche del contratto in essere. Questo significa che l’appaltatore, che è già rientrato dagli investimenti fatti negli anni precedenti (es. per l’acquisto dei mezzi), riesce ad avere un margine di guadagni nettamente maggiore rispetto al servizio coperto dal canonico periodo di appalto. Potrebbe praticare un prezzo inferiore ma non è possibile per via della proroga “a prezzo bloccato”. Già questa sarebbe una beffa, ma c’è di più. Allo stesso tempo, non avendo la certezza di proseguire con il servizio, l’appaltatore non investe né su nuovi mezzi né sul personale.
E proprio il personale sta cominciando a pagare le spese di questa situazione.
Alcuni lavoratori del servizio di igiene urbana si sono rivolti a me per segnalare una serie di criticità che riguardano le condizioni di lavoro in cui operano.
Hanno chiesto il mio intervento dopo aver tentato invano, anche attraverso le sigle sindacali, di ottenere dal sindaco un incontro in cui potessero spiegare le ragioni di una situazione ormai insostenibile. Neanche a dirlo: il sindaco non li ha ricevuti mostrando il solito disinteresse (lo stesso disinteresse dimostrato nei confronti delle lavoratrici del servizio scuolabus).
Gli operatori riferiscono che le già disagevoli condizioni climatiche, con questa estate rovente, vengono aggravate dalla pietosa condizione dei mezzi utilizzati e dalla carenza di personale impiegato.
Per sollecitare un incontro dei lavoratori del servizio con il sindaco mi sono fatto portavoce delle loro istanze chiedendo a Zuccalà di convocarli tempestivamente, offrendo il mio contributo propositivo per comporre positivamente la vicenda.
Il rischio, infatti, è che si inneschino dinamiche irreversibili che potrebbero portare ad un fermo dei servizi di igiene urbana con negative ricadute sulle condizioni igienico-sanitarie in un periodo di gran caldo.
Speriamo che questo incontro avvenga presto e che le condizioni del servizio tornino ad essere quelle di qualche anno fa”.
T.R.
Con le attuali norme viene eletto dai cittadini di Roma
Sindaco metropolitano
“Sono totalmente d’accordo con il segretario regionale del Pd Lazio, il senatore Bruno Astorre. Il sindaco della Città Metropolitana, l’ex presidente della Provincia di Roma per intenderci, deve essere eletto direttamente dai cittadini di tutta la Provincia e non solo da quelli di Roma.
L’attuale legge Delrio va modificata. Ha ragione Astorre quando dice che non possiamo permetterci che una figura così importante venga scelta solo da Roma. Oggi ringraziando il cielo abbiamo Gualtieri. Ma basta guardarci indietro di qualche mese: il duo Raggi/Zotta non ha funzionato. La macchina amministrativa si è fermata. È rimasta inchiodata. E questo ha avuto riflessi negativi per lo sviluppo dei Comuni della cintura metropolitana: il finanziamento di scuole, di strade, di infrastrutture vitali per chiunque. La riforma va raddrizzata. Inutile girarci intorno. Il segretario del Pd Lazio come al solito è andato dritto al punto. Idem per quanto riguarda i consiglieri metropolitani. Impossibile pensare che lavorino senza permessi o rimborsi, come fosse un ripiego. Amministrare è una cosa seria”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
T.S.
Cura del cancro
“Affiancare agli oncologici tradizionali la figura dello psico-oncologo all’interno delle strutture ospedaliere.
Nel Lazio facciamo un ulteriore passo verso quel modello di sanità al quale lavoriamo ormai da oltre 4 anni.
Con l’approvazione all’unanimità della legge sull’attivazione del servizio di psico-oncologia avviamo un nuovo metodo di cura contro il cancro nei nostri ospedali.
Da oggi infatti ci occuperemo anche delle ricadute psicologiche e sociali del paziente, della sua famiglia e di tutta l’equipe medica e sanitaria, facendone parte integrante della strategia terapeutica. Un cammino che inizierà dalla diagnosi per tutto il percorso terapeutico.
Una legge importantissima, di cui il primo firmatario è il collega Loreto Marcelli, che ho immediatamente sottoscritto e appoggiato e che rappresenta un altro tassello di un mosaico fondamentale per fare del Lazio una Regione capofila anche dal punto di vista sanitario e sociale”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.