Un gruppo di volontari dell’associazione La Lente con alcuni familiari dei defunti
Pulizia al cimitero abbandonato
Sabato 18 giugno un gruppo di volontari dell’associazione La Lente si è recata presso il cimitero di Pratica di Mare per aiutare alcuni familiari di defunti a pulirlo.
“Da tempo ci stiamo battendo affinché il Comune prenda in carico il cimitero di Pratica di Mare che è di proprietà comunale - ci ha riferito il presidente dell’associazione La Lente Roberto Mambelli-. Siamo andati al cimitero ad aiutare alcuni familiari a pulirlo ed abbiano trovato una situazione di grande degrado ed abbandono. Alla fine abbiamo tolto ben 35 sacchi di sterpaglie e se consideriamo che ogni sacco pesava circa 10Kg ci rendiamo conto di quello che era il degrado, per questo ringrazio i nostri volontari ed anche alcuni della Pro Loco citta di Pomezia che sono venuti a darci una mano.
Ma la pulizia non è il solo problema, infatti come già abbiamo segnalato al Comune vi è anche un problema di sanita pubblica e di sicurezza.
Infatti le radici delle piante hanno ormai rovinato molte tombe con il rischio di scoperchiarle, senza contare alberi non potati con rami pericolosi, muri di cinta fatiscenti, serpi che si annidano tra le tombe. Non è da paese civile tenere un cimitero in queste condizioni. Noi continueremo in tutte le sedi la nostra battaglia per far sì che il Comune lo prenda in carico dandogli il necessario decoro”.
Quindi sicuramente un plauso all’associazione La Lente che ha dato una pulita al cimitero, è stata sicuramente una azione encomiabile, ora ci aspettiamo che il Comune si decida finalmente a pulire e mettere in sicurezza questo bene pubblico.
T.S.
Marchio DeCO ai prodotti locali
E’ attiva sul sito del Comune di Pomezia la sezione dedicata al marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), il riconoscimento che mira a tutelare i principali ambiti di attività del settore agroalimentare locale.
“Le produzioni agroalimentari locali e le tradizioni ad esse legate rappresentano un eccellenza del nostro territorio che intendiamo valorizzare – spiega il sindaco Adriano Zuccalà – Ai tanti prodotti locali genuini e di qualità, nel pieno rispetto del km0 e dell’ambiente circostante, verrà infatti riconosciuto il marchio De.C.O”.
“La De.C.O. del Comune contribuisce a conservare nel tempo prodotti che fanno parte della cultura popolare locale, tutelando le tradizioni e i sapori legati alle nostre produzioni tipiche – sottolinea la vice sindaco Simona Morcellini - Uno strumento per attestare l’origine dei prodotti e il loro legame storico e culturale con il nostro territorio, promuovendo così l’immagine di Pomezia”.
A tal scopo è stato istituito un registro che includerà i prodotti tipici locali attestandone origine, composizione e modalità di produzione.
Il marchio sarà garanzia degli ingredienti utilizzati dai produttori del territorio, tutelando così anche i consumatori.
Per maggiori informazioni sulla procedura d’iscrizione dei propri prodotti nel registro De.C.O.: https://tinyurl.com/3vt7euvh.
Comune di Pomezia
Vittorio Bitetti è arrivato a Pomezia 60 anni fa con la Piga
“Grazie Pomezia”
Il direttore di banca in pensione Vittorio Bitetti ha voluto condividere con noi un suo personale anniversario quello dei sessant’anni del suo arrivo a Pomezia. Impiegato in Vaticano, il 25enne ragioniere Vittorio Bitetti vince il concorso nella Cassa di Risparmio di Roma e viene assegnato alla sede di Pomezia in piazza Indipendenza ove attualmente vi è il Museo.
“Era il 2 luglio 1962, ore 8 del mattino, quando la mitica corriera del Piga mi lasciò in piazza Indipendenza a Pomezia. Era il mio primo giorno di lavoro presso l’unico istituto di credito operante della città. Quella mattina, come prima mansione, fui adibito a “pagare il grano”.
All’epoca infatti i contadini che lo coltivavano dovevano conferire una parte della produzione al cosiddetto “ammasso”, tramite il locale Consorzio Agrario.
Quel giorno venivano a riscuotere il corrispettivo del loro conferimento. Ebbi modo di conoscere la Pomezia dei protagonisti della fondazione cioè i coloni. Gente bruciata dal sole in un miscuglio di inflessioni dialettali che indicava le varie provenienze dei gruppi. Non ero mai stato prima a Pomeziae a dirla tutta ne ignoravo l’esistenza. Era una cittadina ancora molto piccola che però da subito mi trasmise una sensazione positiva, per cui pensai di aver forse trovato il luogo ideale dove stabilirmi per sempre.La vicinanza di Roma, del mare e dei Castelli Romani fu determinante per questa scelta.
Ho assistito da un osservatorio privilegiato al suo sviluppo industriale e demografico e ricordo ancora l’orgoglio di noi tutti quando il “Sole 24 ore” titolò: “E’ Pomezia la città con il reddito procapite più alto d’Italia”.
Nel frattempo mi sono sposato e ho avuto due figli che hanno studiato nelle scuole locali.
Ho partecipato alla vita pubblica cittadina e sono stato eletto, tra l’altro, primo presidente del distretto scolastico Pomezia-Ardea.
Nonostante nel tempo sia stato trasferito in altre sedi della mia banca, non ho mai cambiato la mia residenza.
Il 2 luglio ricorre il 60° anniversario del mio approdo a Pomezia. La considero una data importante che ha condizionato la mia vita per sempre e sono felice di dire un grande “GRAZIE POMEZIA”, ricordando quel lontano 2 luglio 1962”.
A.S.