Prime scaramucce all’interno della maggioranza che non lasciano presagire nulla di buono per il sindaco Maurizio Cremonini
Consiglio comunale: manca il numero legale
Quella andata in scena nella tarda serata di ieri è l’ennesima “farsa” a cui ci ha abituati, in questi otto mesi di governo, una maggioranza litigiosa e per nulla attenta alle reali necessità della nostra città.
La mancanza del numero legale, che ieri ha costretto al rinvio del consiglio comunale, non è certo una “mossa” dell’opposizione, ma il frutto di un’evidente frattura in maggioranza, che da sola – con i suoi soli numeri – avrebbe tranquillamente potuto garantire il regolare svolgimento della seduta. Se ciò non è avvenuto, è proprio perché da mesi ormai è in atto un “tira e molla” tra gruppi di potere vecchi e nuovi, per condizionare l’azione politica ed esprimere chi realmente “muove i fili” di questa amministrazione.
La conseguenza è un immobilismo imbarazzante: uffici fermi, bilancio ancora non approvato, dirigenti licenziati o in fuga senza esser subito sostituiti, progetti PNRR in stallo con il rischio di restituire i soldi al mittente, addirittura PEC fuori uso.
Fuori dal Consiglio comunale e dai palazzi della politica, intanto, una città attende risposte ai mille problemi che deve affrontare quotidianamente e che questa destra, oggi tornata al potere, aveva promesso di saper affrontare e risolvere.
Evidentemente non è così.
Tra qualche mese, l’Amministrazione Cremonini compirà un anno di vita. Anziché appellarsi al “bene della città” per tentare di garantirsi una “stampella”, attraverso l’appoggio di questo o quel gruppo di minoranza, ci aspettiamo che il Sindaco e i vari gruppi di maggioranza si mettano finalmente al lavoro. Oppure, prendano atto di una situazione non più ricomponibile e riconsegnino agli elettori il proprio mandato.
I consiglieri comunali:
Luca Vita e Niko Martinelli
per Ardea Domani
Alessandro Mari e
Roberta Tedesco per il
Partito Democratico
Nonostante le difficoltà che la maggioranza di centro destra alla guida dell’amministrazione comunale di Ardea deve superare in questa prima fase della sua legislatura, con in testa il sindaco Maurizio Cremonini, la composizione della stessa fa registrare, l’arrivo dei consiglieri eletti nella lista della Democrazia Cristiana, e che di fatto sono passati nelle file di Fratelli d’Italia. Si tratta dei consiglieri Calliope Ludovici e Simone Erriù. Una maggioranza che si allarga, ma che sembra non risolvere i suoi problemi che stanno venendo alla luce in questa prima fase della consiliatura. Accadde anche nella scorsa legislatura che alcuni consiglieri, come la componente del PD, con Alessandro Mari, passò a sostenere la maggioranza M5S, guidata dal compianto sindaco Mario Savarese.
Non c’è nulla da meravigliarsi verso questi cambiamenti che, in un certo qual modo, possono anche fare bene alla maggioranza, ed agli stessi consiglieri che si rendono protagonisti di queste scelte. Non è facile amministrare una comunità così dinamica, come lo è sempre stata, quella di Ardea. Non è assolutamente facile. Non ci sono limiti alle difficoltà a cui un amministratore deve confrontarsi, quasi quotidianamente. Non sono emergenze che arrivano a causa di terremoti, alluvioni, disastri naturali, o altro. È lo stesso territorio saccheggiato, con un abusivismo che non ha equali in Italia, avendo conquistato la palma come primo posto assoluto, la carenza di scuole ma soprattutto di aule, con una popolazione scolastica sempre in crescendo. Strutture comunali che nel corso degli anni si è cercato di far aumentare, ma che non riescono a sopperire alle crescenti richieste della popolazione. Come la stessa carenza di personale all’interno degli uffici comunali.
Dopo anni di attesa, solo dopo aver indetto un concorso pubblico per la copertura di tre posti di agenti della Polizia Locale, solo qualche settimana fa è stato possibile portare a conclusione positivamente questa fase. Ma sul tappeto nonostante l’ampliamento della maggioranza di centro destra, restano gli atavici problemi di una città in fermento, in crescita, ed alla quale la pubblica amministrazione, non riesce a soddisfare tutte le richieste che vengono proposte.
Oggi siamo in dirittura d’arrivo per la chiusura del secondo dissesto finanziario, quello attuale, dichiarato dal sindaco Savarese, e quello precedente. Uno stato finanziario che oggi possiamo considerare positivo, anche se nella memoria restano problematiche e questioni che andrebbero risolte e portate alla luce del sole, come si è fatto in passato. Senza tralasciare la boccata di ossigeno e soprattutto di finanziamenti tramite il PNRR, che potrebbe aiutare Ardea ad uscire da questa condizione di degrado ed abbandono come lo vivono quotidianamente tutti i cittadini.
Utilizzare i fondi PNRR è una cosa positiva. I progetti sono stati presentati, alcuni già finanziati, basta impegnarsi un po’ per completare l’opera e dare ad Ardea qualcosa di nuovo. Ardea, ribadiamo, è una città difficile da governare, ma restano alla base delle difficoltà di questo stato di cose, situazioni create in passato e che ancora non si vuole togliere il velo e avviare una sanatoria veramente efficace e che si possa dire in un futuro prossimo: Ardea ha raggiunto la sua stabilità economico-finanziaria e amministrativa in modo totale. Se non si fa qualcosa, risolvendo le vecchie questioni, la difficoltà nell’amministrare Ardea resterà difficile anche per le prossime generazioni di amministratori della città.
Sabatino Mele